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Festival di Venezia: grande vetrina per Lecco e il Lago di Como

Il Lago di Como ha un’identità eccezionale.

Festival di Venezia: grande vetrina per Lecco e il Lago di Como
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Sono ripresi gli eventi del Lago di Como al  Festival di Venezia, la 78^ Mostra Internazionale del Cinema di Venezia. Dopo l’appuntamento della scorsa settimana che ha celebrato la Moto Guzzi, con il “Cinema e Moto Guzzi. L’arte e la passione da cento anni sul Lago di Como”, l’azione sostenuta dalla Camera di Commercio di Como-Lecco e coordinata da Lariofiere, prosegue con il suo programma presso lo spazio di Fondazione Ente dello Spettacolo, all’interno del Grand Hotel Excelsior di Venezia.

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Festival di Venezia: grande vetrina per Lecco e il Lago di Como

L’importanza di questa azione per la Camera di Commercio di Como-Lecco è rilevante: partendo dall’eredità del passato, le iniziative di promozione sul settore cinematografico sono strategiche per l’avvio di progetti condivisi sul territorio. Non solo servizi tecnici e logistici, ma anche ospitalità e soprattutto visibilità del Lago di Como.

Il panel previsto, che arriva il giorno successivo alla presentazione della terza edizione del Lecco Film Festival, vuole raccogliere le idee per individuare personaggi, storie e paesaggi da raccontare attraverso la cinepresa. L’evento “Lago di Como: da destinazione turistica a set per le produzioni di tutto il mondo” mira infatti a coinvolgere produttori, sceneggiatori e registi in cerca di una nuova storia e di nuove location.

Con le testimonianze e gli interventi di Lorenzo Riva, Vicepresidente della Camera di Commercio Como-Lecco e Presidente di Confindustria Lecco e Sondrio, Giovanni Ciceri, consigliere di Lariofiere e presidente di Confcommercio Como, Filippo Arcioni, presidente di Villa Erba e con la partecipazione di un testimonial del lago, Davide Bernasconi, in arte Davide Van De Sfroos, si approfondiscono le opportunità per film o sceneggiati unici in cornici paesaggistiche di tutto rilievo. Non a caso, “House of Gucci” di Ridley Scott è stato girato sul Lago di Como, come tanti e tanti altri film e fiction, fin dai Fratelli Lumière alle pellicole di Hollywood con attori e dive da oscar.

“Promuovere il Lago di Como con il territorio come possibile set per le opere cinematografiche significa metterlo sotto i riflettori, favorire la percezione prima di tutto della bellezza e aprire le porte alla conoscenza della sua ricchezza, del patrimonio paesaggistico e culturale che, nel caso nostro, comprende anche la tradizione manifatturiera e industriale che ne ha segnato lo sviluppo non solo economico - commenta Lorenzo Riva - Lecco Film Fest, ad esempio, il festival che Confindustria Lecco e Sondrio promuove ed organizzato da Fondazione Ente dello Spettacolo, rendendo la Città teatro di un evento di respiro nazionale al quale sono presenti numerosi nomi del cinema e della cultura, contribuisce a farla conoscere come possibile location per la movie production, oltre che come meta turistica”.

Il Lago di Como ha un’identità eccezionale. Infatti Giovanni Ciceri commenta “che è un brand trainante, riconosciuto in tutta Italia e in tutto il mondo”. Partecipa al panel anche Filippo Arcioni, che con Villa Erba vede passare da tempo produzioni, ma la vera necessità è quella di creare una rete che riesca a generare un vero sistema di prodotti e servizi rivolti a questo settore: “Insieme alle istituzioni, bisogna lavorare per portare tutta la filiera del cinema sul territorio; educational, tour, informazioni rivolte agli addetti ai lavori per intercettare produzioni e utilizzare le professionalità locali”.

La partecipazione di Van de Sfroos vuole essere infine una testimonianza, un ponte tra il mondo del cinema e le particolarità del territorio che sono meno note via via che ci sia allontana dalle province lariane. Ci sono già casi in cui il testo di una canzone ha ispirato grandi sceneggiature, oppure i personaggi tratti dai racconti di paese sono diventati cult: il cinema è una grande opportunità per il Lago di Como. In questo contesto, il cantautore lariano presenta i suoi nuovi progetti, affermando che “è un grande onore per me prendere parte a quest’evento e aggiungere un nuovo tassello al mio progetto”, raccontando vecchi e nuovi soggetti, citando storie note o meno note del Lario.

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