L'impresa

Su e giù per 20 volte fino al Passo di Agueglio per ricordare l'amico scomparso: Everesting d'amore di Gabry Scaioli

In mano la foto dell'amico scomparso in un incidente stradale, nella testa l'obiettivo, e nelle gambe l'energia dei 20 anni.

Su e giù per  20 volte fino al Passo di Agueglio per ricordare l'amico scomparso: Everesting d'amore di Gabry Scaioli
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In mano la foto dell'amico scomparso in un incidente stradale, nella testa l'obiettivo, e nelle gambe l'energia dei 20 anni.  Gabriele Gabry Scaioli, 21 anni di Primaluna, ha realizzato il suo Everesting d'amore per ricordare Matteo Pigazzi, morto nel 2017 in un incidente in moto a soli 16 anni. Una impresa la sua dal sapore non solo sportivo, ma anche un gesto compiuto per rendere omaggio a un giovanissimo che se ne è andato troppo presto.

Su e giù per 20 volte fino al Passo di Agueglio per ricordare l'amico scomparso: l'Everesting d'amore di Gabry Scaioli

"Tantissima soddisfazione, un altro piccolo sogno portato a casa, questa piccola impresa la dedico a “Piga”, amico scomparso in un incidente più di quattro anni fa". Sono queste le parole con le quali il 21enne valsassinese ha ha annunciato su fb di aver portato a termine il suo Everesting. Di cosa si tratta? L'impresa consiste nel percorrere la stessa salita il numero di volte necessarie per raggiungere il dislivello di 8848 metri, ovvero l’altezza dell’Everest.  E Scaioli lo ha fatto in 17.47 ore (pause incluse).

Il racconto dell'impresa

Partenza alle 2 di mattina da Parlasco, la sfida era quella di salire per 20 volte fino al Passo di Agueglio, così da sommare tutte le salite ed arrivare all’altezza del monte Everest 8848m, la sfida vera e propria. Le salite prima dell’alba sono stato accompagnato da caprioli, dalla magnifica luna piena, dalla mia frontale, dal freddo e dalla musica delle mie cuffiette, completa solitudine.

Qualche pausa alla base ( macchina a Parlasco) per integrare cibo e via per le altre salite. Alle 10 ero a metà dell’opera, ancora molto fresco e carico per le altre 10 salite che mi aspettavano. Salita dopo salita, tra caldo, nebbia, vipere, chiacchiere con altri ciclisti, sorsi di borracce e via dicendo, arrivo verso l’ultima salita, carico a mille salgo veloce per la ventesima volta, arrivo in cima al belvedere del passo di agueglio alle 19.47, accolto con un grosso applauso e una bella bottiglia per festeggiare.

Durante la salita non ho mai pensato di abbandonare l’impresa, anche se la maggior parte delle salite ero solo ma molto motivato. Avventura STUPENDA, molto stancante sia fisicamente che psicologicamente, ma ne è valsa la pena, l’unica nota negativa della giornata è che a 3 ore dalla fine il mio garmin orologio, ha voluto abbandonarmi, così la traccia GPS è andata persa, ma il computer di bordo fortunatamente è rimasto acceso per salvare solamente i dati.

Un grosso ringraziamento a Giampi, che mi ha accompagnato e motivato per ben 4 salite e nell’ultimo giro mi ha accompagnato per tutto il tracciato in macchina, altro grosso ringraziamento va a chi mi ha accompagnato anche solo per un giro o mi ha fatto visita durante la giornata e ai parenti che mi hanno accolto alla fine.


I dati sono i seguenti: D+ 8890m, 234,4km, tempo in movimento 14.55h e tempo totale 17.47h, incluse pause.
Ps. Quasi 9 mila metri di dislivello positivi in un’unica tirata non so pochi.... ALÈ

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