Truffa dello specchietto, beccati due malviventi che raggiravano gli anziani

I malviventi, due italiani pregiudicati, sono stati denunciati e allontanati dalla provincia lecchese con un foglio di via e divieto di ritorno emesso dal questore della Provincia di Lecco.

Truffa dello specchietto, beccati due malviventi che raggiravano gli anziani
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Non si facevano scrupoli ad approfittare della debolezza e della buona fede delle loro vittime. sempre e in ogni caso anziane. Ma Questa volta, fortunatamente non l'hanno fatta franca. Sono stati infatti bloccati dagli uomini della questura di Lecco due malviventi mentre si apprestavano a compiere l'ennesima truffa dello specchietto, ai danni di pensionati. Questa mattina, infatti, la Polizia di Lecco è riuscita ad individuarli e bloccarli, sul corso Emanuele Filiberto di Lecco. I due malfattori già da svariati giorni molestavano gli anziani, inscenando un finto incidente automobilistico, ed estorcendo soldi per i danni.

I due erano noti alle Forze dell'Ordine

I pregiudicati sono due giovani: B. A., classe ’78, residente a Monza e B. G., classe ’92, residente a Napoli. I malviventi sono stati trovati in possesso di materiale solitamente usato per lasciare i segni sulla vettura per  simulare un incidente. I due si presentavano con il volto truccato per nascondere i tatuaggi ed essere così meno riconoscibili dalle vittime. Grazie al capillare sistema delle telecamere ed alle precedenti denunce è stato possibile ricollegare i fatti avvenuti nei giorni scorsi ai danni di tre ultra ottantenni.

Come funzionava la truffa dello specchietto

Ma come agivamo i truffatori? I malfattori distraevano la vittima, riportando dei segni sulla propria vettura, fingendo di essere stati appena urtati. Le vittime, intimidite dai toni aggressivi dei truffatori, consegnavano tutti i soldi che avevano con loro. I delinquenti, non contenti, costringevano inoltre gli anziani, con la minaccia di gravi conseguenze giudiziarie, a farsi dare altro denaro facendolo prelevare al bancomat più vicino. Per avvalorare la loro versione dei fatti, i truffatori contattavano telefonicamente un fantomatico vigile urbano che induceva la vittima a consegnare i soldi richiesti con altre minacce. Gli importi sottratti arrivano anche a 2500 euro per ogni vittima e le minacce perpetrate inducono gli investigatori a procedere per estorsione e non per una semplice truffa.

In attesa di ulteriori sviluppi dell’indagine, i due sono stati denunciati alla competente autorità giudiziaria e, fortunatamente per i lecchesi, allontanati dalla provincia con un foglio di via e divieto di ritorno emesso dal questore della Provincia di Lecco.

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