Capolavoro per Lecco si è svelato alla città, "Abbiamo bisogno della speranza generata dalla bellezza"
Inaugurato il grande evento espositivo capace di "abbattere i confini, di ridurre le distanze, di mettere a confronto credenti e non credenti, vicini e lontani, generazioni diverse"
Un evento capace, attraverso il linguaggio della cultura e dell'arte, di "abbattere i confini, di ridurre le distanze, di mettere a confronto credenti e non credenti, vicini e lontani, generazioni diverse. Un'occasione di dialogo e di costruzione di una strada comune". Così oggi, giovedì 5 dicembre 2024, alla vigilia di San Nicolò, patrono della città, monsignor Bortolo Uberti ha presentato a Palazzo delle Paure Capolavoro per Lecco, l'ormai tradizionale evento espositivo promosso dall’Associazione Culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario, in collaborazione con il Comune di Lecco che rende la città più viva, più umana, più attenta, più riflessiva, più bella in questo periodo che ci accompagna verso il Natale. Quest'anno, ad estasiare i visitatori fino al 2 marzo 2025 , sarà in primo luogo la Pala Tezi di Pietro di Cristoforo Vannucci detto Perugino e a partire dal 20 dicembre, l’evento “Capolavoro per Lecco” vedrà anche la presenza della scultura lignea Madonna adorante di Giovanni Antonio di Giordano.
Capolavoro per Lecco si è svelato alla città, "Abbiamo bisogno della speranza generata dalla bellezza"
Un'edizione particolare di Capolavoro per Lecco questa del 2024 perché è la prima "orfana" del suo ideatore, monsignor Davide Milani (che proprio oggi compie gli anni) che è stato a più riprese citato durante il partecipato taglio del nastro.
"Un uomo la cui intuizione ha preso forma e si è confermata anche quest'anno - ha sottolineato don Uberti - ricordandoci ancora una volta che cultura e bellezza sono necessarie sempre, ma ancor di più in un periodo frenetico come questo. Il tema di quest'anno è la speranza che genera il Natale. Di fronte ai conflitti che insanguinano il mondo, alle lacerazioni nelle famiglie, alle ferite nella comunità noi abbiamo estremo bisogno di speranza per evitare di essere schiacciati e soffocati. Di fronte all'opera del Perugino si sentono quiete, serenità, bellezza. Sentimenti che lasciano scivolare le brutture che abbiamo intorno, ma senza cancellarle o nasconderle. Nella Pala Tezi la speranza nasce dal grembo di una donna, la Madonna. Ma la speranza è in ognuno di noi, nel grembo di donne e uomini, di giovani e di anziani. Non dobbiamo aver paura di vivere la gestazione di questa speranza , ma dobbiamo metterla al mondo, dobbiamo condividerla per far sì che diventi generativa".
Non solo una mostra quindi, ma una occasione per fermarsi a riflettere e contemplare in silenzio "anche nel baccano del Natale" ha ricordato il sindaco di Lecco Mauro Gattinoni che ha sottolineato che il tema della speranza è strettamente legato a quello dei giovani "spesso criticati, ma che non vogliamo e non possiamo perdere. Qui a Capolavoro abbiamo tanti studenti, tanti Vigilii delle scuole lecchesi che faranno da guida ai visitatori e questo dimostra ancora una volta che l'arte moltiplica il futuro".
Dello stesso avviso la vicesindaco e assessore alla Cultura Simona Piazza che ha ricostruito la profonda e proficua collaborazione tra Comune e Associazione Culturale e dalla Comunità pastorale Madonna del Rosario che ha permesso negli anni il successo di Capolavoro.
Un successo reso possibile anche grazie ai tanti partner istituzionali e privati che hanno creduto e continuano a credere a questa importante iniziativa, a partire da Regione Lombardia.
"Lecco a Natale si fa bella - ha detto il sottosegretario Mauro Piazza - Ci sono le Luci, c'è un bellissimo albero, ci sono tanti eventi e poi c'è questo momento che arricchisce la città, arricchisce i lecchesi, ma anche i tanti visitatori che arrivano da fuori. Speranza e quiete, questi sono i messaggi e noi oggi ne abbiamo davvero bisogno, non solo in una dimensione personale".
