Sms di Regione a chi attende il vaccino: “Scusaci per il ritardo”
Col ritmo attuale e senza richiami sono necessari 96 giorni a somministrare la prima dose ai 529mila over80 che, all'ultimo aggiornamento della Regione, hanno aderito alla campagna vaccinale
A due settimane dall’apertura delle adesioni sono ancora moltissimi i lombardi over80 che non hanno idea di quando riceveranno il vaccino. Nei giorni scorsi, invece dell’atteso sms con data e luogo per la somministrazione se ne sono visti recapitare uno di scuse per i ritardi.
Sms di Regione a chi attende il vaccino: “Scusaci per il ritardo”
Suona il telefono, si legge il mittente: “Vaccini RL”. Bene, finalmente l’appuntamento. Invece no.
“Cara cittadina caro cittadino, siamo consapevoli che il tuo appuntamento per la vaccinazione anti-covid, a causa delle consegne ridotte, sta subendo dei ritardi. Faremo il possibile per assicurarti quanto prima la convocazione, intanto scusaci per l’inconveniente, sappi che la tua salute e’ la nostra priorita’”.
E’ questo il messaggio inviato nei giorni scorsi dalla Regione alle centinaia di migliaia di anziani over 80 che attendono che qualcuno “batta un colpo” e gli faccia sapere quando e dove presentarsi per il vaccino.
Le operazioni della Fase 1-ter, quella dedicata appunto ai “grandi anziani”, procedono a rilento. Dal 18 febbraio a giovedì, ultimo degli “aggiornamenti quotidiani” forniti dalla Regione, sono state somministrate solo 38.707 dosi, con un ritmo medio di poco più di 5.500 dosi al giorno, in tutta la Regione. Di questo passo, solo per la prima dose ai 529mila aderenti saranno necessari circa 96 giorni.
Motivazioni
Motivo del ritardo, come spiega l’sms, le dosi di Pfizer e Moderna che scarseggiano, motivo per il quale Guido Bertolaso ha dichiarato che sarà intenzione della Regione utilizzare il 30% delle dosi finora tenute “di scorta” per i richiami su ordine del Ministero, confidando quindi nell’efficacia dei vaccini già alla prima somministrazione e nell’arrivo di sufficienti dosi nel giro di un mese per effettuare i richiami (oltre a un’organizzazione che permetta di gestire sia i richiami sia le nuove prime somministrazioni).
Ai problemi di rifornimento di Pfizer e Moderna si aggiungono poi quelli di sfiducia in AstraZeneca che costringe ad attingere proprio agli unici due prodotti per ora utilizzabili sugli over80. Una sfiducia confermata sempre da Bertolaso che ha spiegato come ci siano persone che in fase di anamnesi mentono inventandosi reazioni allergiche e patologie per ricevere il Pfizer.