Treno deragliato Straniero chiede verità FOTO
Il consigliere regionale: “E' doveroso che vengano accertate le responsabilità dell'accaduto"
Treno deragliato, il consigliere regionale lecchese Raffaele Straniero chiede verità. "Sconcerto, incredulità, dolore. Difficile esprimere adeguatamente i sentimenti che ho provato quando ho appreso del disastro ferroviario di Pioltello e, soprattutto, del suo esito drammatico. In quest'ora di lutto esprimo cordoglio e vicinanza alle vittime e ai loro familiari”.
Treno deragliato Straniero chiede verità per le vittime e per i pendolari
Il consigliere PD interviene dopo il disastro ferroviario che si è verificato ieri mattina, quando il treno 10452 di Trenord, partito da Cremona e diretto alla Stazione Garibaldi di Milano, è deragliato all’altezza di Seggiano di Pioltello, nell’hinterland milanese. Tremendo il bilancio: tre vittime e una cinquantina di feriti. “E' doveroso che vengano accertate le responsabilità dell'accaduto – conclude Straniero - A quel punto potremo esprimere anche un adeguato giudizio”.
La tragedia del treno regionale 10452
Il 25 gennaio 2018 sarà una data destinata a restare impressa nella mente di molti, per diversi anni. Sicuramente resterà nei ricordi di chi ieri mattina si trovava sul treno regionale 10452 partito da Cremona e diretto a Milano Porta Garibaldi. In circa 350 si trovavano nei vagoni, assiepati come sempre, per la mancanza di posti a sedere. Erano quasi le 7 del mattino quando i passeggeri hanno sentito un boato e il treno è deragliato sui binari.
I soccorsi
Immediate le chiamate ai soccorritori che in circa 20 minuti sono riusciti a raggiungere il luogo del disastro. Sono arrivati in forze, con diversi mezzi dei Vigili del fuoco, carabinieri, Polizia di Stato, quaranta ambulanze, auto mediche e quattro elicotteri per prestare le cure e trasportare ai vicini ospedali i feriti più gravi. Sin dal primo momento è stata chiara l’entità della tragedia. Ma i primi a prestare soccorso ai feriti sono stati proprio i passeggeri sconvolti e in lacrime.
Tragico bilancio
Tre le vittime, tutte donne, tutte passeggere della carrozza numero 3: Giuseppina Alessandra Pirri, 39enne di Capralba, Pierangela Tadini, 50enne di Misano Gera d’Adda e Ida Maddalena Milanesi, 61 anni, di Caravaggio, neurologa al Besta di Milano. Cinque i feriti in codice rosso di cui due gravissimi. Decine i feriti trasportati negli ospedali più vicini. E’ viva e sta bene invece Pierangela Tadini, di Spino d’Adda, omonima della 50enne che nell’incidente ha perso la vita.
Le cause
A provocare l’incidente uno scambio ferroviario che ha ceduto. A dichiararlo, fin dalle prime ore successive all’incidente, il questore di Milano Marcello Cadorna. La notizia è stata successivamente confermata anche da Rfi che ha confermato di avere programmato la sostituzione dello scambio nei prossimi giorni. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per disastro ferroviario colposo.