Caffeine porta la danza oltre gli spazi convenzionali

Al via la decima edizione della rassegna internazionale organizzata da Piccoli Idilli. Dieci spettacoli di danza contemporanea e teatro danza e quattro laboratori nelle ville e nei luoghi più belli della della Brianza.

Caffeine porta la danza oltre gli spazi convenzionali
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Con  Caffeine si conclude l'ampio cartellone culturale estivo lecchese.  La rassegna internazionale di danza contemporanea e teatro danza, ideata e organizzata da Piccoli Idilli, debutta sabato 14 settembre a Robbiate, con il primo di dieci spettacoli allestiti in spazi non convenzionali. Fino al 12 ottobre ville storiche, prati, boschi e radure collinari del territorio brianteo saranno il palcoscenico di questa decima edizione, coordinata dalla Provincia di Lecco e cofinanziata da Fondazione Cariplo e Regione Lombardia, enti aderenti i Comuni di Robbiate, Montevecchia, Lomagna, Osnago e Usmate Velate.

Per Caffeine è la decima edizione

Le rassegna è stata presentata questo pomeriggio nella sede di Acel Energie, main sponsor dell'evento. "L'estate che si va concludendo ha visto ancora una volta Acel Energie protagonista del sostegno alle più importanti iniziative in ambito culturale, sociale e sportivo. Un impegno che conferma la nostra vocazione alla promozione del territorio e della cultura" ha sottolineato il presidente Giovanni Priore. "Caffeine di fatto conclude questa stagione proiettandosi già nel primo autunno. La rassegna  celebra quest'anno il suo decennale di vita a conferma di un seme che è stato piantato e ha saputo germogliare grazie ai suoi promotori e alla loro capacità di far scoprire i mille volti della danza al pubblico del nostro territorio,  richiamando spettatori appassionati anche dalle province vicine".

Un mix di arte corporea d'autore

Caffeine di fatto appartiene alla "rete teatrale provinciale"  che -  insieme a "I Luoghi dell'Adda", a "Il Giardino delle Esperidi", a "La Leggenda della Grigna", ai "Luoghi del lago e dei colli" e "L'ultima luna d'estate" - anima il territorio da maggio ad ottobre. "Questa rassegna si conferma un mix di arte corporea d'autore per rendere più invitante la partecipazione di un pubblico ampio e differenziato. Gli spettacoli si tengono a Villa Greppi di Monticello e nei comuni di Robbiate, Lomagna, Osnago, Montevecchia e Usmate Velate, ma anche all'Istituto Tecnico Statale Viganò di Merate. Fondamentale il legame con il territorio, tangibile la contaminazione fra sperimentazione artistica, paesaggio e  fruizione dei luoghi " ha ricordato Irene Alfaroli, consigliere provinciale con delega alla Cultura.

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Mami Wata

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Cafuné

Quattro laboratori aperti a tutti

Tra le novità di questa decima edizione c'è anche Rosita Mariani, danzatrice, insegnante di danza contemporanea direttrice artistica di lucylab.evoluzioni. "Una pedagoga della danza" l'ha definita Filippo Ughi, direttore artistico di Caffeine. "L'abbiamo coinvolta come consulente nella programmazione. A lei è poi affidato uno dei quattro laboratori, altra novità nella loro pluralità e varietà. Ce ne sarà uno condotto in un bosco a Montevecchia, uno dedicato agli over 60, uno per i bambini, uno per le famiglie. A dimostrazione che la danza può essere un'ottima compagna di vita per noi ma anche per le nostre relazioni".

