Studenti senza computer, "Non facciamo pagare ai ragazzi il prezzo dell'emergenza"
"Addirittura mi sono giunte segnalazioni di presidi che non consentono di utilizzare il telefono cellulare per la connessione e che segnano come assenti gli studenti collegati col cellulare per cause di forza maggiore."

"Mi stanno giungendo in questi giorni mail e telefonate di famiglie molto preoccupate perché i loro figli, che frequentano alcune scuole superiori della Provincia, non possono accedere alla didattica a distanza non avendo o non potendosi permettersi il computer a casa, oppure avendone solo uno con due figli da collegare alle lezioni online". A lanciare l'allarme è il sindaco di Pescate Dante de Capitani.
Studenti senza computer, "Non facciamo pagare ai ragazzi il prezzo dell'emergenza"
"Tengo a precisare che è la scuola che si deve preoccupare della didattica a distanza e non i comuni che non hanno nessuna responsabilità a riguardo - sottolinea il borgomastro - Addirittura mi sono giunte segnalazioni di presidi che non consentono di utilizzare il telefono cellulare per la connessione e che segnano come assenti gli studenti collegati col cellulare per cause di forza maggiore".
Un situazione non tollerabile secondo de Capitanti che chiama in causa direttamente le autorità scolastiche. "Chiedo quindi alle scuole di voler mettere a disposizione con fondi propri i PC per gli studenti presso la propria abitazione, come fatto lo scorso anno ad esempio dall'istituto comprensivo Lecco 1, senza gravare sui bilanci delle famiglie specialmente quelle meno abbienti che non possono acquistare un computer per ogni figlio costretto alla didattica a distanza. Non facciamo pagare ai nostri ragazzi il prezzo della disorganizzazione dell'emergenza sanitaria in atto".