Lecco ombelico della cultura con il Festival della Lingua Italiana
La seconda edizione del Festival, che si terrà dall’8 al 10 ottobre 2021 a Lecco, propone incontri tematici, spettacoli e laboratori didattici.
“#leparolevalgono Festival della lingua italiana” è l’appuntamento annuale ideato dalla Fondazione Treccani Cultura per presentare i temi più rilevanti della costante ricerca di Treccani sulla lingua italiana, sia nei suoi specifici aspetti linguistici e lessicografici, sia come specchio dei cambiamenti sociali e civili del mondo contemporaneo, prestando sempre particolare attenzione al valore delle parole come mezzo di espressione, di ragionamento, di condivisione e di sincero, rispettoso e costruttivo confronto tra diverse posizioni. La seconda edizione del Festival - presentata oggi, venerdì 1 ottobre 2021 - che si terrà dall’8 al 10 ottobre 2021 a Lecco (luogo manzoniano per eccellenza e già sede di iniziative Treccani all’interno delle manifestazioni in onore dell’autore dei Promessi sposi), propone incontri tematici, spettacoli e laboratori didattici.
Lecco ombelico della cultura con il Festival della Lingua Italiana
Il tema portante di questa edizione, la libertà, intesa come facoltà di pensare, di operare, di scegliere a proprio talento, in modo autonomo, sarà raccontato attraverso tre parole chiave, a cui saranno dedicate le tre giornate del Festival: viaggio, spazio e tempo. Nell’edizione 2021 si rinnova l’appuntamento con le attività didattiche che, per la prima volta, si estendono anche alle scuole primarie. Questi nuovi laboratori didattici si concentreranno sul linguaggio dei podcast, grazie al coinvolgimento degli attori che hanno realizzato per Treccani il podcast “Misteri e Cattivoni”, dedicato ad aspetti curiosi di Storia e Scienza. Alle scuole secondarie superiori saranno invece dedicati l’analisi della mappa linguistica della parola del giorno (con Luca Serianni e Giuseppe Patota), il laboratorio sull’illustrazione (con Lorenzo Terranera) e quello sul pensiero sui futuri (con Treccani Scuola, la piattaforma per la didattica digitale di Treccani). Rivolto a ragazze e ragazzi è poi “Le parole delle canzoni”, un ciclo di incontri con cui Treccani si propone di raccontare l’evoluzione della lingua della musica italiana attraverso i testi di cantautori e rapper (Francesco Bianconi e Murubutu) in dialogo con scrittori (Aurelio Picca e Paolo di Paolo).
#leparolevalgono
Ad animare gli incontri tematici e gli spettacoli serali saranno presenti, fra gli altri, Francesco Bianconi, Frida Bollani, Sandro Cappelletto, Gino Castaldo, Paolo Di Paolo, Ilaria Gaspari, Andrea Moro, Murubutu, Giuseppe Patota, Aurelio Picca, Christian Raimo, Carlo Ratti, Giacomo Rizzolatti, Fabio Rossi, Fabio Ruggiano, Luca Serianni e Lorenzo Terranera. In continuità con il contributo di Mimmo Paladino per la prima edizione del Festival, quest’anno il manifesto di “#leparolevalgono Festival della lingua italiana” è stato realizzato da Emilio Isgrò. Il lavoro del Maestro Isgrò raffigura un’Italia di api impollinatrici, in continuo movimento, metafora di una libertà feconda, fatta di incontri e di scambi, dove natura e cultura trovano un nuovo equilibrio. Gli incontri e gli spettacoli del Festival saranno ad accesso gratuito previa prenotazione attraverso piattaforma digitale, fino all’esaurimento dei posti disponibili, e in diretta streaming. Tutte le informazioni sul programma e sulle modalità di partecipazione sono disponibili all’indirizzo www.festivaltreccanidellalinguaitaliana.it
Il programma
Fondazione Treccani
Treccani Cultura nasce, grazie all’Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani nel 1925, con l’obiettivo di declinare nel contesto informativo e comunicativo attuale i temi più importanti dei nostri tempi e incentivare un sempre maggiore accesso alla cultura e ad un sapere critico e certificato per tutti i cittadini. Tra le sue principali linee di azione vi è il rilancio delle potenzialità offerte dalla lettura per affrontare l’emergenza educativa – scolastica, ma non solo – che oggi ci troviamo ad affrontare: per questo Treccani Cultura porta avanti il progetto Ti Leggo. Viaggio con Treccani nelle forme della lettura, con l’obiettivo di diffondere l’abitudine alla lettura e il suo valore sociale in tutte le fasce d’età e categorie sociali mediante diversi strumenti e supporti, come laboratori didattici, eventi, mostre e master di scrittura creativa o qualsiasi altra occasione che possa indurre il pubblico a riflettere sul piacere della pratica della lettura, prima ancora che sul suo valore culturale e civile. Si tratta di un progetto rivolto in particolare agli studenti delle scuole secondarie, che ogni anno si incentra su uno specifico tema – nel 2018 si è lavorato sulla legalità partendo dalle parole della Costituzione, mentre il 2019 è stato dedicato alle parole del lavoro – per riflettere insieme ai ragazzi sui grandi nodi che costruiscono la nostra identità di cittadini in un contesto nazionale e globale, con particolare attenzione alla libertà e alla dignità della persona. Anche per questo motivo abbiamo scelto di entrare negli istituti penitenziari minorili, per avvicinare i giovani che provengono dai contesti più difficili e degradati alla lettura come strumento di riacquisizione di una libertà intellettuale e mentale prima ancora che fisica. Nel 2021 la Fondazione Treccani Cultura è tornata a progettare e realizzare iniziative per promuovere la diffusione della conoscenza e favorire così la crescita culturale del Paese con “Parole per il futuro”, un ciclo di appuntamenti on-line in cui si affrontano temi attuali attraverso una selezione di parole tratte dalla X Appendice della Enciclopedia Italiana: Ambiente, Libertà, Biodiversità, Comunicazione scientifica, Famiglia, Nuovo Umanesimo, Corpo, Cultura, Lavoro, Scuola, Europa, Formazione, Contagio, Silenzio. «La cultura è l’unico bene dell’umanità che, diviso fra tutti, anziché diminuire diventa più grande» è l’aforisma del grande filosofo tedesco Hans-Georg Gadamer scelto da Treccani Cultura per simboleggiare la sua azione che si concretizza prima di tutto nella promozione del patrimonio letterario e artistico italiano, per il suo valore civile e per la sua capacità di veicolare valori positivi di appartenenza, solidarietà e integrazione.