Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza

Violenza in Piazza Affari: no alla militarizzazione del centro, ma sì al daspo urbano

Si intensificano i controlli e non solo. Il Prefetto: "Con le Forze dell’ordine metteremo, inoltre, in campo nelle scuole una massiva azione di sensibilizzazione contro l’uso di alcool e droghe.”

Violenza in Piazza Affari: no alla militarizzazione del centro, ma sì al daspo urbano
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Si è svolta nel pomeriggio di oggi, martedì 8 giugno 2020, una riunione del Comitato provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, presieduta dal Prefetto di Lecco Castrese De Rosa, per affrontare del tema del disagio giovanile sfociato nel violento episodio avvenuto  in Piazza Affari sabato sera quando quattro giovani sono stati aggrediti da un grippo di giovanissimi che chiedeva loro "il pizzo" per poter parcheggiare. All’incontro hanno partecipato il Sindaco di Lecco Mauro Gattinoni, il Vice Sindaco Simona Piazza, il Questore Alfredo D’Agostino, il Vice Comandante Provinciale dell’Arma dei Carabinieri Claudio Arneodo, il Vice Comandante Provinciale della Guardia di Finanza Damiano Manzari, il Comandante della Polizia Locale di Lecco Monica Porta.

Violenza in Piazza Affari: no alla militarizzazione del centro

"Al pari di altre realtà cittadine, Piazza Affari è uno spazio le cui problematiche non appaiono risolvibili con una militarizzazione della zona, che spiegherebbe, quale unico effetto, quello di spostare altrove un problema vissuto e percepito da una parte della cittadinanza, con conseguenti richieste di presenze stanziali delle forze dell’ordine in altre zone della città" spiegano dalla Prefettura. 

Il Prefetto, esprimendo forte condanna nei confronti del grave episodio ha posto in luce la necessità di intensificare i controlli da parte delle Forze dell'Ordine nelle aree considerate a rischio. Controlli che, con modalità operative specifiche e funzionali a garantire la massima copertura deterrente in tutte le zone della mala movida”, saranno declinati dal Questore D’Agostino nell’ambito di uno specifico Tavolo tecnico.

Si valuta la possibilità di usare lo strumento del Daspo urbano

"Tra le misure che operativamente possono incidere positivamente sulla tutela della sicurezza urbana è stata richiamata l’attenzione sullo strumento previsto dall’articolo 9 del decreto di sicurezza che contempla la possibilità, rimessa al regolamento comunale, di inserire le aree urbane sensibili tra i siti dove può essere prescritto il divieto di stazionamento e la conseguente eventuale applicazione del cosiddetto Daspo urbano, la cui inosservanza è assistita da una specifica sanzione penale" aggiungono dall'Ufficio territoriale del Governo di Lecco.

E’ stato, quindi, chiesto al Sindaco di valutare, nell’ambito delle proprie competenze, la possibilità di intraprendere questo percorso che ha l'obiettivo   di incidere sui fenomeni delinquenziali di questo genere, "dando così attuazione a quelle previsioni di legge che esprimono il senso di una forte e comune volontà di elevare la cornice di sicurezza nel centro cittadino".

Il Sindaco di Lecco, ribadito l’impegno e la volontà dell’Amministrazione comunale a dar vita ad un concerto di azioni per la gestione del fenomeno del disagio giovanile, ha espresso disponibilità ad adottare tutte le ulteriori misure necessarie per contenere i fenomeni che compromettono la sicurezza ed il decoro urbano. 

Il Prefetto De Rosa

Quello del disagio giovanile è oggi un tema preponderante che impone risposte di sistema sincrone ed armoniche. Lo Stato c’è, i controlli ci sono e saranno ulteriormente implementati. Dobbiamo però essere tutti consapevoli che quello del disagio dei nostri ragazzi è solo a valle un problema di polizia, perché, prima di diventare un problema di sicurezza, è un problema sociale, educativo e familiare.  Il mio intento, oltre a quello di incrementare nell’immediato la sicurezza cittadina, è di dare vita con gli altri attori istituzionali ad azioni strutturali e di sistema, che vadano a curare in radice la malattia e non solo ad alleviarne i sintomi. Penso ad azioni in sinergia con il Tribunale dei Minorenni per intercettare quei ragazzi che si rendono responsabili di comportamenti che, quand’anche non penalmente rilevanti, impongono un’attenzione della famiglia e sulla famiglia. Con le Forze dell’ordine metteremo, inoltre, in campo nelle scuole una massiva azione di sensibilizzazione contro l’uso di alcool e droghe.”

 

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