  •  Il 15 settembre dalle 14.30 alle ore  16.30, a Montevecchia, nel Giardino della scuola primaria Via del Fontanile, la danzatrice Rosita Mariani (direttrice artistica di lucylab.evoluzioni – danza, ricerca, educazione al movimento SME Somatic Movement Educator – The School for Body-Mind Centering® Membro del CID – Conseil International de la Danse – UNESCO) conduce Il tempo dell'Albero, camminata esperienziale per un incontro tra corpo e natura in cui il bosco sarà luogo di un prezioso incontro tra persone, natura e arte, in una forma semplice e aperta a tutti, che offrirà un tempo nel quale dedicarsi all’ascolto, al movimento e alla danza.
  • Il 20 settembre a Villa Concordia di Robbiate (dalle ore 18 alle ore 20) Marina Rossi, danzatrice e coreografa conduce Ticket Dance, laboratorio per over 60 (non sono richieste esperienze pregresse), per sperimentare alcuni temi fondamentali della danza contemporanea, concentrandosi su azioni semplici e quotidiane che arricchite di immagini, di dinamiche di movimento, di pause e silenzi, divengono partiture di danza. Un lavoro influenzato dalla pratica delle arti marziali: karatè, tai chi e aikido.
  • Il 21 settembre a Lomagna dalle ore 17 alle 19 si terrà Primi Salti, laboratorio interculturale di danza africana per bambini e ragazzi (dai 6 ai 13 anni), condotto da Bintou Outtara, attrice al Centro Desire Some a Bobo Dioulasso in Burkina Faso. Perché la danza in Africa è tradizionalmente parte di un progetto educativo con cui si tramanda l’identità culturale condivisa di una popolazione e può offrire ai più giovani l'opportunità di lavorare sul proprio corpo in modo divertente ed espressivo.
  • Il 22 settembre a Robbiate, dalle 18 alle  20, si terràBambini in Movimento, laboratorio per piccoli tra i 5 e i 7 anni (e i loro genitori), ispirato al racconto “L’orso che non c’era” di Oren Lavie e Wolf Erlbruch, condotto da Cinzia Severino, danzatrice ed insegnante di danza. Il laboratorio vede i bambini e i loro genitori esplorare insieme su come i nostri sensi possano guidarci nel movimento per trovare il nostro personale “essere orso” nella nostra personale “foresta”. 

Su il sipario il 14 settembre

Ma veniamo al cartellone degli spettacoli. Caffeine si apre a Villa Concordia di Robbiate sabato 14 settembre  alle  17, con "Piccole Meraviglie" della Compagnia Takla Improvising Group. Una performance di danza e musica dal vivo rivolta all'intera famiglia con l’interazione dei bambini, veri e propri corpi scenici, piccoli artisti che dialogano con i performer, comunicando con loro attraverso il corpo e i suoni. Alle  18.30 si terrà un brindisi con aperitivo. A seguire, alle  20, in sala consiliare lo spazio sarà tutto per "Sarai", spettacolo manifesto di Fattoria Vittadini con la coreografia di Francesca Penzo, in scena con il padre Roberto. Un lavoro poetico e sincero con la drammaturgia di Giulia Tollis e un viaggio di corpi che si amano in cerca di un nuovo linguaggio, autori e interpreti del loro essere di oggi, consapevoli che il tempo che si stanno concedendo è uno dei regali più preziosi.

