A Corrado Augias il Premio Manzoni alla carriera
Giornalista, scrittore e ideatore oltreché conduttore di programmi televisivi, da decenni è un punto di riferimento per la cultura del nostro Paese.
Va a Corrado Augias il Premio Manzoni alla carriera. Il nome vincitore del prestigioso riconoscimento è stato svelato nel pomeriggio di oggi, martedì 5 novembre 2024, da Eugenio Milani, presidente di 50&Più Confcommercio Lecco.
A Corrado Augias il Premio Manzoni alla carriera
Corrado Augias non ha bisogno di presentazioni. Giornalista, scrittore e ideatore oltreché conduttore di programmi televisivi, da decenni è un punto di riferimento per la cultura del nostro Paese. Noto al grande pubblico per la sua presenza in rai ultradecennale, è stato il volto di programmi quali "Telefono Giallo", "Enigma", "Storie vere" e "Rebus", solo per citarne alcuni. E ancora oggi collabora con La7, rete televisiva dove conduce "La torre di Babele".
Particolarmente ricca è anche la sua attività di scrittore, che spazia dai gialli ai saggi, senza dimenticare i lavori teatrali e molti volumi dedicati al Cristianesimo. Opere eterogenee nei contenuti e nei settori accomunate dallo sguardo storico attento e misurato che si affianca alla predisposizione a un'indagine attenta e scrupolosa.
La scelta di attribuire il Premio Manzoni alla carriera ad Augias è stata compiuta dal presidente di 50&Più Lecco e dalla giuria tecnica, presieduta da Ermanno Paccagnini.
Il premio gli sarà attribuito nel corso di una serata speciale che si terrà il prossimo 28 novembre, con inizio alle 21, nell'auditorium della Casa dell'Economia di via Tonale a lecco. La partecipazione è gratuita previa prenotazione sul sito leggermente.com.
Il Premio Manzoni alla carriera
Il Premio Manzoni alla Carriera viene attribuito annualmente a una importante e prestigiosa personalità che “ha in modo visibile perseguito e rappresentato ideali di alto impegno culturale e civile”. Istituito nel 2008, in occasione della quarta edizione del riconoscimento letterario, il Premio alla Carriera 2023 è stato assegnato lo scorso 9 novembre ad Alessandro Barbero "per il mirabile equilibrio nel tradurre, con passione, il rigore della ricerca storica sia in scrittura narrativa che in ambito divulgativo".
Particolarmente di rilievo è l'albo d'oro e quello di Augias è un grande nome la storia del premio. Lo scorso anno e il Premio Manzoni alla Carriera era stato assegnato al professor Alessandro Barbero, mentre nel 202 a Liliana Cavani. In precedenza, nel 2021 a Claudio Magris. Prima ancora a Umberto Eco (2008), Ermanno Olmi (2009), Luca Ronconi (2010), Mario Botta( 2011), Emanuele Severino (2012), Paolo Conte ( 2013), Giulia Maria Mozzoni Crespi (2014), Luis Sepulveda (2015), Dacia Maraini (2016), Valerio Massimo Manfredi (2017), Fabrizio De André (2018 alla memoria, consegnato alla moglie Dori Ghezzi) e Carlo Lucarelli (2019).
I commenti
Ad aprire la presentazione di oggi è stato il presidente di Confcommercio Lecco, Antonio Peccati:
"La serata di attribuzione del Premio Manzoni per il romanzo storico di qualche settimana fa è stata un successo. E di questo, così come per l'intera iniziativa ringrazio il presidente di 50&Più Milani per il lavoro che ha fatto diventare questo riconoscimento un premio ambito, che consente di approfondire temi importanti".
E' toccato poi proprio a Milani annunciare il vincitore, con la scelta ricaduta su Augias che è legata al suo "impegno culturale e civico". Quindi ha aggiunto:
"Questo premio ha ormai una formula collaudata e che piace; lo dimostra il fatto che siamo arrivati alla ventesima edizione. Ed è un riconoscimento in armonia con i principi di 50&Più: tenere alta l'attenzione sulla socialità e sulle nostre tradizioni. Il fatto che sia intitolato a Manzoni non è casuale, perché per Lecco Manzoni è anche tradizione".
Con un parallelismo tra Don Lisander e il vincitore di quest'anno che è stato sottolineato da Stefano Motta, componente della giuria tecnica:
"Augias, così come il professor Alessandro barbero lo scorso anno, può essere considerato un alter ego di Manzoni. Sembra quasi che lo si cerchi. In effetti, possiamo considerare Augias il Manzoni degli Anni Duemila anche per il gusto dell'indagine e quello di raccontare la storia attraverso i "piccoli". Sono convinto che se si incontrassero, si riconoscerebbero...". E li accomuna anche quel garbo, con un fondo di ironia" che Augias mette anche nelle sue battaglie o nei dibattiti politici. Quelli che affronta con un certo distacco. Questo è il ruolo dell'intellettuale. Soprattutto oggi, quando la cultura è ridotta a slogan o a paroloni vuoti di significato".
Slogan, ma inteso in maniera diversa, quello che ha voluto proporre Stefano Simonetti, presidente di Acinque Energia che sostiene il Premio Manzoni:
"Ci piace legare il nostro brand a questa iniziativa. Abbiamo lo slogan "Energia che emoziona", ma è anche energia che sostiene l'indagine, il giornalismo, la storia. E quindi la cultura".
Assente alla presentazione, la vice sindaca e assessore alla Cultura del Comune di Lecco Simona Piazza, ha inviato un messaggio: "Ancora una volta il Premio Manzoni viene assegnato a una personalità di grande spessore; un intellettuale a tutto tondo che instancabilmente persegue intenti civili e culturali e sa veicolarli a generazioni diverse. Il mio plauso va anche a Nicoletta verna, vincitrice del premio al Romanzo storico. Un rico0noscimento che, nel dare spazio ad autori contemporanei, permette di richiamare l'attenzione su un genere come il romanzo storico che offre uno specchio sul nostro passato e su tutte quelle narrazioni individuali che ci aiutano a comprendere meglio la nostra storia".