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Vaccini Covid, dalle 13 di oggi le prenotazioni per gli over 80

Le somministrazioni dovrebbero iniziare il 18 febbraio, completata la stesura dell'agenda vaccinale. Dopo gli over 80, previste dal Piano Nazionale 6 diverse Categorie che regoleranno le priorità di vaccinazione.

Vaccini Covid, dalle 13 di oggi le prenotazioni per gli over 80
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Il 18 febbraio, secondo il programma aggiornato dalla Regione, dovrebbero iniziare le somministrazioni di vaccini Covid agli over 80. Prima delle inoculazioni però sarà necessario compilare gli elenchi e il calendario per la platea di circa 700mila persone, più il milione di pazienti pluripatologici inseriti nella massima priorità che saranno vaccinati dal 12 aprile.

Vaccini Covid, dalle 13 di oggi le prenotazioni per gli over 80

Dalle 13 di oggi, lunedì 15 febbraio, è possibile “candidarsi” per ricevere il vaccino anti Covid: via alla chiamata d’appello in vista dell’inizio della Fase due della campagna vaccinale. Come previsto dal piano regionale, lunedì tutti i lombardi over 80 che vogliono ricevere il vaccino potranno segnalarlo così da permettere poi alle autorità sanitarie di stilare l’agenda vaccinale in base ai gradi di priorità definiti dal Ministero e dalla Regione.

Come? Da lunedì 15 febbraio, le cittadine e i cittadini che appartengono a questa categoria possono comunicare al proprio medico o in farmacia la volontà a  essere vaccinate. E’ sufficiente avere con sé la tessera sanitaria, un numero di cellulare o telefono fisso. In alternativa, ‘ possibile manifestare la propria adesione attraverso la piattaforma online dedicata alla campagna vaccinazionicovid.servizirl.it anche attraverso il supporto di un familiare. In seguito all’adesione il cittadino riceverà, telefonicamente o tramite sms, l’appuntamento per la somministrazione.

Il numero verde

Per maggiori informazioni  sarà attivo (dalle 13 di sabato 13 febbraio) il numero verde gratuito 800.89.45.45. sulla pagina dedicata del portale di Regione Lombardia www.vaccinazionicovid.regione.lombardia.it  si potrà rimanere sempre aggiornati sulle fasi della campagna.

Raccolta adesioni

“L’avvento del vaccino – scrivono Fontana e Moratti – rappresenta per il nostro Paese una vera e propria conquista. Si tratta di uno dei più grandi programmi di vaccinazione intrapresi dal Servizio Sanitario. Regione Lombardia grazie alla collaborazione degli enti sanitari, sta lavorando a pieno ritmo per garantire la somministrazione del vaccino. Per portare a termine, quanto prima, questo importante obiettivo abbiamo messo a disposizione dei nostri cittadini un sistema di raccolta delle adesioni che ci consentirà di gestire al meglio la pianificazione degli appuntamenti e la programmazione delle dosi. Oggi più che mai – conclude la missiva – serve il contributo di tutti per affrontare, con successo, questa fase di transizione e riscossa. Più persone si vaccineranno, maggiore sarà la nostra capacità di combattere il Covid. La vostra adesione è fondamentale per la salute di tutti. Più siamo, prima vinciamo”.

Nessuna corsa

Attenzione però perchè l’ordine di iscrizione non darà diritto ad alcune priorità: non sarà una gara al primo che arriva. Raccolte le adesioni, saranno le autorità sanitarie a compilare un’agenda vaccinale sulla base del grado di priorità di ogni singolo paziente e a comunicare data, orario e luogo per la vaccinazione.

