Fai Lecco

Il Fai tra estetica e conoscenza: l'urbanistica delle Prealpi lombarde fra le due guerre

Un ciclo di conferenze e visite guidate a Lecco, Como, Bergamo e Varese.

Il Fai tra estetica e conoscenza: l'urbanistica delle Prealpi lombarde fra le due guerre
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Presentato nella mattinata di oggi, giovedì 13 aprile 2023, in Canottieri, il ciclo di conferenze "Il Fai tra estetica e conoscenza", il cui tema è "Architettura e urbanistica tra le due guerre nel territorio delle Prealpi lombarde: le città di Varese, Como, Lecco e Bergamo".

Il Fai tra estetica e conoscenza: l'urbanistica delle Prealpi lombarde fra le due guerre

"Architettura e urbanistica tra le due guerre nel territorio delle Prealpi lombarde: le città di Varese, Como, Lecco e Bergamo". Questo è il tema del ciclo di conferenze - e successive visite guidate - che il Fai ha organizzato per quest'anno, nell'arco di un periodo compreso fra il 20 aprile e il 23 settembre, e che vedrà come protagonista anche la città di Lecco, oltre a Varese, Como e Bergamo. La partecipazione è libera: potranno partecipare anche coloro che non sono iscritti al Fai.

Le province: punti chiave della storia dell'architettura italiana

La storia dell'architettura italiana passa il più delle volte dalle sue province. In particolare negli anni Trenta del Novecento il grande programma voluto dal regime diede un nuovo volto alle città italiane, tramite la costruzione di edifici pubblici, la trasformazione dei centri storici e i riordini urbanistici.
Questa serie di conferenze prende in considerazione tre città: Como, Varese e Bergamo, che proprio in questo periodo assursero a vero e proprio esempio campione per i loro interventi all'interno di un vasto territorio ricco di valori, ancora oggi intuibili tra il comasco, il milanese e la grande area bergamasca. A ciò si aggiunge Lecco, nel suo complesso modello urbano di passaggio da borgo a città.
Gli incontri in programma diventano così privilegiata e per molti versi inedita occasione, per conoscere attraverso i recenti censimenti sull'architettura dei luoghi, una realtà culturale ancora poco nota, ma che ha influito, a volte in modo conflittuale, con lo sviluppo degli stessi centri, dal dopoguerra fino ai giorni nostri.
Il Fai in questo caso si fa promotore di una complessiva riflessione sul ruolo degli Enti predisposti alla tutela per la salvaguardia di un territorio che proseguirà anche nei futuri progetti sul tema della "ecosostenibilità ambientale".

L'obiettivo: la valorizzazione del nostro territorio

Queste le parole di Maddalena Medici, presidente del Fai Lecco:

Abbiamo pensato questo progetto con l'obiettivo di rivalutare il nostro territorio. L'idea è anche quella di ampliare il target di persone che possono partecipare alle iniziative del Fai, per questo abbiamo deciso di realizzare degli eventi che fossero vicini sul territorio, proprio per valorizzare ciò che abbiamo a due passi.
L'obiettivo del Fai negli ultimi anni è stato quello di salvaguardare l'ambiente, per questo vogliamo incentivare un diverso tipo di turismo, che sia sì culturale, ma anche vicino, puntando a far apprezzare il nostro prezioso patrimonio. Inoltre è proprio una prerogativa del Fai il fatto di far conoscere cose nascoste.
Per questo motivo abbiamo contattato per le nostre conferenze due professionisti di altissimo livello: l'architetto e professore Eugenio Guglielmi e l'architetto Massimo Dell'Oro.

Presente alla conferenza di presentazione anche la vicepresidente del Fai Lecco, Paola Tentori.

Il Fai ha acceso i fari su quattro realtà: Lecco, Como, Bergamo e Varese

E' toccato poi a Eugenio Guglielmi il compito di illustrare più nel dettaglio il tema delle conferenze: autore di più di 300 saggi su temi storici, artistici e didattici, è stato ispettore onorario per i beni Architettonici e Ambientali alla Sovrintendenza di Milano, ha svolto attività di docenza in numerosi master universitari e alla Facoltà di Architettura del Politecnico di Milano e dal 2002 è professore alla Facoltà di Architettura di Firenze, oltre ad aver diretto e fondato importanti collane editoriali e riviste di settore.

