Valentino Mandelli ricorda lo Schindler italiano e gli ebrei salvati a Brivio
Mandelli: ""Saranno stati una cinquantina gli ebrei ungheresi che ha salvato portandoli a Brivio"
Sabato è stata celebrata la Giornata della Memoria che ogni anno contribuisce a rendere tutti vigili e a non mettere in un cassetto dimenticato uno degli orrori più grandi della storia dell'umanità. Stiamo parlando dell'Olocausto e delle indicibili sofferenze inflitte al popolo ebraico durante la seconda guerra mondiali. Ma in mezzo a tante ombre, anche se definirle tali è un doloroso eufemismo, ci sono anche luci. Fari, anzi, come quelli di Giorgio Perlasca, lo Schindler italiano, che salvò ben 5000 vite. A raccontare la sua storia è un brianzolo che lo ha conosciuto di persona. Stiamo parlando di Valentino mandelli, lo storico briviese fiero di aver assistito ad un momento di umanità immenso nel periodo in cui gli uomini erano considerati nemici, numeri, bestie.
Lo Schindler italiano
Giorgio Perlasca, il cui monumento svetta proprio a Brivio, protesse 5000 persone. Questo è l’incredibile numero di ebrei che è riuscito a salvare durante la seconda guerra mondiale. Camuffato da funzionario del Vaticano, mascherandosi dietro la bandiera Spagnola ha così protetto e salvato uomini e donne.
Gli ebrei salvati a Brivio nel racconto di Mandelli
"Saranno stati una cinquantina gli ebrei ungheresi che ha salvato portandoli a Brivio - racconta Mandelli - Erano tutti destinati ai campi di sterminio. Ma lui era riuscito a impedire che queste vite finissero a Buchenwal, Mauthausen o Auschwitz. Noi li aiutavamo a nostro modo, come potevamo".
Una pagina speciale dedicata a Perlasca, raccontato da Mandelli, sul Giornale di Merate in edicola dal 30 gennaio.