Sciopero della sanità lecchese: presidi a Lecco, Merate e Bellano
La lista delle "recriminazioni" è lunga e va dal numero di personale sanitario contagiato in un anno di pandemia (850 lavoratori) a causa della "mancata attenzione alla sicurezza", allo smantellamento dei servizi territoriali
La lista delle "recriminazioni" è lunga e va dal numero di personale sanitario contagiato in un anno di pandemia (850 lavoratori) a causa della "mancata attenzione alla sicurezza", allo smantellamento dei servizi territoriali, passando per la "cronica mancanza di personale". Le sigle sindacali hanno indetto uno sciopero della sanità lecchese. La data prevista è quella del prossimo 14 maggio 2021 e sono in programma presidi dalle 8 alle 10 davanti agli ospedali di Manzoni, Mandic e Umberto.
Sciopero della Sanità lecchese: presidi a Lecco, Merate e Bellano
Una presa di posizione unitaria quella di Cgil Lecco, Cisl Monza e Brianza, Uil del Lario, nursing Up, Usb, Nursid e Rsu. "Ci troveremo davanti ai Presidi Ospedalieri di Lecco, Merate e Bellano e davanti ai distretti del territorio provinciale per difendere il patrimonio pubblico dei servizi sanitari della provincia di Lecco - Scioperiamo e lanciamo un appello alla partecipazione a tutti i cittadini alle forze politiche, ai sindaci".
Al centro della protesta anche l'organizzazione della campagna vaccinale con contro la dirigenza regionale lombarda e locale dell'Asst di Lecco accusate, dalle sigle sindacali "di gestire la pandemia e di offrire i servizi di vaccinazione nelle strutture di prossimità".
E ancora: "Denunciamo l’incapacità di valorizzare il personale i metodi autoritari e unilaterali nella gestione delle relazioni sindacali, il continuo taglio del diritto al part time, la frequente modifica dell’orario di lavoro del personale, l’attivazione frequente e indiscriminata della mobilità d’urgenza, l’esternalizzazione / privatizzazione dei servizi e della sanità pubblica".