Un secolo di storia per Anmig Lecco
Domenica 10 novembre cento anni raccontati al Palazzo delle Paure
Domani, domenica 10 novembre alle 10 presso la sala conferenze del Palazzo delle Paure, in piazza XX Settembre a Lecco, si terrà il convegno intitolato "I Cento Anni della Mutilati" e dedicato al centenario di costituzione della sede di Lecco dell'Anmig, l'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra e Fondazione.
Un secolo di storia per Anmig Lecco
Nata Milano nel 1917 in piena Grande Guerra, l’Anmig si prefigge lo scopo di promuovere, nel ricordo del dovere compiuto per la patria e nell’auspicio della eliminazione delle guerre, iniziative dirette al consolidamento della pace, della cooperazione e dell’amicizia tra gli stati, nonché lo sviluppo del civile, giusto e democratico progresso del popolo italiano. L'associazione svolge inoltre funzioni di ordine rappresentativo, attendendo allo studio dei particolari problemi che riguardano i mutilati e gli invalidi di guerra, in relazione alle loro peculiari esigenze, promuovendo e svolgendo, anche attraverso iniziative parlamentari, ogni possibile azione di difesa degli interessi morali e materiali degli stessi.
I numeri
Oltre 40.000 soci tra mutilati e invalidi di guerra, vedove, orfani e nuovi soci dislocati su tutto il territorio nazionali, tutelati e organizzati in 200 sezioni, ubicate nelle maggiori città d'Italia, e con rappresentanze all’estero.
Circa 300 sono oggi i tesserati della sezione di Lecco, costituita il 10 novembre 1919. A prendere l’iniziativa fu Dante Airoldi, giovane tenente di fanteria rimasto mutilato all’avambraccio destro nel 1917 sull’Altipiano di Asiago. Airoldi, dopo aver guidato l’associazione lecchese nei difficili inizi, ne fu quasi ininterrottamente presidente fino al giugno del 1970 quando, nel cedere il timone a Mario Colli Balugani, venne nominato presidente onorario. A Colli Balugani, caposquadra della milizia, decorato con croce di guerra al valore, rimasto invalido in seguito a una ferita alla spalla riportata nel corso della campagna d’Africa, successe, nel maggio del 1975, Orazio Rossi, sergente maggiore delprimo genio alpino, ferito alla gamba sinistra nei Balcani durante le operazioni di minamento di un ponte. A succedere a Rossi, nell’aprile 2012, Giuseppe Faccinetto, sergente maggiore del Nizza Cavalleria, medaglia d’argento al valor militare, rimasto mutilato all’avambraccio sinistro in Nord Africa nel corso delle operazioni militari che avrebbero in seguito avuto epilogo nella battaglia di Al Alamein. Faccinetto, rimasto in carica fino all’ottobre 2016, è stato l’ultimo invalido di guerra a presiedere l’Anmig di Lecco.
A Lecco
Ad oggi sono 4 gli invalidi reduci di guerra soci della sezione di Lecco, che fino agli anni novanta, ancor prima che venissero ammesse a far parte dell’associazione le vedove e le compagne dei reduci, contava un numero di iscritti che oscillava attorno alle 700 unità, segno di quanto il fenomeno dell’invalidità di guerra, avendo direttamente o indirettamente interessato migliaia di famiglie, fosse diffuso e socialmente rilevante anche nel lecchese.
Prenderanno parte e parola al convegno il presidente della sezione Anmig di Lecco Giovanni Mauri, il presidente regionale Massimo Fugazza, il prefetto di Lecco Michele Formiglio, il presidente della Provincia di Lecco Claudio Usuelli e il sindaco di Lecco Virginio Brivio.
L'incontro sarà l'occasione per proiettare il video documentario realizzato da Angelo Faccinetto (montaggio di Baffo Banfi) intitolato "Quattro storie per non dimenticare", che racchiude le testimonianze e le esperienze di quattro storici soci dell’associazione: Giuseppe Faccinetto, Pino Galbani, Luigi Penati e Domenico Vassena.
"Documenti cimeli e reperti bellici della Prima Guerra Mondiale"
Alle 15 presso la sede di Anmig Lecco in via Amendola 23 verrà infine inaugurata la mostra "Documenti cimeli e reperti bellici della Prima Guerra Mondiale", curata da Massimo Sala, che resterà visitabile ogni mercoledì mattina dalle 8 alle 12.
“Un anniversario importante per ricordare la storia di un’associazione che ha svolto un ruolo rilevante nella vita della società lecchese negli anni immediatamente successivi ai due dopo guerra - commenta il direttivo della sezione lecchese dell’associazione.
L’Anmig ora guarda avanti con l’obiettivo di tramandare la memoria del sacrificio alle nuove generazioni, anche coinvolgendo le scuole. Nei prossimi mesi, a ricordo di quanti sacrificarono parte di sé nell’adempimento del dovere, verrà pubblicato un volume che ripercorrerà la storia della Mutilati di Lecco (come è stata sempre familiarmente chiamata) cercando di metterne in luce i rapporti con la politica e la società lecchese”.
"La sezione di Lecco dell'Associazione Nazionale fra Mutilati ed Invalidi di Guerra ha rappresentato, in anni difficili della nostra storia, un punto di riferimento solido e puntuale per le persone della nostra comunità che hanno conosciuto la guerra e ne hanno pagato le sue amare conseguenze - sottolinea il Sindaco di Lecco Virginio Brivio. Ricordare vicende dolorose e conservare la memoria degli esiti dei conflitti armati serve a mantenere viva una consapevolezza necessaria, quella dell'importanza del dialogo e della pace.
Un grazie all'Anmig di Lecco per le iniziative organizzate in occasione del centenario, che seguono la realizzazione e la posa delle targhe effettuatae lo scorso anno a ricordo degli ospedali militari operativi in città, per il volume, che ancora una volta rafforza la memoria, e per l'azione di divulgazione che passa anche e soprattutto attraverso le scuole del nostro territorio".