Natura e cultura: le stampe dei Lose in mostra all'Orrido di Civate
L'iniziativa a cura dell'associazione "Cammino di S. Agostino"
Natura e cultura si intrecciano nella giornata di oggi, domenica 17 novembre 2024, grazie alla mostra "CivArte - Arte nell'Orrido", organizzata dall'associazione Cammino di Sant'Agostino e patrocinata dal Comune di Civate. Durante la giornata è stato infatti possibile ammirare le stampe dei coniugi Lose, posizionate lungo il percorso dell'Orrido.
Natura e cultura: le stampe dei Lose in mostra all'Orrido di Civate
Un'iniziativa, come ha sottolineato l'assessore al Turismo, Davide Canali, che mira a valorizzare l'Orrido, che è sì un punto naturale, ma è stato anche fonte di ispirazione culturale, come ben dimostrano le stampe dei coniugi tedeschi Federico e Carolina Lose, realizzate nel 1822 e pubblicate a loro spese nel 1823 all'interno della raccolta "Viaggio artistico nei Monti della Brianza". I due, residenti a Milano, decisero di intraprendere un "viaggio artistico" attraverso la Brianza, e fecero tappa anche a Civate. Le stampe ebbero un enorme successo e presto apparvero sulle pareti dei salotti dei nobili milanesi, contribuendo a promuovere il mito della Brianza e della residenza di villeggiatura.
I coniugi Lose, racconta Renato Ornaghi, presidente dell'associazione Cammino di Sant'Agostino, "erano due pittori, due ragazzi innamorati che nel 1822 decidono di fare un tour pittorico in Brianza e, girando per il territorio, si imbattono nel paese di Civate, a cui dedicheranno due stampe, presenti lungo il percorso: una rappresenta la vista di Civate da sud, dalla prospettiva del lago di Annone; l'altra la Val Dell'Oro, rappresentata con il mulino e la vista sull'Orrido".
Il percorso proposto ai presenti corrisponde esattamente a quello percorso duecento anni fa dai coniugi Lose, fino al luogo preciso in cui i due giovani artisti realizzarono la stampa rappresentante l'Orrido. Come spiega Ornaghi, i Lose, nel loro diario, descrissero la bellezza della Val Dell'Oro e confidarono come si sentissero particolarmente attratti dal "passero solitario" che abitava, secondo loro, proprio in quei boschi. "Qui - prosegue il presidente - nasce la suggestione leopardiana: la cosa straordinaria è che tre anni dopo (considerando che i Lose percorsero il tour nel 1822, mentre le stampe furono pubblicate nel '23, andando subito a ruba), nel '25, Giacomo Leopardi trascorse un'estate a Milano dall'editore Stella, e sicuramente avrà visto le stampe dei Lose, che erano il fenomeno editoriale del momento. A noi piace credere - anche se, nonostante abbiamo mobilitato diversi studiosi, non vi è alcuna prova - che sia possibile che Leopardi abbia tratto proprio da qui la sua ispirazione per la poesia Il passero solitario".
Un accenno, infine, al tema dell'acqua, vera protagonista del percorso, che caratterizza tutta la Val Dell'Oro. Proprio per questo è stato realizzato un nastro dipinto a mano con la parola "acqua" scritta in diverse lingue, che accompagna silenziosamente e simbolicamente tutto il tragitto.
Durante il percorso, i presenti sono stati accompagnati dalle letture dei volontari dell'associazione Cammino di S. Agostino Monica Galanti e Marco Rubelli.
"E' una valle ricca di magia - la chiosa di Ornaghi - Spero che, salendoci, ne cogliate un pezzettino".
Le foto della mostra e del percorso a tappe lungo l'Orrido: