Il senatore Magni presenta una interrogazione

Toglie i fiori dalla Lapide di Benito Mussolini: Cecco Bellosi indagato per danneggiamento

"La lapide non è stata danneggiata mentre restano silenti e indisturbate le diverse manifestazioni di commemorazione che si svolgono da diversi anni nella località sul lago di Como"

Toglie i fiori dalla Lapide di Benito Mussolini: Cecco Bellosi indagato per danneggiamento
Pubblicato:
Aggiornato:

Toglie i fiori dalla Lapide di Benito Mussolini: Cecco Bellosi, da oltre vent’anni impegnato come coordinatore dell’Associazione Comunità Il Gabbiano (con sede a Colico e Calolziocorte)per persone con problemi di dipendenza e per minori in difficoltà, indagato per danneggiamento della lapide a Giulino di Mezzegra, località sul lago, in cui il duce  venne fucilato a morte.

Toglie i fiori dalla Lapide di Benito Mussolini: Cecco Bellosi indagato per danneggiamento

Ad aprire il fascicolo nei suoi confronti è stata la Procura della Repubblica di Como  che, come raccontato anche dallo Stesso Bellosi ad Altreconomia  ha disposto anche una perquisizione "con sequestro del telefono di lavoro e di alcuni appunti" nella sua abitazione che è stata eseguita l'11 maggio. Sulla vicenda il senatore lecchese si Sinistra Italiana Tino Magni ha deciso di presentare una interrogazione parlamentare.

"La lapide non è stata danneggiata  - sottolinea Magni -  mentre restano silenti e indisturbate le diverse manifestazioni di commemorazione che si svolgono da diversi anni nella località sul lago di Como, scenario delle ultime tappe del regime fascista, per ricordare Benito Mussolini, Claretta Petacci e i gerarchi fucilati sul lungolago".

La lapide a Giulino di Mezzegra, località sul lago, in cui il duce  venne fucilato a morte.

Come ha rivendicato Bellosi nelle sue dichiarazioni, l’aver strappato dei fiori dalla lapide non costituisce reato e nell’interrogazione, il senatore Tino Magni chiede al Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (al quale per altro aveva già presentato una interrogazione sulla manifestazione fascista di Dongo) " se è a conoscenza dei gravissimi fatti rappresentati e quale valutazione esprima a riguardo per porre fine a tali manifestazioni che si configurano come una palese e inaccettabile apologia di fascismo, in aperta violazione della Costituzione, anche in considerazione degli evidenti rischi per l'ordine pubblico".

Il senatore Tino Magni

Al Ministro viene richiesto inoltre "quali provvedimenti intenda adottare, per bloccare e sanzionare i responsabili della diffusione del messaggio contenente un esplicito invito alla riorganizzazione del disciolto partito fascista e quali azioni siano state adottate ad oggi, al fine di monitorare e reprimere il fenomeno dilagante del neofascismo on line e se non voglia valutare di mettere a punto, di concerto con altri Ministeri, interventi per contrastarli".

Seguici sui nostri canali
Necrologie