"El Lecch Gaina", mezzo secolo di ironia
"Un popolo senza satira e senza ironia è un popolo morto" diceva Dario Fo. Germano Campione per cinquant’anni ha fatto una satira pungente, irriverente, ma sempre elegante e con leggerezza attraverso l’indimenticato "El Lecch Gaina".

"Un popolo senza satira e senza ironia è un popolo morto" diceva Dario Fo. Germano Campione per cinquant’anni ha fatto una satira pungente, irriverente, ma sempre elegante e con leggerezza attraverso l’indimenticato "El Lecch Gaina" e le sue numerose rubriche televisive e radiofoniche.
"El Lecch Gaina", mezzo secolo di ironia
Si perché Germano Campione è un personaggio eclettico, a tutto tondo: ha fatto la Tv quando non si poteva fare, è stato tra i fondatori di Radio Lecco e animatore della rivista "El Lecch Gaina", fondata nel 1968, che aveva debuttato con la copertina dedicata a Mario Bellemo, presidente della Banca Popolare di Lecco, per cessare le pubblicazione con l’ex borgomastro Lorenzo Bodega. Per rievocare questa satira pungente ma lieve, giovedì scorso, al Lotto Cinque di Malgrate, ha presentato la pubblicazione 2Addio, Ponti Sorgenti dall’Acque... 50 anni di satira a Lecco: 1968-2018".
"Questa raccolta è all’insegna della leggerezza: non ci sono veleni, ma una storia di Lecco raccontata con il sorriso sulle labbra. Avevo tantissimo materiale: 1.500 pagine de “El Lecch Gaina” e le raccolte delle mie rubriche televisive come “Puntaspilli”, “Colpo di tacco” e “Oblò” - ha spiegato Campione - Non è un libro, ma solo una piccola pubblicazione, un test che - se andrà bene - magari avrà un seguito, un libro vero. Voglio capire l’indice di gradimento...".
Tanti ospiti e tanti amici
A raccontare flash di vita quotidiana, la storia della città negli ultimi dieci lustri che è diventata capoluogo di provincia, i mitici pettegolezzi del «cantun di ball», ritagli di giornale e i personaggi lecchesi Campione giovedì sera si è avvalso della complicità di molti amici come Aristide Milani, Antonio Rusconi, Umberto Santini, Flavio Polano, Virginio Brivio, Marco Corti, Pierfranco Mastalli per chiudere con Gianfranco Scotti, che ha letto l’Addio Monti di Alessandro Manzoni. E ancora non sono mancati , il direttore del Giornale di Lecco Giancarlo Ferrario, il giornalista Marco Oscar Malugani, il regista Giancarlo Gilardi, il cantautore Gene Guglielmi, lo scrittore Giuseppe Leone, il fotografo Luigi Erba, il direttore di Radio Rete 104 Pietro Galli e il regista TV Giancarlo Gilardi. A coordinare la serata è stato il giornalista Stefano Spreafico.
Omaggio all'autore
Un tributo doveroso e meritato a Campione, nel corso della serata, è giunto da Katia Sala, direttore di Tele Unica: "Germano è stato un maestro per tanti di noi, è stato protagonista di un giornalismo super partes, impreziosito da una satira in grado di pungere con savoir faire. Il suo è sempre stato sguardo sorridente ma acuto sui fatti della città; sono e sarò eternamente grata a lui perché è stato un punto di riferimento umano e professionale".