Vaccini antinfluenzali, approvata la mozione per il rimborso per i cittadini fragili costretti a pagarli alle strutture private
Straniero: "Con la mozione abbiamo impegnato la Giunta a risarcire i pazienti che sono stati costretti, pur rientrando nelle categorie con diritto alla gratuità, a rivolgersi alle strutture private".
"A poche ore dalla conferenza stampa che ha fatto il punto sui vaccini antinfluenzali in provincia di Lecco, viene approvata dal consiglio regionale della Lombardia una mozione, presentata dal Gruppo regionale del Pd, che chiede il rimborso dei vaccini per i cittadini fragili che sono stati costretti a rivolgersi ai privati". Lo ha annunciato il consigliere regionale dem lecchese Raffaele Straniero.
Vaccini antinfluenzali, approvata la mozione per il rimborso per i cittadini fragili costretti a pagarli alle strutture private
“In questo momento di emergenza sanitaria la vaccinazione antinfluenzale è fondamentale, sia per la tutela della salute dei cittadini, sia per semplificare la diagnosi tra i pazienti affetti da Covid o da influenza stagionale – spiega Raffaele Straniero, consigliere regionale del Pd –. La Regione però non ha rispettato i tempi: i vaccini, per errori di approvvigionamento, non ci sono. È stata indetta il 27 novembre scorso la dodicesima gara, andata a vuoto, e ieri sera (30 novembre) la tredicesima, che si chiuderà domani (2 dicembre). Per molti questo ha significato una vera difficoltà nel fare il vaccino. L’unica alternativa possibile, infatti, è stata quella di far ricorso alle strutture private, che offrono i vaccini in sicurezza e in tempi ragionevoli, ma a pagamento, con prezzi che variano dai 50 ai 70 euro, cinque volte il costo del servizio pubblico. E questo vale anche per moltissimi cittadini ‘fragili’, le cosiddette categorie ‘target’, per cui il vaccino è essenziale, come indicato sia dal Ministero della Salute, sia dalla stessa Regione”.
Risarcimento
Per rimediare a questo errore, fa sapere Straniero, “con la mozione abbiamo impegnato la Giunta a risarcire i pazienti che sono stati costretti, pur rientrando nelle categorie con diritto alla gratuità, a rivolgersi alle strutture private. Da parte nostra vigileremo affinché Regione Lombardia vari al più presto, dati i tempi stretti della campagna vaccinale, una delibera che renda di fatto operativo l’impegno assunto questo pomeriggio in Aula”.