Polemica

Straniero: "Pazienti Covid nelle Rsa, Regione non ha capito quello che è successo"

"Purtroppo, Palazzo Lombardia sta affrontando questo aspetto senza una strategia chiara e sicura”.

Straniero: "Pazienti Covid nelle Rsa,  Regione non ha capito quello che è successo"
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"Con una circolare del 23 aprile, Regione Lombardia torna a chiedere alle Rsa di accogliere pazienti Covid, chiedendo loro di organizzarsi e identificare strutture interamente dedicate. Dopo una prima fase di gestione dell’emergenza – che ha reso necessario l’adozione di misure quali quelle approvate dalla Dgr n. 2906 dell’8 marzo – è ora possibile valutare il passaggio a una fase 2, consistente nella individuazione di soluzioni organizzative che richiedono tempi più lunghi di preparazione, condivisione di progetti e cambiamenti anche abbastanza radicali rispetto agli assetti storici, quali ad esempio l’eventuale attivazione di strutture sanitarie assistenziali interamente dedicate all’assistenza di pazienti Covid-19”, come recita la circolare della Giunta. Una decisione insensata, secondo il Gruppo regionale del Pd, "che dimostra quanto la Regione non abbia compreso appieno i problemi emersi fino a qui e non abbia una strategia per affrontarli".

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"Pazienti Covid nelle Rsa, Regione non ha capito quello che è successo"

“La circolare dimostra che la Regione non ha capito, dopo tutto quello che è accaduto, in che condizioni si trovano le Rsa – dichiara Raffaele Straniero , consigliere regionale del Pd –. Eppure, l’assessore al Welfare Gallera aveva ammesso, tardivamente, che le case di riposo non avevano le capacità per farlo, che non hanno un modello idoneo a trattare pazienti Covid. Oggi, ancora, non vengono fatti i tamponi a ospiti e personale, mancano i dispositivi di protezione, manca la formazione specifica: sono tutti elementi di cui la Regione non si è occupata e non si sta occupando”. Non solo, aggiunge Straniero: “È stato il presidente Fontana a dire che le Rsa sono enti privati e autonomi, scaricando su di esse ogni responsabilità. La circolare, insieme alla delibera dell’8 marzo, invece, è l’ennesima prova che è la Regione a governare le residenze sanitarie per anziani, che sono parte del sistema sociosanitario regionale. Purtroppo, Palazzo Lombardia sta affrontando questo aspetto senza una strategia chiara e sicura”.

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