Sulla Lecco-Molteno-Monza

Troppe biciclette sul treno: intervengono le forze dell'ordine

Incredibile episodio questa mattina che riporta alla ribalta la polemica suscitata dalla decisione di Trenord  di disporre il divieto di portare bici in carrozza

Troppe biciclette sul treno: intervengono le forze dell'ordine
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Un episodio che ha davvero dell'incredibile quello successo nella mattinata di oggi, venerdì 19 giugno 2020, su un convoglio della linea Lecco-Molteno-Monza-Milano. A bordo sono dovute intervenire le forze dell'ordine per... troppe biciclette sul treno.

Troppe biciclette sul treno: intervengono le forze dell'ordine

Questo l'avviso comparso sul sito di Trenord: "L'intervento delle Forze dell'ordine a bordo del treno 5140 (LECCO 10:07 - MILANO P. GARIBALDI 11:43) per elevata presenza di passeggeri con biciclette  ha causato la sosta prolungata a TRIUGGIO-PONTE ALBIATE del convoglio, che è ripartito e viaggia con 20 minuti di ritardo". Un episodio che riporta alla ribalta la polemica suscitata dalla decisione di Trenord  di disporre il divieto di portare bici in carrozza.  (Resta consentito il trasporto di biciclette pieghevoli, monopattini e mezzi simili non ingombranti, con dimensioni non superiori a 80x120x45cm, e riposti in modo da consentire l’accesso, la movimentazione e la disposizione dei passeggeri in sicurezza a bordo treno).

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Trenord: stop alle bici a bordo dei treni

“Durante il periodo dell’emergenza sanitaria, in particolare negli ultimi giorni dopo il lockdown, il fenomeno dei riders metropolitani ha raggiunto livelli numerici insostenibili a ogni ora del giorno. Si verificano veri e propri “assalti ai treni” con centinaia di biciclette, che pregiudicano la sicurezza dell’esercizio ferroviario e rendono impossibile il mantenimento delle distanze imposte per il post-Covid19 fra i posti disponibili – il 50% di quelli a sedere, il 15% di quelli in piedi – durante la corsa, la salita e la discesa dai convogli e gli spostamenti in carrozza” avevevani  spiegato dalla società che gestisce il servizio di trasporto ferroviario regionale. “La mancanza di rispetto delle regole – non più di 5 biciclette a carrozza nel periodo pre-Covid – non può essere più contrastata dal solo personale ferroviario. Il fenomeno è in espansione e non può essere scaricato sull’ultimo segmento di mobilità che collega la periferia al centro. Trenord ha sempre favorito il trasporto biciclette sui treni per accrescere la mobilità dolce, anche con offerte commerciali dedicate. Intende continuare a farlo, a condizione che sia garantita la sicurezza dei passeggeri e rispettato il distanziamento”.

 

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