Smog in aumento in Lombardia, scattano i blocchi LA SITUAZIONE A LECCO
Ecco dove verranno attivate le re temporanee di primo livello.
Quasi tutte le province lombarde superano i livelli giornalieri dei 50 mgr/mc previsti dalla normativa internazionale e rientrano già nelle limitazioni previste dall’accordo del bacino padano. A lanciare l'allarme sullo smog è Legambiente. Non a caso infatti da domani, venerdì 7 dicembre 2018 scatteranno le misure temporanee di primo livello in 6 province della
Lombardia, in attuazione dell'Accordo di Bacino padano. Le limitazioni riguarderanno i comuni coinvolti delle province di Milano, Monza e Brianza, Pavia, Lodi, Cremona e Mantova (comuni con più di 30 mila abitanti, oltre a quelli aderenti su base volontaria). Le misure temporanee riguardano il settore traffico (limitazioni per i veicoli fino a euro 4 diesel in ambito urbano, obbligo spegnimento motori in sosta), il settore riscaldamento domestico (limitazione all'uso di generatori a biomassa legnosa di classe inferiore alle 3 stelle, riduzione di 1 grado delle temperature nelle abitazioni) e agricolo (divieto di spandimento liquami zootecnici, divieto assoluto di combustioni all'aperto). È stato invece registrato il rientro al di sotto dei limiti per le province di Brescia e Bergamo, che non saranno pertanto interessate da provvedimenti temporanei. Le province di Varese, Como e Lecco confermano valori medi inferiori al limite.
Il meteo
Le condizioni meteo per i prossimi giorni non si preannunciano favorevoli alla dispersione degli inquinanti in atmosfera per questo motivo si rende necessaria l'attivazione delle misure temporanee di primo livello. Il bollettino meteo ARPA odierno dà condizioni neutre all'accumulo degli inquinanti per la giornata di oggi e favorevoli all'accumulo nella giornata di domani.
Smog in aumento in Lombardia
Complice il periodo di relativa stabilità atmosferica e l’accensione dei riscaldamenti domestici, nella città di Milano, dall’1 Dicembre le centraline hanno costantemente rilevato valori compresi tra i 65 e i 75 mgr/mc. Stessa sorte per Monza, Brescia, Pavia, Lodi, Cremona, Mantova i cui valori negli ultimi cinque giorni non sono mai scesi sotto la soglia di legge. "In vista del Natale la situazione potrebbe anche peggiorare nelle prossime settimane, che saranno interessate da intensi spostamenti soprattutto in auto" sottolineano dall'associazione ambientalista.
I dati
La situazione a Lecco Città negli ultimi 10 giorni
L'allarme di Legambiente
«La lotta allo smog sembra scomparsa dalle agende politiche di Regione Lombardia e anche in quella di molte città - dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia - È bastata qualche settimana di pioggia per far pensare che il problema non esista o che si possa sconfiggere a suon d’incentivi per comprare nuove auto e liberando la circolazione con nuove deroghe. È sparita anche l’informazione ai cittadini sui rischi di un elevato livello di smog, eppure sono i primi a rimetterci in salute e qualità della vita. Non ci resta che chiedere un atto di responsabilità proprio ai cittadini: fatevi un regalo per il prossimo Natale, non usate l’auto per i vostri acquisti. Prendete i mezzi pubblici, usate le biciclette e godetevi le città a piedi. Un modo anche questo per contribuire ad abbassare la soglia di polveri sottili immesse in atmosfera». I dati parlano chiaro: non si registra solo un aumento delle soglie di Pm10 e di Nox ma, conseguentemente, anche delle temperature in città. Negli ultimi trent’anni ad esempio, la temperatura di Milano è passata da una media di 14,54 gradi a 15,56 con un aumento di oltre un grado. Una riflessione che s’inserisce anche nel dibattito internazionale di questi giorni in Polonia con la XXIV Conferenza delle Parti sul Clima. «La Lombardia deve essere più coerente e lavorare per ridurre le emissioni in atmosfera prodotte dal traffico veicolare e dal riscaldamento domestico. Una priorità che deve abbracciare anche il lato degli investimenti e degli interventi per mettere i cittadini in condizioni di muoversi meglio senza inquinare e ridurre la quantità di energia per riscaldare le proprie abitazioni» concludono da Legambiente.