Natura Naturans

All'accademia di Belle Arti un docufilm su Carlo Invernizzi

Era il deus ex machina del Museo di arte Contemporanea all'aperto di Morterone

All'accademia di Belle Arti un docufilm su Carlo Invernizzi
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L'Accademia di Belle Arti di Brera di Milano presenta questa sera, lunedì 22 maggio 2023 alle  17, nel Salone Napoleonico , il docufilm "Mente voragine, Carlo Invernizzi poeta indesistibile”, regia di Francesco Castellani

All'accademia di Belle Arti un docufilm su Carlo Invernizzi

Il film attraverso testimonianze di artisti, poeti, critici d'arte, curatori e filosofi rende omaggio a questa complessa figura del  con una personalità molteplice e instancabile. "Mente voragine" non è un classico documentario biografico, è piuttosto un viaggio nel complesso universo poetico di Carlo lnvernizzi, che partendo da una sua lunga intervista registrata un anno prima della scomparsa avvenuta nel 2018, si snoda tra suggestioni visuali, interrogativi sull'esistenza e sulla natura stessa del poeta, sulle relazioni tra poesia, arte, natura, immagini. 

Individuo dallo spirito libero, Carlo Invernizzi (1932 -2018) poeta unico nel panorama letterario tra '900 e nuovo secolo, distillatore di un personalissimo e originale linguaggio, figura estranea alle tendenze e alle facili mode letterarie, mentore e compagno di viaggio di importanti artisti italiani, è stato un vero e proprio genius loci della comunità di Morterone, luogo delle sue radici, inerpicato sulle pendici del Resegone, da lui eletto a centro universale di pensiero e di arte con la creazione dagli anni '80, in condivisione visionaria e di pensiero con gli artisti a lui più vicini, del Museo all'aperto di Arte Contemporanea.  

E’  a Morterone che Carlo Invernizzi ha nutrito la propria visione poetica, alimentandola con il suo profondo rapporto con la natura immanente, aspra e incontaminata del territorio, diventandone parte egli stesso, per trasfigurarla nei suoi versi in un canto universale sull'inconoscibile mistero della Vita e dell'Esistere, sul nostro essere parte della Natura nell'ineluttabile e infinito scorrere nel Tutto. 

Alla proiezione farà seguito un incontro con il regista Francesco Castellani, docente di Storia della Televisione e dello Spettacolo Televisivo, il filosofo e musicista Massimo Donà, docente di Filosofia Teoretica della Facoltà di Filosofia dell'Università Vita e Salute San Raffaele di Milano, e Francesca Pela, curatrice e docente di Storia dell'Arte Contemporanea della Facoltà di Filosofia dell'Università Vita e Salute San Raffaele di Milano.

Il rapporto di Carlo Invernizzi con Morterone

Dopo gli studi di guirisprudenza e l’affermazione poetica grazie all’attività con il Gruppo Poiesis, fondato da Maria Vailati a Milano nel 1956 e la pubblicazione di diverse poesie e sillogi poetiche, Carlo invernizzi a  partire dal 1986 promuove l’attività dell’Associazione Culturale Amici di Morterone, fondata con l’intento di far rivivere il paese di Morterone, suo luogo d’origine, in seguito allo spopolamento avvento tra gli anni Sessanta e Ottanta. 

L’idea che muove l’Associazione nasce proprio dalle visioni della poetica di Carlo Invernizzi ed è quella di rendere il paese un vero e proprio segnale poetico attraverso l’installazione di opere d’arte permanenti e la realizzazione di mostre temporanee e incontri di poesia e letteratura. Questo progetto assume da subito un valore particolare per Carlo Invernizzi poichè la sua esperienza di poeta è imprescindibile dal legame con la natura e con il suo luogo di radici, Morterone appunto, che egli stesso descrive come “silente conca di incontaminatezza sita ai piedi del versante orientale del monte Resegone a mille metri di altitudine” dove “senti l’evaporo incomprimibile dell’universo e ti colpisce la luce tutta mentale di fulgidissimi logoisbrendoli di spaziotempo che s’infugano sull’orizzonte impercettibili”.

Pese d'arte e di artisti

Nel 1996 firma a Morterone, insieme ai pittori Gianni Asdrubali, Bruno Querci e Nelio Sonego, il Manifesto Tromboloide e disquarciata, che delinea l’idea dei firmatari riguardo il rapporto tra poesia, arte, uomo e natura, visti come parti inscindibili di una totalità in divenire. Nel 1997 si tiene la mostra omonima Tromboloide e disquarciata presentata presso il Centro Espositivo della Rocca Paolina di Perugia, la Galerie Nothburga di Innsbruck e il Museum Rabalderhaus di Schwaz - occasione in cui dodici delle sue poesie vengono messe in relazione alle opere di Gianni Asdrubali, Bruno Querci e Nelio Sonego. Sempre tra il 1996 e il 1997, l’editore Artein Orolontano pubblica i libri d’artista, realizzati da Carlo Invernizzi con Nelio Sonego, Logoisbrendoli, I colchici e Scricciluce. Due anni più tardi, oltre ad essere invitato al Convegno Corpo e Natura: Trame del pensiero organizzato da Franco Rella presso il Teatro della Società di Lecco, prende parte alla mostra Tromboloide e disquarciata. Natura Naturans, presso i Musei Civici di Villa Manzoni a Lecco.

 

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