Spaccio di droga nei boschi in Brianza
Colti in flagranza di reato due dei sei responsabili
Spaccio di droga nei boschi in Brianza: alcuni dei responsabili, appena usciti di prigione, sono già tornati in cella. Due dei sei pusher ricercati, ben noti alle forze dell'ordine per essere stati condannati due anni fa, sono infatti finiti in manette.
I pusher sono stati sorpresi in flagranza di reato
Le forze dell'ordine cercano ancora gli altri quattro spacciatori coinvolti nel giro della droga dei boschi di Garbagnate che costeggiano la Statale 36, ma due membri della "squadra" sono già finiti in manette. Si tratta di Azzedine Ramli, conosciuto come il "Lupo", già condannato per spaccio e per aver aggredito un agente con una pietra, e Faou Houssman, entrambi di origine marocchina.
A effettuare l'arresto sono stati gli agenti della squadra Mobile, che hanno colto i presunti spacciatori in flagranza di reato con addosso 420 grammi di droga, fra cui cocaina, eroina e hashish, negli stessi boschi in cui erano stati sorpresi a spacciare già due anni fa. Ancora ricercati sono invece gli altri componenti del gruppo, fra cui, sembrerebbe, Jabeur, fratello di Ramli, e Outmane Nouchi, fermato due anni fa insieme a "Lupo".
Spaccio di droga, tornano in tribunale due dei responsabili
I due presunti pusher fermati dagli agenti sono stati portati in tribunale ieri, venerdì, dalla polizia penitenziaria. Assistiti dall'avvocato Salvatore Arcadipane, sono comparsi davanti al gip per l'interrogatorio di garanzia a seguito dell'ordinanza di custodia cautelare. Entrambi continueranno quindi a rimanere in carcere. La banda, oltre che a Garbagnate Monastero, sembrerebbe muoversi anche nei boschi di Sirtori, Bulciago, Nibionno e Colle Brianza, sempre a ridosso della superstrada.
Nel 2020, Ramli e Nouchi erano stati fermati dai carabinieri della Compagnia di Merate con l'accusa di spaccio, porto abusivo di armi, resistenza a pubblico ufficiale e lesioni personali.