Cronaca
Lecco

Un esposto in Procura per la morte di Bubacarr Darboe

"Un esposto così da provare ad avere giustizia se non c'è ancora stata o quantomeno provare a chiederla".

Un esposto in Procura per la morte di Bubacarr Darboe
Lecco Aggiornamento:

Un esposto in Procura per la morte di Bubacarr Darboe, il giovanissimo migrante gambiano (18 anni appena compiuti) morto annegato mercoledì 19 luglio 2023  nelle acque del lago, a Lecco. A presentarlo ieri, giovedì 7 settembre 2023, è stato Paolo Trezzi.

Un esposto in Procura per la morte di Bubacarr Darboe

"L'ho fatto non per demagogia (sempre sovrabbondante) ma per etica pubblica (sempre carente), affinché gli organi competenti possano eseguire gli opportuni accertamenti e valutare la sussistenza di eventuali profili penalmente rilevanti in relazione al fattI - spiega Trezzi - Un esposto denuncia è un metodo di cittadinanza attiva, come e più della lettera ai giornali, per interpellare la Procura così da chiedere quelle risposte forse ancora inevase sulla verifica della concreta applicazione dei provvedimenti Amministrativi, senza inadempienze o omissioni a tutela delle persone, un esposto anche con fini risarcitori alla famiglia, anche se risarcitorio per una morte nulla potrà mai esserlo".

La tragedia costata la vita a Bubacarr lo ricordiamo, è avvenuta sulla spiaggetta davanti a piazza Stoppani, non molto distante dalla statua di san Nicolò.

Il 18enne  in Italia era arrivato venerdì 14 luglio, approdando a Lampedusa dopo un drammatico viaggio della speranza e in città era giunto qualche alloggiato alla Casa della Carità, insieme ad altri quattro connazionali. Mercoledì pomeriggio, con un gruppo di ragazzi, ospiti della stessa struttura, aveva cercato refrigerio nelle insidiose acque del lago.

Lì, il bagno, non si può fare, ma al momento della tragedia non erano presenti cartelli di divieto.  Un avviso volante era stato affisso dopo la morte del giovane, un foglio in A4 infilato in una busta di plastica e appeso al nastro bianco e rosso che delimita l'area della tragedia. Ma in barba al divieto decine di persone hanno continuato  ad affollare la spiaggetta del lungolago.

"Un esposto denuncia perché è più importante essere giusti che buoni - chiosa Trezzi - Un esposto così da provare ad avere giustizia se non c'è ancora stata o quantomeno provare a chiederla".

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