Strisce bianche in via Cavour | Lettera aperta di Valsecchi

L'assessore nel mirino da una settimana replica ai suoi detrattori: "Sono gli stessi che ci hanno lasciato nel 2010 circa 43 milioni di debiti e mutui"

Strisce bianche in via Cavour | Lettera aperta di Valsecchi
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Strisce bianche nel salotto buono di Lecco: il tema che più ha appassionato l'opinione pubblica lecchese nell'ultima settimana registra sul finale l'autodifesa dell'assessore Corrado Valsecchi.

La replica dell'assessore sulle strisce bianche

Diramata nel primo pomeriggio di quest'oggi, domenica, ecco la sua lettera aperta:

Era naturale che le strisce bianche degli stalli a parcheggio apparse in via Cavour sollevassero un polverone: sono anti estetiche.

Voglio segnalare che l'unica cosa che è cambiata in via Cavour è rappresentata dalle strisce, ma in quel tratto di strada non è cambiato nulla: la sosta breve è consentita dall'ordinanza emessa con il riordino della ZTL avvenuto pochi mesi fa con successo che ha riportato ordine e ridotto notevolmente il traffico veicolare e le soste selvagge in tutto il centro cittadino.
Il provvedimento temporaneo di mettere le strisce é più una necessità di Polizia Municipale che di Viabilità, in quanto la mancanza di una completa segnaletica verticale ed orizzontale consente ricorsi degli automobilisti sanzionati che sistematicamente vengono impugnati .

Sono il primo a comprendere che le strisce bianche non sono un "bel vedere" , infatti non è un caso che la nuova ZTL sia in vigore da mesi e non erano state tracciate.
Ma in questi mesi abbiamo assistito a tutto ciò che non si voleva vedere.
Mentre nelle vie inibite alla sosta la situazione era nettamente migliorata, nella parte superiore di via Cavour ognuno riteneva di poter parcheggiare furgoni, automobili, autocarri in qualsiasi maniera, non rispettando il dettato dell'ordinanza in virtù della sosta breve, rendendo impotente qualsiasi iniziativa della Polizia Municipale.

Chissà perché da quando sono apparse le strisce tutti si attengono scrupolosamente a posizionare i mezzi in maniera perfetta e ci sono solo le auto autorizzate e per gli orari consentiti.
Spesso per far valere qualche ragione etica serve anche rinunciare, provvisoriamente, all'estetica.
Mi riferiscono che sui Social network si è scatenata la bagarre, che si é aperta una petizione contro la decisione di apporre la segnaletica orizzontale e naturalmente che il sottoscritto é stato dipinto come un "barbaro" che non conosce il valore del bello.

Faccio sommessamente presente ai miei stimati detrattori che il sottoscritto è sempre quello che ha valorizzato alcuni monumenti, piazze e asfaltato un quinto delle strade della città, messo in sicurezza edifici pubblici sottoposti all'incuria di chi, oggi, alza la voce e grida allo scandalo.

Ovviamente non mi riferisco ai cittadini che legittimamente possono avere le loro opinioni sull'operato di un amministratore, ma ai politici e consiglieri comunali che non hanno perso l'occasione per alimentare le polemiche utilizzando anche mezzi irrispettosi del lavoro che stiamo facendo e che conoscono molto bene.
Alcuni di quelli che hanno parlato sono gli stessi che ci hanno lasciato nel 2010 circa 43 milioni di debiti e mutui che questa Amministrazione sta pagando ormai da otto anni rendendo impossibile promuovere alcuni investimenti urgenti e essenziali; che hanno fatto e rifatto strade cittadine due o tre volte nel volgere di poco tempo per insipienza e mancanza di controlli; che hanno dato il peggio di loro stessi nell'ultima amministrazione in cui hanno governato. Non so se i lecchesi hanno la memoria corta, io di sicuro no !

In ogni caso la prospettiva per la parte superiore di via Cavour sarà inevitabilmente quella di seguire l'esempio della parte inferiore, una via senza più auto e furgoni in sosta, ma prima bisogna creare le condizioni perché questo si realizzi senza creare danno alle attività commerciali e ai residenti che rivendicano stalli per il carico/scarico.
Sollevare l'indignazione popolare in maniera strumentale senza tenere in considerazione il rispetto dei parametri imposti dal codice della strada, dall'ordinamento sanzionatorio, dagli orientamenti giuridici espressi dei dirigenti dei settori competenti non credo che ci porti molto lontano. Si può trovare audience momentanea, ma non saranno certo le battaglie contro due strisce bianche a far passare alla storia questi politici.

Cordialità

Corrado Valsecchi

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