Impressionante confronto

Un anno fa entravamo in zona rossa: in Lombardia c'erano quasi 10000 contagi al giorno, 400 a Lecco

Oggi, sebbene i dati siano in aumento, la situazione e assolutamente lontana da quel buio novembre 2021.

Un anno fa entravamo in zona rossa: in Lombardia c'erano quasi 10000 contagi al giorno, 400 a Lecco
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Un anno fa, il 6 novembre 2020, entravamo in zona rossa. Quel venerdì, più nero che rosso per la situazione epidemiologica sul nostro territorio, si registrarono quasi 10000 contagiati dal Coronavirus in 24 ore nella nostra regione e di questi quasi 400 nella provincia di Lecco.

Un anno fa entravamo in zona rossa

Il Dpcm che istituiva le zone  colori e che "destinava" la Lombardia in Zona rossa era stato annunciato dall'allora Premier Giuseppe Conte tre giorni prima, il 3 novembre. L'Italia era ripiombata nell'incubo Covid dopo un'estate tutto sommato tranquilla e la riapertura settembrina delle attività. Ma la situazione era precipitata in fretta, e così l'Esecutivo guidato dall'attuale capo del Movimento Cinque Stelle aveva deciso di "colorare" il Paese: zona rossa per le regioni con la situazione più critica, arancione per quelle "a metà", gialla per quelle a basso rischio (per vedere la zona bianca avremmo dovuto aspettare mesi).

Cosa prevedeva la zona rossa

La zona rossa vietava ogni spostamento anche all’interno del proprio Comune, salvo che per ragioni di lavoro o di prima necessità. Chiusi bar e ristoranti. L’asporto era consentito fino alle 22. Chiusi cinema,  musei,  mostre e i negozi, tranne quelli che vendevano beni di prima necessità.  I bimbi più piccoli potevano andare all'asilo e a scuola ma dalla seconda media scattava la didattica a distanza.

6 novembre 2020- 6 novembre 2021: cosa è cambiato in Lombardia e a Lecco

Poche settimane più tardi (a fine dicembre) sarebbe partita la campagna vaccinale. Senza parlare del Green pass, altra enorme differenza rispetto a un anno fa. E' cambiato anche il presidente del Consiglio, e con lui il Governo, che oggi annovera quasi tutte le forze politiche del Paese al cospetto del premier Mario Draghi.

Imparagonabili le situazioni di Lecco e Lombardia a distanza di un anno. Il 6 novembre, primo giorno do zona rossa, in Lombardia si sfiorarono i 10mila contagi in 24 ore.  I tamponi effettuati furono  46.401 e i nuovi positivi 9.934 con un tasso di positività pari al 21,4%. I positivi in Lombardia erano in quel momento  117.336. Drammatica la situazione negli ospedali: 570 i Lombardi che erano in Rianimazione e 5.563 i pazienti nei reparti Covid. Impressionante il numero delle vittime: quel maledetto venerdì furono 131. Grave la situazione anche a Lecco: in un solo girono i contagiati furono 388. 

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Oggi, sebbene i dati siano in aumento, la situazione e assolutamente lontana da quel buio novembre 2021. Secondo gli ultimi dati messi a disposizione da Regione Lombardia ieri, venerdì 5 novembre, i casi in regione sono stati  840 a fronte di 114.326 tamponi con un tasso di positività dello 0,7 per cento. 48 i lombardi in Terapia intensiva, 336 quelli nei reparti Covid e 7 le vittime.  A Lecco in 24 ore i contagiati sono stati 17.

 

I parametri attuali per il cambio di colore delle regioni

Ma oggi Lecco e la Lombardia potrebbero cambiare colore? Per passare da zona bianca a zona gialla - ad oggi - devono verificarsi quattro possibili condizioni:

  1.  Se tre valori sono tutti fuori scala: i posti letto nelle terapie intensive superano il 10%, quelli nei reparti normali il 15%, inoltre si registrano 50 o più casi settimanali di nuovi contagi per 100mila abitanti;
  2.  Se si registrano 150 o più casi settimanali di nuovi contagi per 100mila abitanti, e si unisce in più un'altra condizione: o i posti letto nelle terapie intensive superano il 10%, oppure quelli nei reparti normali il 15%.
  3. Se si registrano occupati in terapia intensiva oltre il 20%.
  4. Se si registrano ospedalizzati oltre il 30%.

Quattro differenze fra zona bianca e zona gialla

Niente paura: non torna il coprifuoco e non chiude più nessuno (restano chiuse solo le discoteche).

  1. Abbiamo detto, obbligo di mascherina nei luoghi pubblici, sia all'aperto che al chiuso.
  2. RISTORANTI (e cerimonie): il numero massimo di non conviventi al tavolo passa da 6 a 4 al chiuso, mentre se in zona bianca limiti non ce ne sono, in zona gialla massimo sempre 4 posti anche all'aperto.
  3. SPETTACOLI (teatri, concerti, cinema): il Green pass resta naturalmente sempre obbligatorio, ma il limite massimo di spettatori diventa 2500 all'aperto e 1000 al chiuso, comunque entro il 50% della capienza massima (mentre in zona bianca sopra i 5mila spettatori la capienza massima è al 50% e al chiuso sopra i 2500 la capienza consentita non può superare le 1000 persone).
  4. EVENTI SPORTIVI: massimo 4mila spettatori all'aperto e 2500 al chiuso, comunque mantenendo capienza massima al 50% all'aperto e 25% al chiuso).
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