La simpatia di Chiara Francini conquista Lecco. "L’autoironia, salverà il mondo, non la bellezza" FOTO
In città per presentare il suo ultimo libro romanzo “Un anno felice”, edito da Rizzoli nell’ambito del Lecco Film Festival, l’artista toscanissima ha letteralmente stregato il pubblico a Palazzo delle Paure.
La simpatia di Chiara Francini conquista Lecco. In città per presentare il suo ultimo libro romanzo “Un anno felice”, edito da Rizzoli nell’ambito del Lecco Film Festival, l’artista toscanissima ha letteralmente stregato il pubblico a Palazzo delle Paure. Intervistata da Federico Pontiggia, di Cinematrografo, ha raccontato molto di sé a cominciare dal suo rapporto quasi fisico con la scrittura, un rapporto d’amore . “La tv e il cinema sono telefonate d’amore, il teatro e la scrittura sono abbracci”, ha detto.
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La simpatia di Chiara Francini conquista Lecco
Consapevole della sua popolarità intende utilizzarla per “continuare a fare le cose che mi piacciono” e per consentire a un certo teatro di ricerca di essere conosciuto dal grande pubblico. Il riferimento è al suo ultimo lavoro teatrale che mette in scena l’epistolario erotico di Amleto ed Ofelia al tempo del Covid. Attrice ed autrice contemporanea segue personalmente tutti i suoi “amici non followers”, gestendo oltre un milione di fans sui suoi social media.
Dialoga con Pontigia sull’amore, uno dei temi del suo romanzo, di cui dice “non è archeologia è ontologia”, sottintendendo che ha a che fare con la parte più profonda e più naturale di noi.
Non mancano accenni autobiografici: “La verità è un buon materiale su cui lavorare – ci dice – anche io, come molte donne spesso mi sento inadeguata nelle storie d’amore. Le donne quest’amore lo partoriscono, si danno con generosità assoluta”.
Ed alla provocazione di Pontiggia: “ Ma quindi come si legge tra le righe in questo libro, nessuno salva nessuno?”, risponde sicura: “No. Ci si salva solo da soli, nel senso che ognuno salva se stesso, e credo che tuttin e le donne in particolare, questa forza l’abbiano dentro. Parafrasando Dostojewsky chiosa: "L’autoironia, salverà il mondo, non la bellezza"
Chiara Ratti
Foto di copertina Mario Stojanovic