Si finge nipote e inventa una malattia gravissima per truffare un’anziana: arrestata a Lecco
Con la scusa di un’operazione urgente per un presunto tumore, una truffatrice ha convinto un’anziana a consegnarle oro e denaro. Ma la Polizia di Lecco è intervenuta in tempo, bloccandola con la refurtiva in mano.

Si è finta la nipote della vittima, ha preso la voce sottile e preoccupata e ha colpito nel punto più fragile: la salute di un parente. Un tumore, anzi un finto tumore, inventato per mettere ansia, per generare paura, per confondere. Tutto studiato nei minimi dettagli per ingannare un’anziana signora e convincerla a consegnare soldi e gioielli di famiglia.
Si finge nipote e inventa una malattia gravissima per truffare un’anziana: arrestata a Lecco
Una truffa meschina e vigliacca, sventata solo grazie al pronto intervento della Polizia di Stato. Martedì 10 giugno 2025, gli agenti della Squadra Mobile della Questura di Lecco hanno arrestato in flagranza una donna di origini straniere, sorpresa con il bottino appena sottratto alla sua vittima: circa 350 grammi di oro e una somma in contanti.
La truffa ricalca il noto schema del “finto parente”: la donna, al telefono, si è spacciata per una familiare in difficoltà, parlando di un'urgente e delicatissima operazione sanitaria che avrebbe richiesto una somma immediata. L’anziana, sopraffatta dall’angoscia e senza mai interrompere la chiamata, è stata così spinta a cedere i suoi averi a una complice, presentatasi poco dopo alla porta di casa.
Nel frattempo, una segnalazione arrivata alla Polizia ha permesso di attivare un controllo mirato nei pressi della stazione ferroviaria, dove la truffatrice – ancora in possesso della refurtiva – è stata individuata, fermata e perquisita.
Oltre al materiale sottratto, la donna aveva con sé anche un documento d’identità straniero, risultato falso. Arrestata per truffa aggravata in concorso e possesso di documenti falsi, è stata trattenuta nelle camere di sicurezza della Questura in attesa del giudizio direttissimo. Il giudice ha convalidato l’arresto e disposto la custodia cautelare in carcere.
Un caso che riporta l’attenzione su un fenomeno in aumento, quello delle truffe agli anziani, che colpisce spesso facendo leva sugli affetti più cari e sulle paure più profonde.