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"Veterinario vittima di un tentativo di strangolamento e accoltellamento"

"Uno di loro è stato vittima di un tentativo di strangolamento e accoltellamento perpetrato in rapida successione - non una ma due volte - prima che i medici veterinari potessero trovare riparo”.

"Veterinario vittima di un tentativo di strangolamento e accoltellamento"
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Sul caso dei veterinari aggrediti in provincia di Lecco il 21 gennaio 2025 è intervenuto il  Sivemp, il  Sindacato Italiano Veterinari di Medicina Pubblica. Dei tre medici veterinari ufficiali due hanno subito l’aggressione verbale e fisica e solo “per caso” non è accaduto il peggio. Uno di loro è stato vittima di un tentativo di strangolamento e accoltellamento perpetrato in rapida successione - non una ma due volte - prima che i medici veterinari potessero trovare riparo”.

"Veterinario vittima di un tentativo di strangolamento e accoltellamento"

Intervenute le forze dell’ordine, la Direzione del Dipartimento Veterinario e Sicurezza degli alimenti di origine animale della ATS ha disposto la sospensione delle attività di macellazione a tempo indeterminato, fino a che l’Azienda da cui dipende il macellatore che ha tentato di strangolare e accoltellare il medico veterinario non abbia garantito condizioni di sicurezza che possano essere valutate come congrue e soddisfacenti da parte della stessa Azienda sanitaria.

Per la Sivemp l’accaduto pone “in chiara evidenza” come “le nuove misure fin qui disposte, anche recentemente mediante implementazione normativa, potranno forse essere efficaci nel contrasto alle aggressioni in luoghi chiusi e protetti, quali ospedali o presidi sanitari ove stazionino forze di polizia, mentre nulla invece è stato fatto di efficace a tutela di chi opera sul territorio, a volte in realtà ostili perché sottoposte a misure di restrizione sanitaria, e rischia di essere aggredito sino alle più gravi conseguenze svolgendo attività ispettive e di controllo evidentemente ormai sempre più ostacolate con violenza su tutto il territorio nazionale”.

“Il SIVeMP ha sollevato questa criticità ormai da molti anni e, nonostante l’attivazione dell'Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, siamo costretti a constatare che nulla viene osservato né tanto meno agito per proteggere, come doveroso, i medici veterinari e gli altri operatori territoriali che per la loro peculiare situazione di isolamento corrono rischi che non possono più essere sottovalutati. Vogliamo ancora credere che non sia intenzione del Governo attendere che il peggio accada” dichiarano il Segretario Nazionale Aldo Grasselli e il Segretario Regionale Gian Carlo Battaglia.

“La nostra organizzazione è al fianco dei colleghi aggrediti e offrirà ogni tutela in tutte le sedi opportune” concludono.

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