Il cartellone

  • Il 15 settembre si continua  a Villa Concordia. Alle 18 "Se fossi albero" (Piccoli Idilli/Scuola di musica San Francesco/P&A) performance di teatro danza e musica - ad ingresso gratuito - dedicata alla poesia per l'infanzia, a cura di Elisabetta Bosetto, Alberto Longhi e Filippo Ughi. Uno spettacolo intenso e festoso in cui i linguaggi diversi si cercano e intrecciano con leggerezza e precisione.
  • Il 21 settembre arriva finalmente in Italia l’attesissimo "Cafunè" della compagnia catalana Du'k'to. Appuntamento alle  19 presso l'Anfiteatro di Lomagna con Bàrbara Vidal, Bernat Messeguer e Adrià Bauzà diretti da Pau Portabella con le coreografie di Inka García. E' un lavoro sull'armonia e l'equilibrio tra due persone che giocano e lottano per crescere insieme attraverso un gioco di manipolazione, disaccordi e collisioni, cafunè è infatti un termine portoghese che significa accarezzare dolcemente i capelli dell'amato. Un lavoro di teatro – danza, tra acrobatica e arte di strada, per la prima volta in Italia.
  • Il 22 settembre a Montevecchia nell’insuperabile cornice della Cascina Butto alle  ore 17,30 tocca alla Compagnia Naturalis Labor debuttare prima con "Oro d'Ore", un'invocazione e una promessa, ispirata al "Libro d'ore" di Rilke, per un tempo ancora a venire, senza alcuna assicurazione su quando, se e come diverrà presente. Seguirà "Silviae", ispirato ad un profumo, le "Fleur de peau", capace di unire l’erotismo della pelle e dei boschi in una danza che è un mix di innocenza e malizia (entrambi i lavori per la regia e coreografia di Silvia Bertoncelli in scena con Sara Cavalieri, Jessica D’Angelo, Mirko Paparusso e Paolo Ottoboni).
  • Il 28 settembre alle  18, nel giardini settecenteschi di Villa Greppi di Monticello Brianza, torna la Compagnia Sanpapiè con "A[1] BIT", coreografia di Lara Guidetti e drammaturgia di Marcello Gori (in scena Fabrizio Calanna, Sofia Casprini, Giuseppe Morello, Matteo Sacco, Lara Viscuso e i danzatori di DanceHausPiù) in collaborazione con Sentieri Selvaggi, MilanOltre, Festival Exister, DanceHausPiù. Un'opera di danza itinerante per spettatore singolo che nasce dalla 1-Bit Symphony dell’artista newyorkese Tristan Perich, manifesto dell’elettronica post-modern.
  • Il 29 settembre alle 18 Dejà Donné mette in scena "TRE | 14", coreografia di Virginia Spallarossa e regia di Gilles Toutevoix (con Andrea Rampazzo, Chiara Burla e Nicholas Guido).Un numero infinito nel quale ogni combinazione di numeri è possibile e infinite coincidenze che generano infinite combinazioni di lettere e ogni messaggio mai scritto. Un lavoro audace di una giovane compagnia che sta facendo parlare di sé. Seguirà alle 18.30 C&C Company con "A peso morto" di e con Carlo Massari e con le maschere di Lee Ellis, per raccontare di fotogrammi di una periferia senza tempo e identità. Uno studio open-air sul vuoto, sul non ricordare perché eravamo lì e cosa ci eravamo venuti a fare.
  • Il 5 ottobre, alle 21, nella Sala Consiliare di Robbiate, Piccoli idilli e Tamburi nella notte debuttano con "Mami Wata", uno spettacolo di Filippo Ughi (anche alla regia insieme a Bintou Ouattara) con in scena Djamila Coulibaly, Mariana De Freitas Mothè, Assiatou Kondo e Claudia Mbudi Kita in collaborazione con Ibrahim Ouattara e Issa Sanou. Un percorso di ricerca teatrale che mette in scena l'identità delle ragazze africane di seconda generazione, immigrate e figlie di immigrati. Le radici, sentite e necessarie, affondano in una terra troppo lontana da loro, una terra fatta di racconti, di gesti antichi e misteriosi e di nonni incontrati solo in videochiamata.
  • Il 12 ottobre alle ore 21 a Osnago il festival si chiude con "L'Assedio/The Siege", un progetto sperimentale e interculturale di teatro-danza, dentro il quale i danzatori e gli attori – un collettivo di artisti provenienti da Libano, Italia, Burkina Faso, Argentina e Romania – diretti dal coreografo libanese Bassam Abou Diab e dalla regista Monica Ciarcelluti della Compagnia Arterie svilupperanno i temi della guerra e della dominanza. Un viaggio che utilizzando gesti e connotazioni dei rituali religiosi islamici, prova a far dialogare Oriente e Occidente.

 

 

 

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