Solidarietà

Ucraina: il Lecchese si mobilita con una raccolta viveri

"C'è bisogno di tutto: cerchiamo di dare la precedenza per ora a alimenti e medicinali"

Ucraina: il Lecchese si mobilita con una raccolta viveri
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Dalla Brianza Casatese, "culla" dell'associazione che ormai da decenni è in campo per sostenere i bimbi ucraini, all'alta Valsassina, passando per il capoluogo. Tutta la provincia di Lecco si mobilita e scende in campo per dare un sostegno concreto alla popolazione dell'Ucraina in un momento terribile, di dolore e sgomento, dopo l'invasione della Russia.  "Cassago chiama Chernobyl" è il sodalizio intorno al quale si stanno "radunando" tutte le forze lecchesi nel tentativo di sostenere la terra Ucraina in uno dei momenti più bui per quella martoriata terra, ma anche per l'Europa intera.

Con Cassago chiama Chernobyl la Brianza e Lecco si mobilitano per aiutare l'Ucraina

Ieri, domenica 27 febbraio 2022, nel palazzo municipale di Casatenovo è stato presentato il progetto che nelle giornate di oggi e domani prederà forma attraverso una raccolta di viveri per i profughi ucraini. Oggi, lunedì 28 febbraio 2022 e domani, martedì 1 marzo, le porte del Comune di Casatenovo rimarranno aperte per raccogliere alimenti in scatola e a lunga conservazione che verranno poi portati nei campi dive si stanno raccogliendo i profughi Ucraini. Una iniziativa di solidarietà che vede coinvolte associazioni del territorio, le imprese locali, i supermercati, le scuole e la parrocchia. Tutto il materiale verrà trasportato mercoledì da un mezzo dell'associazione  Cassago chiama Chernobyl. 

"La guerra è tornata prepotentemente in Europa – ha sottolineato  il sindaco Filippo Galbiati  – Questi sono giorni difficili per tutti. Il minimo che possiamo fare è farci aiutare da chi nel nostro contesto locale conosce bene il territorio ucraino per capire come poter porgere una mano in aiuto della popolazione. Per questo ci siamo rivolti all’associazione Cassago Chiama Chernobyl, che è impegnata nel sostegno dei civili ucraini da anni ormai. L’importante è stare dalla parte della pace e a volte questo significa impegnarsi in piccoli gesti quotidiani. Facciamo del nostro meglio in questa situazione atroce". 

C'è bisogno di tutto

"C’è bisogno di tutto ormai in Ucraina- ha spiegato con le lacrime agli occhi  Armando Crippa, presidente dell’associazione Cassago Chiama Chernobyl,– Cerchiamo di dare la precedenza per ora a alimenti e medicinali. Stiamo ricevendo molte telefonate preoccupate di famiglie che negli anni hanno ospitato ragazzi ucraini e che ora vorrebbero portarli in Italia con tutti i loro parenti, ma ad oggi non è possibile. La guerra può sembrare una tragedia lontana, ma la verità è che ci tocca tutti da vicino. Non credevo si potesse arrivare a tanto. Tutto quello che siamo riusciti a fare in questi anni, tutto il nostro impegno, lo abbiamo visto distrutto in pochi giorni".

Raccolta anche a  Bulciago e Premana

Anche a Bulciago si raccoglie materiale sia oggi che domani tanto  in biblioteca nel palazzo municipale (in ufficio Anagrafe negli orari di apertura) e anche in serata dalle 19 alle 20. " Si possono donare parafarmaci (cotone idrofilo, garze, acqua ossigenata cerotti ecc) - fanno sapere dal Comune - Ma anche civi in scatola, indumenti per bambini e adulti, scarpe pesanti da uomo, coperte calde, cappelli, sciarpe e guanti".

Raccolta viveri nella giornata di oggi anche a Premana. Il punto di Raccolta verrà allestito nella  ditta Falket in via Giabbio per tutto il giorno e in via della Repubblica, al civico 9 dalle 18 alle 19 e dalle 20.30 alle 21.
"Molte famiglie premanesi, negli anni, hanno dato accoglienza a bambini ucraini per periodi di vacanze terapeutiche - spiegano dal Comune di Premana -  In queste occasioni è così nato tra i bambini e le famiglie ospitanti, un forte legame affettivo che, negli anni, ha continuato e continua ad esserci. Inoltre, ci sono donne ucraine che lavorano come badanti per la cura ed il sostegno dei nostri anziani, anch'esse all'interno delle nostre famiglie. Donne che hanno lasciato la loro casa e le loro famiglie per cercare un lavoro, per dare un sostegno economico maggiore a chi è a casa. Vogliamo simbolicamente abbracciare tutti loro, donne, bambini, tutti gli ucraini, in queste ore drammatiche in cui si stanno consumando violazioni di libertà, di diritti e di pace, in una guerra che non può portare altro che dolore e sofferenza".

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