Le categorie di priorità

Conclusa la fase dedicata agli over 80, cosa succederà? In base al Piano Nazionale presentato ieri in Conferenza Stato-Regioni dopo personale sanitario, ospiti delle RSA e over 80 si individuano 6 categorie di priorità:

  • Categoria 1: Le persone estremamente vulnerabili, intese come affette da condizioni che per danno d’organo pre-esistente, o che in ragione di una compromissione della risposta immunitaria a SARS-CoV-2 hanno un rischio particolarmente elevate di sviluppare forme gravi o letali di COVID-19, a partire dal 16 anni di età: 2.083.609 persone
  • Categoria 2: Le persone di età compresa tra 75 e 79 anni: 2.644.013 persone
  • Categoria 3: Le persone di età compresa tra i 70 e i 74 anni: 3.324.360
  • Categoria 4: Le persone con aumentato rischio clinico se infettate da SARS-CoV-2 a partire dai 16 anni di età fino ai 69 anni di età”: 5.845.447 persone
  • Categoria 5: Le persone di età compresa tra i 55 e i 69 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico: 11.901.855 persone
  • Categoria 6: Le persone di età compresa tra i 18 e 54 anni senza condizioni che aumentano il rischio clinico: 29.051.793 persone.

Il vaccino AstraZeneca sarà somministrato, salvo ulteriori decisione da parte dell’Aifa, solo agli appartenenti alla Categoria 6, con priorità al personale docente e universitario, delle forze armate e di Polizia, chi si trova in “setting di rischio” come penitenziari e luoghi di comunità e il personale di altri servizi essenziali.

La Categoria 1

Un focus sulla Categoria 1: cosa intende per “persone estremamene vulnerabili”? Nel Piano Nazionale si entra più nel dettaglio, specificando che sono le persone che presentano le seguenti patologie:

 

  • Malattie respiratorie: fibrosi polmonare idiopatica; altre patologie che necessitino di ossigenoterapia
  • Malattie cardiocircolatorie: Scompenso cardiaco in classe avanzata (IV NYHA); pazienti post shock cardiogeno.
  • Condizioni neuralogiche e disabilità (fisica, sensoriale, intellettiva, psichica): sclerosi laterale amiotrofica; sclerosi multipla; sensoriale, intellettiva, psichica) paralisi cerebrali infantili; pazienti in trattamento con farmaci biologici o terapie immunodepressive e conviventi; miastenia gravis; patologie neurologiche disimmuni.
  • Diabete/altre endocrinopatie severe quali morbo di Addison: soggetti over 18 con diabete giovanile, diabete di di Addison tipo 2 e necessitano di almeno 2 farmaci ipoglicemizzanti orali o che hanno sviluppato una vascolopatia periferica con indice di Fontaine maggiore o uguale a 3.
  • Fibrosi cistica: Pazienti da considerare per definizione ad alta fragilità per le implicazioni respiratorie tipiche della patologia di base.
  • nsufficienza renale/patologia renale: Pazienti sottoposti a dialisi.
  • Malattie autoimmuni – immunodeficienze: Grave compromissione polmonare o marcata immunodeficienza e conviventi. Malattie autoimmuni con associata immunodepressione secondaria a trattamento terapeutico e conviventi,
  • Malattia epatica: pazienti con diagnosi di cirrosi epatica.
  • Malattie cerebrovascolari: evento ischemico-emorragico cerebrale che abbia compromesso l’autonomia neurologica e cognitiva del paziente affetto. Persone che hanno subito uno “stroke” nel 2020 e per gli anni precedenti con ranking maggiore o uguale a 3.
  • Patologie onco-ematologiche ed emoglobinopatie: pazienti onco-ematologici in trattamento con farmaci immunosoppressivi, mielosoppressivi o a meno di 6 mesi dalla sospensione delle cure e conviventi, genitori di pazienti sotto i 16 anni di etá, pazienti affetti da talassemia e anemia a cellule falciformi.
  • Sindrome di Down : tutti i pazienti con sindrome di Down in ragione della loro parziale competenza immunologica e della assai frequente presenza di cardiopatie congenite sono da ritenersi fragili. Trapianto di organo solido o emopoietico al di fuori delle tempistiche specificate, che abbiano sviluppato una malattia del trapianto contro l’ospite cronica in terapia immunosoppressiva e conviventi. Pazienti con BMI maggiore di 35.
  • Trapianto di organo solido e di cellule staminali ernopoietiche (in lista di attesa e sottoposti a trapianto emopoietico dopo 3 mesi dal trapianto ed entro 1 anno dalla procedura)
  • Grave obesità: pazienti con BMI >35
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