Cultura

Al Lavello in mostra i “Ritratti dell’anima”

Sabato 4 marzo alle 16 l'inaugurazione

Al Lavello in mostra i “Ritratti dell’anima”
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Al Lavello in mostra i “Ritratti dell’anima” dell’artista lecchese Alessandra Canali. Appassionata di pittura, la pittrice apre il suo laboratorio di ceramica nel 1987 a Valmadrera (Lecco) e intorno agli anni 2000 si dedica prevalentemente a tecniche a olio su tela e acrilico su tavola.
In questa mostra, allestita negli spazi della Locanda Leonardo di Calolziocorte, all’interno del complesso religioso del Monastero di Santa Maria del Lavello, l’artista propone i suoi “Ritratti dell’anima”, volti dipinti in cui ritrovare i suoi frammenti sparsi tra tutte le donne del mondo come meravigliosi pezzi che ricompongono magicamente il suo essere.

Al Lavello in mostra i “Ritratti dell’anima” dell’artista lecchese

“Alessandra Canali si concentra sui volti per ritrovarsi intera e completata con tutti quei tasselli che solo apparentemente sembrano estranei. - spiega Raouf Gharbia, direttore artistico della Locanda - Percorre questo sentiero per unirsi empaticamente a tutte le donne. Continua a sperimentare e indagare il campo della pittura per sentirsi parte di quel femminile che ha ancora tanta strada da percorrere verso la totale emancipazione e coscienza di sé”.
Focalizzando la propria attenzione soprattutto sugli occhi e sugli sguardi, l’artista coi suoi ritratti vuole svelare i “moti dell'anima”, la persona nella sua piena naturalezza sentimentale e psicologica.


“Gli “occhi” di Alessandra - continua Gharbia - raccontano di una sensibilità alla ricerca della bellezza, della tenerezza. I “suoi” occhi ci raccontano emozioni e sentimenti con grande capacità evocativa. Ma i “suoi” sguardi ci avvicinano anche a mondi lontani dove la donna sta cercando con fatica il suo equilibrio e le sue aspirazioni”.

Le sue donne suggeriscono vite differenti di culture lontane, accomunate tuttavia da un legame unico e universale, indissolubile vincolo tra il femminino di ogni etnia e civiltà, consapevolezza di appartenere a un destino comune ancora tutto da dipingere.
“Ecco perché dipingo volti di donna. - spiega l’artista - Per accarezzare il mio, con tutti i tasselli in ordine. Lo sguardo al Cielo per riflettere il blu. Per riflettere soprattutto il mio sereno”.
La mostra verrà inaugurata nel pomeriggio (alle 16) di sabato 4 marzo e sarà visitabile fino al prossimo 29 marzo, tutti i giorni dalle 8 alle 18 (escluso il lunedì, giorno in cui l’esposizione chiuderà alle 14).

Luca de Cani

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