LA PRESENTAZIONE

Lecco Film Fest 2025: dal 3 al 6 luglio la sesta edizione tra cinema, memoria e cultura

«Questi tempi memorabili» è il tema del festival promosso da Confindustria Lecco e Sondrio e Fondazione Ente dello Spettacolo, un invito a riflettere sul potere del cinema nella creazione della memoria collettiva.

Lecco Film Fest 2025: dal 3 al 6 luglio la sesta edizione tra cinema, memoria e cultura
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Dal 3 al 6 luglio, la città di Lecco, incorniciata dal lago e dalle montagne, tornerà a essere un’arena a cielo aperto dedicata alla riflessione, alla formazione e al linguaggio del cinema. È in programma la sesta edizione del Lecco Film Fest, intitolata «Questi tempi memorabili»: un invito a interrogarsi sul potere del cinema nella creazione della memoria collettiva e dell’identità culturale.

Lecco Film Fest 2025: dal 3 al 6 luglio la sesta edizione tra cinema, memoria e cultura

Promossa da Confindustria Lecco e Sondrio e organizzata dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, con il sostegno di istituzioni e sponsor privati, la rassegna è stata presentata oggi, lunedì 30 giugno 2025, nella sala intitolata a Plinio Agostoni, già presidente degli industriali lecchesi, da Monsignor Davide Milani, presidente della Fondazione Ente dello Spettacolo, dal presidente di Confindustria Marco Campanari, dal professor Davide Rampello e dalla curatrice del festival Angela D’Arrigo.

Erano presenti la vicesindaco del Comune di Lecco Simona Piazza, con l’assessore Giovanni Cattaneo, il vicepresidente della Provincia Mattia Micheli, il sottosegretario regionale Mauro Piazza, il presidente della Camera di Commercio, i rappresentanti delle associazioni di categoria, le autorità militari lecchesi, il prevosto don Bortolo Uberti e Umberto Colli di Crédit Agricole, main sponsor del Lecco Film Fest.

Tutti riuniti in rappresentanza di quella coralità di enti e istituzioni che da sempre sostengono l’evento e che ne costituiscono l’anima e la rete. Perché, come ha ricordato don Milani, è proprio questa pluralità che converge su un obiettivo comune, la cifra distintiva lecchese che ha reso il Lecco Film Fest un successo nel corso degli anni.

A fare gli onori di casa è stato il presidente Campanari:
"Oggi ci troviamo qui per un momento importante, in vista dell’inaugurazione della sesta edizione del Lecco Film Fest, e ci sono due aspetti fondamentali da sottolineare. Il primo è che questa kermesse, che rappresenta un vero orgoglio per il nostro territorio, non solo continua, ma cresce. Il secondo è che lo fa con un’edizione il cui titolo richiama il tema della memoria. Questo è particolarmente significativo, perché stiamo vivendo tempi memorabili – purtroppo non solo in senso positivo, ma anche in senso negativo. È quindi fondamentale creare spazi di riflessione e di pensiero. In fin dei conti, pensare, elaborare e dare un significato a ciò che accade è una delle cose più importanti. Per questo sono molto felice che l’edizione di quest’anno affronti queste tematiche. Siamo certi che sarà un grande successo."

È stato poi Monsignor Milani, ex prevosto di Lecco e ideatore della rassegna, a contestualizzare questa edizione:
"Abbiamo migliaia di foto nei nostri telefoni, ma siamo davvero in grado di creare una memoria? Questo vale anche a livello collettivo: viviamo sommersi da frammenti che vengono continuamente travolti da altri frammenti. Siamo tutti travolti da immagini sui nostri telefoni, immagini che dovrebbero documentare i momenti più importanti della nostra vita, ma che poi si dissolvono. Abbiamo bisogno di trasformare queste immagini in memoria, in racconto. Il cinema ha questa capacità: trasforma frammenti in storie collettive. È ancora capace di aiutarci in questo? Quali insegnamenti può offrirci?"

Poi don Milani ha voluto sottolineare, come detto, la peculiarità di Lecco:
"Ho preso le distanze da questo territorio, ma è sempre bello lasciarsi affascinare da quella straordinaria unità di intenti tra istituzioni che promuovono il festival, una caratteristica tipica proprio di Lecco."

Illuminante la lezione di Rampello, direttore creativo dello studio Rampello & Partners, sul tema della memoria:
"Il tema della memoria è monumentale e affonda le sue radici nel tempo. I Greci, infatti, hanno personificato la memoria nella dea Mnemosine, amata da Zeus. Da questa unione nacquero le nove Muse. Questo indica che non esiste né scienza né arte senza memoria. I Romani, invece, concepirono un altro dio, Giano bifronte, che rappresenta un passaggio continuo: guardare avanti ma anche indietro, mantenendo così un equilibrio. Il passato diventa memoria solo se viene rielaborato. Rammentare e ricordare coinvolgono mente e cuore; senza coscienza, infatti, la memoria non può esistere."

La sesta edizione – ha spiegato la curatrice Angela D’Arrigo, che ha illustrato il programma – continua a caratterizzarsi per la sua duplice natura, che in pochi anni l’ha resa un’esperienza unica nel contesto culturale italiano: da un lato propone appuntamenti in piazza, gratuiti e rivolti a un pubblico ampio; dall’altro offre una selezione curata con attenzione, che valorizza la ricerca artistica, i nuovi linguaggi e lo sguardo femminile. Un ruolo centrale è affidato anche ai più giovani, coinvolti attivamente attraverso percorsi formativi per aspiranti registi, workshop di scrittura creativa e una redazione under 30 dedicata alla produzione di contenuti digitali.

"Fin dall’inizio, il Lecco Film Fest ha scelto di mettere in primo piano il talento femminile nel cinema: registe, sceneggiatrici e produttrici devono avere le stesse possibilità dei colleghi uomini. Non è sempre semplice, i numeri non ci favoriscono, ma questa è una missione in cui crediamo profondamente."

Tanti i nomi di lustro: Mario Martone, Ottavia Piccolo, Nicoletta Romanoff, Federica Luna Vincenti, Giorgia Faraoni, Susy Del Giudice, ma anche grandi volti del giornalismo come Enrico Mentana.

Tutti a Lecco per fare della nostra città un ombelico di riflessione e cultura, e – come hanno ricordato anche la vicesindaco Piazza, il vicepresidente Micheli, il sottosegretario Piazza e Umberto Colli – per dare un valore aggiunto scaturito da un impegno di qualità condiviso.

"Il tema del Lecco Film Fest di quest’anno è particolarmente significativo: siamo chiamati a essere custodi di una memoria autentica, ma anche a diventare creatori di una memoria capace di generare futuro e di raccogliere le sfide del presente", ha chiosato don Bortolo Uberti.


"Abbiamo ricevuto molto da chi ci ha preceduto e dovremmo avere il desiderio di trasmettere altrettanto: qualcosa di buono, di bello, di vitale. In questo senso, la partecipazione attiva della comunità pastorale, dell’associazione dei volontari e del Cinema Nuovo Aquilone rappresenta un segno concreto. La nostra comunità cristiana sceglie di esprimersi attraverso il linguaggio del cinema e l’impegno culturale, e desidera lasciare in eredità ciò che ha ricevuto: qualcosa di autentico, che merita di essere condiviso anche con le generazioni future. Questo percorso guarda in modo particolare ai giovani e alle donne, affinché possano trovare uno spazio da protagonisti, da protagoniste, sempre più presenti e riconosciuti all’interno della comunità."

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