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Lecco: a Elisabetta Sgarbi il Premio Manzoni alla Carriera

La celebre editor, regista e fondatrice de La Nave di Teseo sarà premiata il 28 novembre a Lecco per il suo contributo al pluralismo culturale e alla valorizzazione di giovani talenti.

Lecco: a Elisabetta Sgarbi il Premio Manzoni alla Carriera

«Si staglia come un obelisco tra palazzi di due piani»: così è stata definita, e con queste parole Eugenio Milani, presidente di 50&Più Confcommercio Lecco, ha scelto di presentare la vincitrice 2025 del Premio Manzoni alla Carriera. Stiamo parlando di Elisabetta Sgarbi, editor, regista e fondatrice nel 2015 (insieme a Umberto Eco, che del premio lecchese è stato il primo vincitore) della casa editrice La Nave di Teseo. L’ambito riconoscimento, organizzato dall’associazione 50&Più Lecco, con la collaborazione del Comune di Lecco e del Centro Studi Manzoniani, oltre che di Assocultura Confcommercio, avverrà nella serata del 28 novembre 2025 nell’auditorium della Camera di Commercio (ingresso gratuito con prenotazione da effettuare sul sito di Leggermente).

Lecco: a Elisabetta Sgarbi il Premio Manzoni alla Carriera

Elisabetta Sgarbi raccoglierà il testimone da Corrado Augias, premiato lo scorso anno, e da quanti hanno reso luminoso il palmarès del Premio Manzoni alla Carriera, come Alessandro Barbero, Liliana Cavani, Luis Sepúlveda, Ermanno Olmi, solo per citarne alcuni.

Il nome di Sgarbi è stato svelato oggi, giovedì 16 ottobre, dallo stesso Milani insieme ad Antonio Peccati, presidente di Confcommercio Lecco, alla vicesindaco e assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, al professor Stefano Motta, membro della giuria, e a Giorgio Cortella in rappresentanza del main sponsor, ovvero il Gruppo Acinque.


Una donna poliedrica che nella sua carriera ha contribuito al pluralismo editoriale e culturale «raccogliendo il consenso e pubblicando grandi scrittori ma anche dando voce a molti giovani» –ha rivendicato Milani, che ha raccolto il plauso del presidente Peccati  «per l’impegno che negli anni si è rinnovato, ancora una volta, in questo 2025».

Dopo 25 anni come editor e direttore editoriale della casa editrice Bompiani, Elisabetta Sgarbi (sorella di Vittorio, «ma il premio non va alla sorella di nessuno, ma a una donna di cultura», è stato sottolineato) ha fondato nel novembre 2015, assieme ad altri autori tra cui Umberto Eco, Mario Andreose ed Eugenio Lio, La Nave di Teseo Editore, di cui è direttrice generale e direttrice editoriale. È presidente di Baldini+Castoldi e Oblomov Edizioni, nonché direttrice responsabile della rivista linus. Ha ideato, e da 27 anni ne è direttrice artistica, il festival internazionale La Milanesiana – Letteratura, Musica, Cinema, Scienza, Arte, Filosofia, Teatro, Diritto, Economia, Sport, Fumetto, e di «linus – Festival del Fumetto», che giunge quest’anno alla sua quarta edizione.

Dal 1999 dirige e produce i propri lavori cinematografici, presentati nei più importanti festival internazionali del cinema.
Il suo film più recente è L’isola degli idealisti, tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, prodotto da BibiFilm e Betty Wrong con Rai Cinema e distribuito da Fandango, presentato in concorso alla Festa del Cinema di Roma 2024.

Antonio Peccati, Eugenio Milani e Giorgio Cortella

Nel 2020 ha fondato la Betty Wrong Edizioni Musicali, che ha esordito producendo il doppio album degli Extraliscio, È bello perdersi, che include il singolo presentato al 71º Festival di Sanremo, Bianca Luce Nera. È presidente della Fondazione Elisabetta Sgarbi, che promuove la lettura, la diffusione della cultura e la conoscenza dell’arte. Per la sua attività culturale ha ricevuto diversi riconoscimenti, tra cui l’Ambrogino d’Oro.
È membro del Consiglio di amministrazione della Fondazione Paulo Coelho, con sede a Ginevra, e, su nomina di Papa Francesco I, della Pontificia Accademia delle Arti e delle Scienze.

