A Lecco il 9 Novembre

Alessandro Barbero vince il Premio Manzoni alla Carriera 2023

"Barbero è un maestro di storia che fa ritornare la storia maestra di vita"

Alessandro Barbero vince il Premio Manzoni alla Carriera 2023
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Uno storico rigoroso, esperto, appassionato. Un grande divulgatore. Un professionista capace di rendere la storia "pop". E' Alessandro Barbero, professore, scrittore e anche volto noto di programmi televisivi, radiofonici e web, il vincitore del Premio Manzoni alla Carriera 2023. L'eccezionale nome è stato svelato oggi, mercoledì 11 ottobre 2023 nella sede del Palazzo del Commercio da Eugenio Milani, presidente dell'Associazione dall'associazione 50&Più Lecco, sodalizio che ormai da 19 anni  organizza il prestigioso riconoscimento in collaborazione con Comune di Lecco, il centro studi Manzoniani e  Assocultura Confcommercio Lecco.

Alessandro Barbero vince il Premio Manzoni alla Carriera 2023

Barbero, divenuto negli ultimi anni icona  di una cultura capace di arrivare alle orecchie e al cuore del grande pubblico in modo chiaro, comprensibile, ma non certo riduttivo, detiene per altro un singolare record: è il primo intellettuale a centrare la "doppietta" visto chè l'unico autore ad aver vinto, prima del premio alla Carriera, anche il premio Manzoni Romanzo Storico (ricordiamo che a contenderselo quest'anno sono "In principio era la Bestia" di Omar Di Monopoli (Feltrinelli), "La correttrice" di Emanuela Fontana (Mondadori) e "Piero fa la Merica" di Paolo Malagutti (Einaudi) e il vincitore verrà reso noto durante la serata di venerdì 27 ottobre nell'auditorium della Casa dell'Economia). Se lo aggiudicò nel 2011 con il romanzo "Gli occhi di venezia", la sua seconda produzione di narrativa storica (la prima,   "Bella vita e guerre altrui di mr. Pyle, gentiluomo", nel 1996 gli valse il Premio Strega).

A Lecco il 9 novembre

Capace di riempire le sale fisiche, e c'è da scommettere che farà lo stesso il 9 novembre 2023 a Lecco, nell'auditorium della Camera di commercio quando ritirerà il premio), ma anche gli spazi virtuali con le sue apprezzatissime conferenze on line, il professor Alessandro Barbero, si è laureato in storia Medievale com Giovanni Tabacco nel 1981. Ha poi perfezionato i suoi studi  alla Normale di Pisa. Ricercatore universitario dal 1984 è diventato professore associato dell'università del Piemonte Occidentale a Vercelli nel 1998. Oltre ai già citati romanzi ha pubblicato numerosi saggi di storia Medievale e non solo.

Entusiasti della scelta sia il Antonio Peccati, numero uno di Confcommercio Lecco che ha ringraziato tutti gli organizzatori per la passione  nell'organizzazione del premio, che lo stesso Eugenio Milani. "Quest'anno ha vinto un grande intellettuale - ha sottolineato il presidente di e 50&Più Lecco - E' per noi un vero orgoglio assegnare il nostro riconoscimento ad un accademico capace di arrivare in modo così efficace alle persone".

Ad apprezzare in maniera palese la scelta Giuseppe Borgonovo, presidente di Aciqne, main sponsor del Premio Manzoni alla Carriera che è un riconoscimento "prezioso per due motivi, in primo luogo perché porta a Lecco baluardi  della cultura, e in secondo luogo perché è in grado di riconoscere il valore delle persone che lo ottengono". L'assegnazione del resto, come ha sottolineato l'assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza"è da sempre un momento molto importante per la città e ancor più quest'anno nel 150esimo anniversario della scomparsa di Manzoni".

 

Alessandro Barbero, il "più manzoniano dei vincitori"

Diversi i motivi che hanno spinto la giuria tecnica a scegliere il nome di Alessandro Barbero. "Fine medievalista, cresciuto alla prestigiosa scuola piemontese  Ha anche vinto il premio Jacques Le Goff che per prestigio è paragonabile al Nobel -  ha spiegato Gianluigi Daccò - Si è occupato anche di storia militare e le sue competenze spaziano dalla sociologia, all'antropologia, alla letteratura, alla storia locale. Per la sua attenzione alle fonti e alla storia sociale è forse il più manzoniano dei vincitori"

"La Storia è maestra di vita se spiegata bene"

"Assegnare un premio è sempre una responsabilità - ha chiosato Stefano Motta - assegnarne uno in memoria di Alessandro Manzoni ancor di più. Farlo poi nel 150esimo anniversario della sua morte è un compito enorme perché in questi frangenti in cui la storia bussa alle nostre porte significa indicare al pubblico cosa significa parlare di Storia. Spesso si dice che è maestra di vita. Ma lo  è solo nel momento in cui viene spiegata bene. Barbero è un maestro di storia che fa ritornare la storia maestra di vita per dirla con Manzoni con un'arte della parola che è discreta,fine di buon gusto".

La storia del Premio Manzoni alla Carriera

Si arricchisce quindi di un grande nome la storia del premio. Lo scorso anno era stato assegnato il Premio Manzoni alla Carriera era stato assegnato alla cineasta Liliana Cavani, nel 2021 a Claudio Magris, prima ancora a Umberto Eco (2008), Ermanno Olmi (2009), Luca Ronconi (2010), Mario Botta( 2011), Emanuele Severino (2012), Paolo Conte ( 2013), Giulia Maria Mozzoni Crespi (2014), Luis Sepulveda (2015), Dacia Maraini (2016), Valerio Massimo Manfredi (2017), Fabrizio De André (2018 alla memoria, consegnato alla moglie Dori Ghezzi) e Carlo Lucarelli (2019).

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