commosso addio

Valmadrera in lutto per l'ex vicesindaco Franco Gioia

Si è spento a 85 anni. Storico esponente della Dc, è stato presidente dell’Azione Cattolica per molti anni, volontario alla scuola materna Gavazzi e fondatore del Centro di Formazione Professionale Aldo Moro

Valmadrera in lutto per l'ex vicesindaco Franco Gioia
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Lutto a Valmadrera per la scomparsa di Franco Gioia,  volto molto noto in città per il suo impegno politico e sociale.

E' stato vicesindaco dal 1964 al 1970

Francesco Gioia, per tutti Franco, si è spento questa notte, all'età di 85 anni, presso la casa di riposo di Monticello Brianza, dove si trovava ricoverato da diversi anni per problemi di salute. Vicesindaco dal 1964 al 1970, Gioia ha anche ricoperto il ruolo di capogruppo in Consiglio comunale con la Democrazia Cristiana dal 1990 al 1995, poi vicepresidente - dal 1995 ai primi anni 2000 – del Consorzio Rifiuti, diventato Silea.

Franco Gioia è ricordato per il suo grande impegno nel sociale

Oltre all'impegno politico (è stato sostenitore fin dall’inizio di Progetto Valmadrera), è stato molto attivo nel tessuto associativo e sociale di Valmadrea: è stato presidente dell’Azione Cattolica per molti anni, segretario e contabile volontario alla scuola materna Gavazzi dagli anni ’70 fino alla malattia degli ultimi anni, fondatore del Centro di Formazione Professionale Aldo Moro nel 1978, facendo parte del Consiglio per anni,  senza dimenticare i lunghi anni di lavoro al Comitato Regionale di Controllo.

Gioia lascia la moglie Elena, i figli don Gabriele, rettore del Collegio Volta di Lecco, Maurizio e Simona, con le rispettive famiglie.
I funerali si svolgeranno lunedì 2 marzo, presso la chiesa parrocchiale di Valmadrera alle 9.45.

Il ricordo del sindaco Rusconi: "Ha vissuto con pienezza i valori in cui ha creduto"

“Franco Gioia – ricorda il sindaco Antonio Rusconi – è stato anzitutto una persona a servizio della comunità valmadrerese, un testimone che  ha vissuto con pienezza i valori in cui ha creduto. Un impegno sociale e politico svolto con rigore e competenza, con un desiderio continuo di servire comunque il bene comune, fosse dai posti del Consiglio comunale o per il buon funzionamento della scuola materna o del centro professionale. Penso allora  che  l’idea che accomuna tanti oggi non è solo quello di un ricordo o di un rimpianto, ma di una restituzione per quanto ricevuto, per me in particolare perché fu Franco, insieme a Mario Anghileri, a convincermi a  candidarmi per la prima volta a Valmadrera. Ci lascia Franco questo insegnamento: che il bene si può fare dovunque, in politica nella tua comunità, nel sociale, nella scuola, nel mondo cattolico. Una testimonianza cristiana autentica, per la quale, a nome della comunità di Valmadrera, esprimo profonda gratitudine”.

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