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Sconcerto per l'assalto al municipio di Lecco

"È assurdo vedere nel 2025 a Lecco scene da guerra civile totalmente fuori dalla storia e soprattutto dalla realtà della nostra città"

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Botte, insulti, spintoni, Polizia in tenuta antisommossa posta a protezione di Palazzo Bovara e di chi, in quel momento, stava partecipando al Consiglio comunale (che è stato temporaneamente sospeso). La deriva violenta al termine delle celebrazioni del tardo pomeriggio di ieri, lunedì 28 aprile (da una parte il presidio dell'Anpi e dell'altra i manifestanti che hanno reso omaggio alla lapide dei Repubblichini fucilati a Lecco) ha creato non poco sconcerto. Un vero e proprio assalto al municipio di Lecco quello compiuto ieri da un gruppo di anarchici, momenti di alta tensione e violenza.

Sconcerto per l'assalto al municipio di Lecco

I  primi a condannare pubblicamente quanto accaduto, attraverso una nota ufficiale,  sono stati Alessandro Negri, presidente provinciale FDI Filippo Boscagli, capogruppo FDI Città di Lecco e Massimo Sesana presidente circolo FDI Lecco città:

"Esprimiamo sconcerto e dolore per l'insensato assalto alla sede del Comune questa sera. Una massa di intolleranti che ha colpito le istituzioni locali e le nostre forze dell'ordine cui va un sentito ringraziamento per il lavoro svolto" si legge nel testo.

I video ripresi coi telefonini non lasciano spazio a interpretazioni: davanti al Comune  è andata in scena la violenza.

"È assurdo vedere nel 2025 a Lecco scene da guerra civile totalmente fuori dalla storia e soprattutto dalla realtà della nostra città .- aggiungono gli esponenti del partito meloniano -  La nostra vicinanza alle istituzioni di Lecco che rappresentano tutti i cittadini e sono un vero baluardo di democrazia contro chi paradossalmente pensa di essere il tutore della tolleranza lanciando pietre contro eletti e polizia".

Sconcerto per l'assalto al municipio di Lecco

 

Ad intervenire anche Roberto Gagliardi, segretario Provinciale Forza Italia Lecco: "Esprimo il mio più sentito sostegno e ringraziamento alle Forze dell’Ordine che nella data di ieri hanno impedito ad alcuni esponenti della sinistra estrema di entrare a Palazzo Bovara e permesso di limitare il più possibile i danni in città di Lecco. Trovo davvero sconcertante il fatto che una data importante come il 25 Aprile, Giornata in cui si fa memoria della Liberazione, sia stata strumentalizzata in tale maniera per cercare di creare confusione e tensioni inaccettabili. Massima solidarietà e ringraziamento agli agenti che sono stati bersaglio di questi episodi di violenza - che vanno al di là di ogni logica e ragione e come tali da condannare -, che a rischio della propria vita hanno continuato a garantire a tutti sicurezza e protezione. Si spera che i responsabili di tali atti riprovevoli siano individuati quanto prima.

Voglio solo ricordare il disposto dell'art 21 della Costituzione secondo cui “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione": la libertà di pensiero è il pilastro di uno stato democratico, quale è il nostro, che abbia alla propria base il pluralismo ideologico. Nessuno deve avere timore di manifestare civilmente il proprio pensiero, sotto il giogo di rappresaglie e recriminazioni violente. Un ulteriore ringraziamento va alle le forze dell'ordine per essersi poste, ancora una volta, a garanzia e protezione di tale irrinunciabile libertà".

"Ieri sera il Municipio è stato oggetto di un “assalto” da parte di sedicenti antifascisti che nulla hanno in comune con il popolo che in Largo Montenegro, in risposta alla infelice commemorazione di alcuni nostalgici camerati in via Cantarelli, in modo libero, pacifico e democratico ha ribadito con forza che Lecco è e sempre sarà antifascista - ha sottolineato Andrea Frigerio, presidente di Italia Viva Lecco - Italia Viva difende la libertà di opinione e il diritto di manifestarla ma condanna ogni forma di violenza che, in nome dei diritti, invece li soffocano e impediscono. Un ringraziamento doveroso va alla polizia locale e al tempestivo intervento delle forze dell'ordine che hanno permesso di riprendere in breve tempo i lavori del Consiglio Comunale in corso".

Decisa la presa di posizione del gruppo Ambientalmente: " Fatichiamo a comprendere la ragione per cui alcuni anarchici abbiano scelto una forma di confronto con le istituzioni che, come prevedibile, avrebbe sicuramente portato a una strumentalizzazione politica di quella che è stata la contro-manifestazione antifascista di ieri. Meno ancora però vediamo il senso che sia autorizzata una manifestazione di commemorazione fascista allo stadio. Persino meno vediamo il senso che questa manifestazione parrebbe presieduta, da quanto apparirebbe nelle foto, da un consigliere provinciale di centrodestra. Senza parole invece restiamo di fronte alle dichiarazione del consigliere Regionale di Fratelli d'Italia Giacomo Zamperini, che si dice basito della presenza di amministratori del centrosinistra alla contro-manifestazione antifascista. L'antifascismo è un dovere costituzionale, non una cosa di sinistra. La storia ribadisce la realtà: nelle fila della Resistenza si trovavano comunisti e cattolici, monarchici come repubblicani. Gli unici a non esserci erano i fascisti. Quindi è sacrosanto che ci siano anche rappresentanti istituzionali a una simile manifestazione. Non lo è esserci ad una convocata con la firma "I camerati". È bene essere chiari".

Anche  gruppo consiliare di Fattore Lecco è intervenuto sui fatti avvenuti nella serata di ieri, lunedì 28 aprile, manifestando il proprio sdegno per la manifestazione di nostalgici del fascismo e condannando con fermezza gli intollerabili episodi di violenza e arroganza ad opera di gruppi anarchici visiti alle porte del municipio che hanno costretto alla sospensione del Consiglio comunale e allo schieramento della polizia davanti all’ingresso. "L’ignoranza non può mai essere una scusa. La violenza non fa parte della Democrazia.
Soprattutto se la posta in gioco è la difesa dei principi costituzionali - hanno dichiarato gli amministratori di Fattore Lecco - Evidentemente a qualcuno la bella manifestazione del 25 aprile a Lecco ha dato fastidio: ai nostalgici del fascismo che hanno voluto inscenare una misera rappresentazione, poco partecipata nonostante l’ambigua presenza di un sindaco di Fratelli d’Italia, e forse nemmeno agli anarchici che sono abituati ad urlare frasi senza senso pur di far sapere che esistono».
"Il mix di ignoranza e mania di protagonismo ha portato a scegliere la sede del Municipio cittadino come palcoscenico per tentare di dire qualcosa che era già stato detto, in modo pacifico e profondo, appena tre giorni prima: Lecco era e resterà sempre antifascista. Lo hanno detto in piazza centinaia di persone libere, educate, salde nei principi e forti nelle idee: a chi pensa di sporcare la bellezza della nostra Medaglia d’argento per la Resistenza ricordiamo che nell’Amministrazione comunale troveranno sempre un punto di dialogo e di confronto. Qualcuno dovrebbe ripassare e comprendere la Storia! Perché l’ignoranza non può mai essere una scusa – hanno concluso i rappresentanti della lista civica che sostiene il sindaco Mauro Gattinoni – Non è scimmiottando le pagine buie del passato o agitandosi davanti al cancello del Comune che si trasmettono i valori fondanti della nostra comunità: viva Lecco, viva l’Italia, viva il 25 aprile!"
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