"Sono molto felice di questa proposta - così ha commentato Guglielmi - E' la prima volta che Lecco affronta un argomento che riguarda il Novecento. Da tempo mi occupo degli anni Trenta sotto diversi punti di vista. Ricordo che l'immagine urbanistica delle nostre città è dovuta principalmente ad interventi attuati nel periodo dal 1928 al 1942: i più importanti interventi di regime hanno cambiato la nostra immagine civica. Per anni questo periodo è stato oscurato dagli aspetti più tragici del regime fascista, ma oggi si assiste ad una sua riscoperta, che riguarda proprio l'assetto urbano delle principali città italiane. Non a caso la nostra legge urbanistica, riconosciuta a livello mondiale come una delle migliori, risale proprio al 1942, quando l'Italia era in guerra.
Il Fai ha voluto accendere i fari su quattro realtà particolari:
- Bergamo, città legata al piano di Piacentini, che nel tempo ha creato un patrimonio culturale legato all'artigianato locale, istituendo così un rapporto fra architettura e arte;
- Como, in cui nelle sue mura romane si svolge la stagione felice del Razionalismo, attraverso cui viene riportata in Italia la più grande architettura europea nata negli anni Venti, tramite personaggi del calibro di Alberto Sartoris. Qui visiteremo la Casa del Fascio;
- Varese, una città laboratorio, che negli anni Venti è diventata provincia, quindi una nuova città di regime, ma essendo legata al liberty era sparsa, senza un centro civico, che è stato quindi costruito e terminato nel 1936. Questa città costituisce dunque un'eccezione perchè la città storica si confronta con questo nuovo intervento.
-Lecco, che sposa gli argomenti sopra trattati, nonostante si tratti di una piccola realtà, che aveva però una vocazione legata alla figura di Mario Cereghini, architetto razionalista chiamato anche "architetto filosofo", che propose l'unico vero intervento di piano regolatore importante del nuovo centro di Lecco, che consisteva nel realizzare un piano urbanistico a ferro di cavallo che riprendesse le città del Mediterraneo e trattasse il lago come se fosse un golfo aperto sul mare. L'intervento tuttavia non fu realizzato anche a causa della guerra, ma questo ci fa riflettere perchè le odierne proposte mancano di coraggio.
In queste conferenze parleremo di quattro realtà di provincia perchè sostengo che il vero cambiamento italiano di quel periodo nasca proprio dalla piccola provincia, con il concetto di "provincia operosa".
Ricordo che si tratterà di incontri inediti, con documenti, immagini, curiosità...tutto questo è la storia dell'architettura.

Illustrazione ex cathedra ma anche visite guidate

In seguito ha preso la parola l'architetto Massimo Dell'Oro, che è stato presidente dell'Ordine architetti di Lecco dal 2009 al 2010 e presidente del Rotary Club dal 2019 al 2020 e ha uno studio professionale in città dove svolge attività nei campi del restauro conservativo e della progettazione architettonica, con un'attenzione particolare alla ricerca di qualità e sostenibilità dei materiali:

Questa esperienza rimane uno dei punti fondamentali per una maggiore conoscenza delle problematiche territoriali, soprattutto oggi che siamo di fronte a cambiamenti epocali. Inoltre la bellezza di questa iniziativa è anche il fatto di abbinare la parte di illustrazione ex cathedra dell'argomento con le visite degli edifici. Si tratta di un'esperienza davvero meritevole, per questo ringrazio la presidente Medici; è un'occasione per dare segnali che oggi la politica ha dimenticato: in questi territori infatti mancano scelte urbanistiche lungimiranti, che vadano oltre il singolo mandato di amministrazione. Vi aspettiamo numerosi!

Alla conferenza di presentazione era presente anche l'architetto Silvana Scaramelli, in rappresentanza dell'Ordine degli Architetti di Lecco.

Ecco gli eventi del ciclo di conferenze e visite guidate, partendo da Como e finendo con Bergamo

  • 20 aprile: "La scuola di Como: tra Astrattismo e Razionalismo, spiritualità e ragione", relatore professore e architetto Eugenio Guglielmi
    29 aprile: visita a Como
  • 11 maggio: "Architetti ed architetture a Lecco tra le due guerre", relatore architetto Massimo Dell'Oro
    13 maggio: visita a Lecco
  • 8 giugno: "Varese itinerari del primo Novecento: dal Liberty al Novecentismo", relatore Eugenio Guglielmi
    10 giugno: visita a Varese
  • 21 settembre: "Bergamo e il centro Piacentiniano: un virtuoso dialogo tra storia e modernità", relatore Eugenio Guglielmi
    23 settembre: visita a Bergamo

Le conferenze si terranno a Palazzo Falk (Lecco, piazza Garibaldi 4) alle 18.30 e si concluderanno con un aperitivo.
Non è richiesta la prenotazione e il contributo è a partire da 5 euro.

Visita alla città di Lecco: i dettagli

Sabato 13 maggio alle 14.30 ci sarà la visita alla nostra città: appuntamento di fronte all'ingresso dell'Ospedale in via Eremo con l'architetto Massimo Dell'Oro, che sarà l'accompagnatore.

Il programma: visita alla chiesa del Redentore di Mario Cereghini nel parco dell'Airoldi e Muzzi, all'Asilo Comunale e al quartiere di via Roccolo di Mino Fiocchi. Con un autobus poi ci si sposterà in centro a Castello, per vedere l'abitazione di Corso Matteotti e per poi scendere in via Cairoli per la visita alla casa per abitazioni ed uffici di Mario Cereghini.

A conclusione, un aperitivo insieme alla Canottieri Lecco.

Prenotazione sul sito faiprenotazione@fondoambiente.it; contributo a partire da 20 euro.

Visita alla città di Como: i dettagli

Sabato 29 aprile alle 14.30 ci sarà la visita alla città di Como: appuntamento a piazza del Popolo 4, di fronte alla Casa del Fascio, con l'architetto Massimo Dell'Oro che farà da guida.

Il programma: visita alla Casa del Fascio, alla Pinacoteca dove è in corso la mostra temporanea di Ico Parisi, per poi spostarsi al Novocomum per un incontro con l'architetto Attilio Terragni e infine al Monumento ai Caduti di Giuseppe Terragni.

A conclusione, un aperitivo a Villa Olmo.

Prenotazione sul sito faiprenotazione@fondoambiente.it; contributo a partire da 25 euro.

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