Una scelta particolare, quella di Sgarbi, che inizialmente ha destato un po’ di smarrimento, come ha sottolineato Giorgio Cortella: «Sicuramente è stata una decisione inconsueta, ma che raccoglie il nostro plauso perché va a premiare la divulgazione culturale di alto livello, che è un elemento costituente del Premio Manzoni».

Garantito come sempre il sostegno dell’Amministrazione comunale di Lecco. «Sia il Premio alla Carriera sia il Premio al Romanzo Storico sono due appuntamenti non solo ricorrenti, ma anche fondamentali per il panorama culturale del nostro territorio. Entrambi, infatti, sono ormai una tradizione nel programma di Lecco Città dei Promessi Sposi – ha detto Simona Piazza. – Quest’anno, la scelta degli autori è stata un po’ alternativa: il nome selezionato va ad arricchire il parterre dei premiati precedenti, con una figura poliedrica e significativa per la cultura contemporanea. Credo che possa essere un richiamo non solo per il nostro territorio ma, come avviene da diversi anni con il Premio Manzoni, anche per un pubblico proveniente da fuori città. Un ringraziamento va a 50&Più, alla Camera di Commercio, a tutta la via tecnica e a Giulia Popolare, che collabora per il Premio al Romanzo Storico. Come ogni anno, rinnovo l’augurio di buon lavoro a tutti noi in vista del prossimo anno».

Stefano Motta e Simona Piazza

È stato poi il professor Motta a racchiudere in una parola l’essenza di Sgarbi e la motivazione alla base della sua individuazione come vincitrice.

«Elisabetta Sgarbi è tante cose, ma soprattutto è una mecenate. Se guardiamo alla sua attività culturale, ci rendiamo conto che è difficile incasellarla in un’unica categoria. Ha fatto molto, e tutto con grande qualità: non solo ha prodotto tanto, ma lo ha fatto bene – ha sottolineato – Il mondo è pieno di persone che fanno molto, certo, ma lei è stata editor, regista – ha diretto anche alcuni film, come quello bellissimo su Sacromonte di Varano – produttrice musicale e scopritrice di talenti. Ha portato molti giovani scrittori a Sanremo e ha pubblicato in Italia autori di grande rilievo, tra cui Umberto Eco. Non è un caso se alcuni dei grandi scrittori che leggiamo oggi hanno potuto affermarsi grazie al suo lavoro, prima a Bologna e poi con la casa editrice La Nave di Teseo. Il talento da solo non basta: occorre chi dia le risorse per emergere nella società, nell’editoria, nella cultura e nella televisione. Elisabetta Sgarbi, che non è “la sorella di nessuno”, va premiata come mecenate, perché è davvero meritevole di questo riconoscimento. Oltre a questo, ha creato e inaugurato il festival La Milanesiana, che è riuscito a diventare un brand riconosciuto e a diffondersi ovunque, sprovincializzandosi rispetto al suo nome. Sarebbe fantastico se eventi come il Premio Manzoni riuscissero a fare lo stesso: superare i confini di Lecco e imporsi anche a Milano. In parte ci stiamo riuscendo grazie a ospiti di grande richiamo. La premiamo anche con un pizzico di invidia per quello che è riuscita a fare, cercando, quando possibile, di rubarle il mestiere!».

E oltre all’importante appuntamento di novembre c’è un altro evento che segna il panorama culturale lecchese da segnare in rosso sul calendario: la finale del Premio Letterario Internazionale Alessandro Manzoni – Città di Lecco al Romanzo Storico, organizzato da 50&Più Lecco, che si terrà sabato 25 ottobre alle 17 presso la Sala Don Ticozzi di via Ongania a Lecco (e non presso la sede di Confcommercio Lecco in piazza Garibaldi, come precedentemente annunciato).
La nuova location si è resa necessaria visto l’elevato numero di prenotazioni arrivate nelle scorse settimane.

A contendersi il successo saranno Marco Balzano con Bambino (Einaudi), Erica Cassano con La grande sete (Garzanti) e Wanda Marasco con Di spalle a questo mondo (Neri Pozza). Lo spoglio delle schede dei 135 lettori che compongono la Giuria Popolare avverrà alla presenza del notaio Federica Croce.