Presenti all'inaugurazione anche Silvia Bosio, consigliere delegato alla Cultura della Provincia di Lecco, la presidente della Fondazione Comunitaria Lecchese Maria Grazia Nazazzi (che ha definito Capolavoro una piacevole ma non scontata abitudine) il prefetto Sergio Pomponio, Fabio Dadati in rappresentanza della Camera di di Commercio.
Non è mancato Matteo Ferretti del Mollificio Sant'Ambrogio, principale sponsor dell'evento. "La nostra azienda è di Lecco, la nostra famiglia è di Lecco e noi amiamo la nostra città - ha detto - Crediamo in questa iniziativa perchè siamo convinti che sia un'occasione di crescita per tutti e un bellissimo esempio di virtuosa collaborazione tra pubblico e privato".
E' toccato poi al curatore Alessandro Delpriori storico dell’arte, docente di storia dell’arte, Università di Camerino, collegato da remoto, accompagnare e preparare i presenti alla visione del capolavoro protagonista dell’esposizione di quest'anno che, come detto, come detto è la Sacra Conversazione di Pietro di Cristoforo Vannucci detto Perugino. Nota anche come Pala Tezi, dal nome del committente, venne realizzata nel 1500 dal Perugino ed è attualmente conservata presso la Galleria Nazionale dell'Umbria di Perugia. L’opera - un grande olio su tavola (134 x 178 cm) - è paradigma della maturità dell’artista e rappresentativa della fase creativa in cui Pietro Vannucci era definito "il meglio maestro d'Italia"… La composizione vede al centro la Madonna con il Bambino sorretta da un volo di angioletti e accompagnata da quattro Santi in una piana, tra dolci colli e le rive di un lago. La luminosità dell’opera, la sua splendida cromia, l’armonia compositiva e l’elevato livello tecnico dell’esecuzione, esprimono la ricerca della perfezione che caratterizza tutta l’opera del Perugino e, grazie alla bellezza, invita il visitatore a riflettere – attraverso il linguaggio universale dell’arte - sul significato che origina il Natale, il suo ripetersi ogni anno, donando a queste giornate il loro unico e insostituibile centro: il Dio fatto uomo.
E dopo il taglio del nastro sono ancora tanti gli appuntamenti con Capolavoro per Lecco e con il suo percorso espositivo reso coinvolgente dall'allestimento progettato dallo Studio Melesi.
+ Giovedì 12 dicembre - ore 20.30
Gruppo Corale Ad Libitum - Lecco
+ Sabato 14 dicembre - ore 17
Giorgio Cortella - Responsabile Comunicazione “Capolavoro per Lecco”
Angelo Rusconi - Musicologo, Presidente Associazione Res Musica
Anonima Frottolisti - Ensemble di musica antica, Assisi
IN GREMBO LA SPERANZA
da Perugino a Giovanni Antonio di Giordano
Venerdì 20 dicembre - ore 17.30
Mons. Bortolo Uberti - Prevosto di Lecco e Presidente Associazione Culturale Madonna del Rosario ODV
Mauro Gattinoni - Sindaco di Lecco
Ilaria Bonacina - Camera di Commercio Como - Lecco e Presidente Confartigianato Imprese Lecco
Dario Negri - Vicedirettore regionale Lombardia Nord Crédit Agricole
Alessandro Delpriori - Curatore della mostra Capolavoro per Lecco 2024, storico dell’arte, docente di storia dell’arte, Università di Camerino
Nelle giornate dal 6 all’8 dicembre (orario 10-18), in quelle del 10 e 17 dicembre (orario 10-14) e dell’11-12-13-18 (orario 10-18), l’ingresso per la visita alla Pala Tezi sarà gratuito e libero a tutti, con ingresso privilegiato per le scuole materne ed elementari. Il pomeriggio di sabato 14 dicembre, dalle ore 14.30 alle 16, si terrà un laboratorio per bambini e famiglie su prenotazione (segreteria@capolavoroperlecco.it). Ugualmente libero a tutti e gratuito sarà l’ingresso alle conferenze.
Dal 20 dicembre l’ingresso sarà al prezzo di Euro 2,00 con ampie fasce di gratuità.
Ricordiamo che il progetto Capolavoro per Lecco è coordinato da un gruppo di lavoro di cui fanno parte, oltre al presidente dell’Associazione Culturale Madonna del Rosario Mons. Bortolo Uberti: Giorgio Cortella, Angela D’Arrigo, Susanna De Maron, Giancarlo Ferrario, Rosita Forcellini, Mario Galli, Giorgio Melesi, Laura Polo D’Ambrosio.