Ferdinando al Festival Teatro Città di Merate
Il terzo spettacolo in gara ha conquistato e diviso il pubblico
Ferdinando al Festival nazionale di teatro Città di Merate. Uno spettacolo di elevato livello interpretativo ha intrattenuto gli oltre duecento spettatori presenti sabato sera all'auditorium di piazza Eroi.
La compagnia Incontri presenta Ferdinando al festival
In scena la Compagnia Incontri di San Giorgio a Cremano (NA), con “Ferdinando” di Annibale Ruccello. Un autentico spaccato storico che molto fa riflettere anche oggi: le conseguenze dell'Unità d’Italia in quello che era stato il Regno delle Due Sicilie. seguendo la vicenda della Baronessa Clotilde lo spettatore si è ritrovato in un contesto poco conosciuto, ma anche in un clima torbido di sospetto. Assolutamente non scontato il finale.
Bravi gli attori
Certo è stata dura per il pubblico meratese seguire una vicenda rappresentata per lo più in dialetto napoletano. Tuttavia la musicalità, l’espressività e l’elevata bravura degli attori partenopei ha reso lo spettacolo una rara perla per gli spettatori. Si è visto al momento del voto espresso, oltre che dalla Giuria tecnica, anche dal pubblico. Lo spettacolo era infatti il terzo in gara nell'agone teatrale organizzato per il secondo anno consecutivo dall'associazione Ronzinante. Molto contrastanti sono risultati i punteggi dati dal pubblico a "Ferdinando", tanti i complimenti, ma anche qualche critica.
Critico il pubblico
A tale proposito Emiliano Zatelli, direttore artistico della rassegna ha voluto spiegare che “la scelta di uno spettacolo del genere è dovuta ad un obiettivo che come Ronzinante ci siamo voluti dare". "Anzitutto sdoganare il teatro non professionistico o amatoriale che dir si voglia. Rendere consapevole il pubblico che andare a teatro non significa sedersi in poltrona come davanti ad un programma televisivo. Davanti alla tv si può scegliere di alzarsi, andare a fare altro, cambiare canale. Andare a teatro come spettatori significa anche impegnarsi a salire “metaforicamente” sul palco. Significa cogliere le sfumature dei personaggi e dei loro gesti. Non delle sole battute. Nel caso specifico di Ferdinando sarebbe stato sufficiente non pretendere di tradurre ogni singola battuta, ma cogliere il contesto. La mimica e l’espressività degli attori avrebbe fatto il resto. Con questo non si vogliono certo sminuire alcune critiche pervenute dal pubblico, anzi. Ne faremo tesoro per le future edizioni. Sicuramente - ha concluso Zatelli - ci impegneremo per il 2018 ad organizzare, qualche settimana prima del debutto del Festival, un incontro dove illustreremo al pubblico i vari spettacoli. Per giungere alla loro visione con una consapevolezza maggiore".
Il prossimo spettacolo
E ora l’attesa è per lo spettacolo di domenica 19 novembre alle ore 17: “Tingeltangel” della Compagnia di Lizzana (TN) che viene introdotto dalle parole di Bertold Brecht circa l’autore, Karl Valentin:
“Quando nel chiasso di una qualsiasi birreria, tra i rumori confusi dei boccali di birra, delle cantanti e delle gambe delle sedie, entrava Karl Valentin si aveva immediatamente la netta sensazione che quell’uomo non avrebbe fatto dello spirito. Lui stesso è una battuta di spirito. Quell’uomo è davvero una autentica, complessa freddura. Possiede una comicità del tutto asciutta, interiore, di fronte alla quale si può fumare e bere ed essere scossi da una incessante risata interiore, che non ha nulla di particolarmente bonario: giacché si tratta dell’inerzia della materia, dei più sottili godimenti che mai si possano suscitare. Viene messa in chiaro l’inadeguatezza di tutte le cose, compresi noi stessi".
L’invito, vista la grande richiesta di poltroncine, è quello di prenotare il proprio posto sin d’ora contattando telefonicamente Ronzinante Teatro (tramite SMS e whatsapp) al 335.5254536 o scrivendo a info@ronzinante.org