Troppo cibo sprecato... cestiniamo il cestino! Ats in campo a Lecco

Un convegno il 30 novembre all’auditorium della Casa dell’economia di Lecco

Troppo cibo sprecato... cestiniamo il cestino! Ats in campo a Lecco
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Troppo cibo sprecato: Ats in campo a Lecco. “Cestiniamo il cestino: condivisione di buone pratiche per la riduzione dello spreco alimentare e la valorizzazione delle eccedenze” è il titolo del convegno promosso da ATS Brianza venerdi 30 novembre, con inizio alle ore 14, presso la all’Auditorium della Casa dell’Economia di Lecco (Via Tonale, 28/30).

Troppo cibo sprecato

“Il fenomeno dello spreco/scarto alimentare è in costante ascesa ed è considerato la conseguenza di una società consumistica come la nostra. In Italia l'entità maggiore dello spreco è a valle della filiera agroalimentare, nelle fasi di distribuzione, consumo domestico e consumo nella ristorazione collettiva”, spiega la dottoressa Nicoletta Castelli, Direttore Dipartimento Igiene e Prevenzione Sanitaria ATS Brianza. “Gli obiettivi di questa iniziativa sono molteplici: sostenere la rete territoriale affinché possano instaurarsi anche con le Istituzioni rapporti di collaborazione ed interventi integrati tra i diversi attori coinvolti nel contrastare lo spreco, sensibilizzare i portatori di interesse in relazione al fenomeno ed alle opportunità di incremento delle  donazioni delle eccedenze alimentari - aggiunge la dottoressa Irene Savino del Comitato organizzativo -  Il convegno è un momento importante in cui sarà possibile fornire a donatori/donatari informazioni igienico sanitarie per la corretta gestione delle eccedenze alimentari, promuovere cambiamenti organizzativi anche divulgando metodiche e buone prassi già in atto”.

L'incontro

L’incontro (previa iscrizione) è aperto a tutti i soggetti che possono contribuire a ridurre lo spreco alimentare e a valorizzare le eccedenze: rappresentanti di Comuni, scuole e Forze dell’Ordine, Terzo Settore, operatori del settore alimentare, aziende, strutture sanitarie, socio sanitarie e socio assistenziali, associazioni di volontariato, associazioni imprenditoriali, Autorità di controllo per la sicurezza alimentare e Parrocchie.

Le buone pratiche

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