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Inaugurata la "Crocifissione bianca" nel nuovo oratorio San Luigi di Lecco

Don Bortolo: "È un gesto importante avviare le tappe di inaugurazione del nuovo Oratorio San Luigi".

Inaugurata la "Crocifissione bianca" nel nuovo oratorio San Luigi di Lecco
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E’ stata inaugurata, oggi, venerdì   13 giugno 2025, alle 18 la "Crocifissione bianca» dell’artista di Giuliano Collina che è stata affissa sulla grande parete che sovrasta la rampa di collegamento dei due piani della struttura del nuovo oratorio del centro di Lecco.

L'inaugurazione della Crocifissione, una tappa importante per il nuovo Oratorio

"È un gesto importante avviare le tappe di inaugurazione del nuovo Oratorio San Luigi, collocandovi la Crocifissione bianca di Giuliano Collina. – ha commentato monsignor Bortolo Uberti, prevosto di Lecco – Dice chiaramente qual è il cuore e il fondamento di questo spazio. Dice a chi guardiamo. E significativo è il punto in cui è stata collocata l’imponente tela: in un luogo di passaggio, tra un piano e l’altro. Quel crocifisso è un messaggio per tutti quelli che passano ed è segno di congiunzione, di unità e di comunione".

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Un'opera monumentale

"Quest'opera monumentale di Giuliano Collina - ha spiegato la storica dell’arte Laura Polo D’Ambrosio - è un racconto sacro, cioè deve essere vissuta come uno spazio teatrale coinvolgente. Si tratta infatti di una sacra rappresentazione della morte di Cristo. Il titolo è “Crocifissione Bianca” eppure il colore che avvertiamo come più evidente è il nero della croce che come un chiodo acuminato e conficcato sulla morbida linea curva del Golgota. Il cuore della terra è una tomba simboleggiata dal teschio su questo terreno appoggia i piedi l'uomo. L'umanità è rappresentata non da singoli protagonisti, nessuna figura ha tratti individuali, in questo modo i gesti racchiudono la storia di ogni uomo. Il braccio disteso verso il basso di Maria incarna il senso tragico della morte e della fatica come pure, alla stessa altezza ma dalla parte opposta sulla destra di chi guarda il quadro, le spade dei soldati sono segni della guerra e dell'odio".

La prima tappa di apertura del nuovo oratorio

"La prima tappa di apertura del nuovo oratorio San Luigi - ha aggiunto don Bortolo Uberti - a cantiere è ancora in opera, è quella dell'installazione della Crocifissione bianca di Giuliano Collina. Potrebbe sembrare una scelta insolita. Tutti sanno che dell'arredo ci si preoccupa lavori finiti se non addirittura quando si è cominciato ad abitare uno spazio. Ma di arredo non si tratta. Anzi. Il gesto simbolico, quasi liturgico di questa installazione dice che il crocifisso è il cardine sul quale si impernia e ruota all'oratorio. La sua collocazione tra un piano e l'altro dice che è un gancio, una cerniera che unisce sotto e sopra, il basso e l'alto, la terra il cielo, il lago e la montagna. Unisce l'uomo a Dio in un incontro di alleanza. Gesù, innalzato da terra tira tutti a sé: unisce tutti, nessuno escluso, è segno di comunione universale. Questa croce appuntita si incarna nella storia di ciascuno, di una comunità, di un'intera città. I gruppi di figure ai piedi della croce esprimono la presenza della chiesa e del mondo: da una parte Maria e Giovanni, probabilmente e dall'altra il centurione e il suo attendente, due pagani, due stranieri. L'oratorio sarà segno accogliente di incontro per tutti".
Per l’inaugurazione è stato possibile accedere alla struttura del nuovo oratorio dall’ingresso che si affaccia sul sagrato della basilica di San Nicolò.

Mario Stojanovic

 

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