Tre palazzine costruite in fascia di rispetto cimiteriale: dovranno essere abbattute
E’ una situazione davvero paradossale quella dei residenti di via Sant’Alessandro, una strada dissestata e senza luce alle spalle del cimitero.

Tre palazzine, costruite in fascia di rispetto cimiteriale dovranno essere abbattute e cinque famiglie si trovano sotto sfratto e stanno cercando casa. E’ una situazione davvero paradossale quella dei residenti di via Sant’Alessandro a Pescate, una strada dissestata e senza luce alle spalle del cimitero.
Tre palazzine costruite in fascia di rispetto cimiteriale: dovranno essere abbattute
E’ una situazione davvero paradossale quella dei residenti di via Sant’Alessandro, una strada dissestata e senza luce alle spalle del cimitero.
Tutto comincia negli anni Sessanta, quando un costruttore realizza tre edifici, come dicevamo in fascia di rispetto cimiteriale, ovvero nell'area di protezione attorno ad ogni camposanto, disciplinata dal Testo unico delle leggi sanitarie che risale al 1934. Si tratta di un vincolo assoluto che non ammette deroghe per interessi privati, anche se sono possibili delle dispense, limitate esclusivamente a situazioni di pubblico interesse e previa valutazione di compatibilità. Sta di fatto che intorno agli Anni ‘80 la questione viene alla luce e il 30 aprile 1986 viene presentata un’istanza di condono edilizio (protocollo 1952).


«Premetto che la questione è annosa e risale agli anni Sessanta quando un costruttore realizzò le palazzine in fascia di rispetto cimiteriale - precisa il sindaco Dante De Capitani - Si tratta di uno di quei casi in cui nessun condono può dare una mano. Infatti, i proprietari si sono rivolti al Tar e Consiglio di Stato per contrastare le decisioni del Comune, ma in tutti i gradi di giudizio hanno avuto la peggio».
Quindi il sindaco, il 1° luglio scorso, ha emesso un’ordinanza di abbattimento dei tre edifici abusivi.
«Si tratta di tre palazzine che dovranno essere demolite a breve. Nell’ordinanza abbiamo dato 90 giorni di tempo ai proprietari, quindi in teoria entro il 1° ottobre le ruspe dovranno entrare in azione. Tuttavia mi è già arrivata una richiesta di proroga perché ci sono cinque famiglie residenti che, a quanto pare, non erano mai state informate della situazione e che hanno bisogno di più tempo per trovare una nuova casa. Stiamo valutando di accettare la richiesta, dovremo stabilire quanto tempo possiamo concedere perché vogliamo chiudere definitivamente questa vicenda che va avanti da troppi anni».
E ancora: «Io ho ereditato questa difficile situazione come l’hanno ereditata i miei predecessori. La ratio è che in zona di rispetto cimiteriale non si può costruire. Probabilmente negli Anni Sessanta non si è prestata la doverosa attenzione. Tra l’altro, nel corso degli anni le case sono state oggetto di scarsa manutenzione così come la stradina privata che è priva di illuminazione. E’ chiaro che ci abitano delle famiglie, quindi la situazione è delicata, anche se è doveroso far rispettare le leggi».
Come detto, è stata emanata un’ordinanza di abbattimento e «se la proprietà non provvederà a demolire le palazzine, lo faremo noi addebitandogli i costi», conclude De Capitani.
Il problema è che la sentenza del Consiglio di Stato è arrivata nel 2020, ma gli inquilini sono stati avvisati solo di recente.
«Io sto trattando un’abitazione - spiega il signor Roberto - Ma c’è anche chi la casa non l’ha ancora trovata. Quello che è davvero assurdo è che la sentenza definitiva, in base all’ordinanza che ci è stata fatta pervenire, è arrivata nel 2020 e noi nel frattempo siamo rimasti all’oscuro di tutto e abbiamo continuato a pagare l’affitto. C’è chi ha effettuato dei lavori consistenti all’interno della casa. Una cosa è certa: fino a quando non avrò la nuova casa, da qui non mi muovo».
La signora Alma invece ha 80 anni, due anni fa aveva ospitato per un periodo il figlio in casa e questo le ha alzato l’Isee non consentendole di accedere alle case popolari.
«E adesso come faccio? - ci chiede - Non riesco a trovare una casa in affitto. Dove andrò se mi sfrattano? Se qualcuno che legge l’articolo, ha una casa non troppo costosa da propormi, per favore, si faccia avanti».