Straziante addio ad Andrea Marco Castagna, "Sentiamo il tuo amore ovunque"
In occasione delle esequie, la famiglia invita a sostenere Still I Rise, il progetto umanitario caro ad Andrea, per continuare la sua missione di amore e aiuto verso gli altri.

«Andrea ha sempre preso una posizione chiara, non è mai rimasto indifferente alla sofferenza e al bisogno degli altri. Ha vissuto ogni istante della sua vita con il cuore». Con queste parole, i familiari di Andrea Marco Castagna – papà di tre figli e imprenditore, CEO dell’Ortopedia Castagna di Lecco morto lunedì 19 maggio a soli 48 anni in un tragico incidente stradale avvenuto lungo la Statale 36, a Cesana Brianza, hanno voluto ricordare un uomo che ha lasciato un segno profondo in tutti coloro che lo hanno conosciuto. Un segno che potrà continuare a vivere attraverso la raccolta fondi lanciata oggi, mercoledì 28 maggio 2025, in occasione delle esequie, per portare avanti ciò che Andrea ha sempre considerato un dovere: aiutare chi ha più bisogno. «Per chi desidera omaggiarlo, vi invitiamo a sostenere un progetto a lui caro: Still I Rise, l'associazione fondata da Nicolò Govoni che offre istruzione, protezione e dignità ai bambini più vulnerabili» (www.stillirise.org/sostienici)
Straziante addio ad Andrea Marco Castagna, "Sentiamo il tuo amore ovunque"
La celebrazione funebre, celebrata in una basilica di San Nicolò di Lecco gremita di persone, è stata presieduta da don Giuseppe Buzzi, vicario della chiesa del Caleotto, e da don Andrea Lotterio, parroco di Malgrate.
«La tua morte, amato Andrea, così violenta e causata da altri, strappa ancora di più il cuore – ha detto don Giuseppe durante l’omelia – Il dolore non si cancella, ma si trasformerà, con il tempo, in una serenità profonda. È forte il sentimento che ci pervade ripensando a te: alla tua persona dolce, affabile, accogliente, solare, piena di vita. Una vitalità che hai saputo infondere in tua moglie Arabella (Aby), nei tuoi figli Davide, Marty e Vale, in tua madre, nei tuoi parenti e in tutti gli amici che oggi vorrebbero poterti abbracciare ancora. Ma tu ci lasci la tua glorificazione in Gesù Cristo, in quelle dimensioni e presenze che noi non possiamo raggiungere... perché sei tu, ora, a raggiungerci – senza che possiamo più sentire il tuo contatto corporeo. Ma non è una distanza: è l’eternità che ci avvolge, impalpabile, non più consumabile».
Toccante il messaggio della figlia Valentina che ha voluto dedicare al papà parole cariche d’amore: «Grazie per avermi fatto capire quali fossero le scelte migliori per me e per avermi sempre indirizzata sulla strada giusta. Agli occhi degli altri sembravi forte, duro, tosto… ma in realtà stavi solo proteggendo e nascondendo la tua parte più sensibile e tenera, quella che tutti avrebbero dovuto conoscere. Mi dispiace per tutte le volte in cui sono stata fredda o distaccata con te. E ora, in questo momento in cui sei pronto a partire per il tuo ultimo viaggio, vorrei solo stringerti forte. Il tuo amore è unico. Lo sento diffondersi tuttora ovunque io vada. Hai sempre fatto di tutto per gli altri, per farti vedere, per essere amato. In questo, io e te ci somigliamo tanto. Non sono mai stata del tutto consapevole di quanto profondamente mi amassi. Se potessi tornare indietro, ti darei un abbraccio e ti ringrazierei per tutto quell’amore che mi hai dato, e che forse non ho saputo vedere fino in fondo. Porterò per sempre con me il tuo amore. Per me, per i miei fratelli, per la mamma, per la nostra famiglia e per tutte le persone che hai incontrato. Ti voglio bene, papà».
Impossibile trattenere le lacrime ascoltando la voce spezzata di Davide che ha dato corpo ai pensieri della sorella Martina: «Eri una persona rara, una su mille, e ogni volta che te ne andavi – anche solo per poco – mi mancavi immensamente. Avevo sempre bisogno della tua presenza. Con te mi sentivo completa e protetta dal tuo amore. Eri dolcezza e forza insieme. Ora so che possiamo farcela, perché tu, anche se non sei più qui fisicamente, continui a essere con noi. Grazie per tutto l’amore che ci hai donato: lo sento ancora, mi travolge, mi accoglie, mi riempie, mi fa sentire al sicuro. Quindi… grazie».
Infine, straziato dal dolore, il figlio Davide ha voluto rivolgere un ultimo saluto al suo papà, che era per lui faro e roccia: «Tu sei e sarai sempre con me, per tutto il resto della mia vita. Ma faccio tanta, tanta fatica ad accettarlo. Tu sei il mio papà, con cui non vedevo l’ora di condividere i miei successi e i piccoli traguardi. Vedere in te quel sorriso, quella soddisfazione nei tuoi occhi, mi riempiva di amore e gioia. C’eri nei miei sbagli, nei miei difetti, nelle mie paure. Riuscivi a farmi accettare me stesso, perché un uomo forte non è solo nei muscoli, ma nella capacità di riconoscersi e accettarsi per quello che è dentro. La sensibilità e l’amore venivano sempre al primo posto per te. Il tuo amore inondava me, le mie due sorelle, la mamma, i tuoi genitori, tua sorella, i tuoi nipoti, i tuoi amici, i tuoi dipendenti, i tuoi clienti. Ti amavano tutti, dal primo all’ultimo. Eri uno “grosso”, fuori e dentro. La tua luce illuminava tutto: la tua simpatia, il tuo amore, la tua forza… mi rassicuravano. Dentro di me pensavo: “Non mi devo preoccupare, c’è il mio papà che mi aiuta”. E adesso? A chi mi rivolgo, se non ci sei più? A chi dico: “Ah sì, da papi… Ti piace, papi? Grazie, papi. Secondo te va bene così, papi?” Quelle risposte non potrò più sentirle con le orecchie, ma solo con il cuore. Sì, tu sei proprio lì. Con il tempo capirò che solo il tuo corpo non c’è più, ma la tua anima resta. Per tutto il resto della mia vita cercherò di essere semplicemente me stesso e di seguire i miei sogni, come tu avresti voluto. Sempre nell’amore, papi. Come tu eri, in ogni cosa che facevi. Adesso sarò io a dare forza. Prometto che proteggerò le mie due sorelle e la mamma, proprio come hai sempre fatto tu, in tutti questi anni».
Mario Stojanovic