Tragedia

Schiacciato dalla cabina di un escavatore a Besana, muore Stefano Anastasio di Casatenovo, padre di due figli

“Non possiamo più andare avanti così, è ora di istituire il reato di omicidio sul lavoro"

Schiacciato dalla cabina di un escavatore a Besana, muore Stefano Anastasio di Casatenovo, padre di due figli
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Drammatico incidente sul lavoro nel pomeriggio di oggi, martedì 11 gennaio, a Besana in Brianza. Per un 50enne di Casatenovo non c'è stato nulla da fare. La vittima è  Stefano Anastasio, classe 1971, dipendente della Costruzioni Sassella di Casatenovo. Lascia la moglie e due figli.

Infortunio mortale sul lavoro a Besana, muore un 50enne

Secondo quanto riportato dall'Agenzia regionale emergenza urgenza poco dopo le 15.30 un 50enne è rimasto coinvolto in un gravissimo infortunio sul lavoro in via della Fontana. Come riportano i colleghi di primamonza.it l'uomo, un operaio al lavoro in un cantiere stradale, sarebbe rimasto schiacciato dalla cabina di un escavatore.

Immediatamente sono stati allertati i soccorsi: sul posto in codice rosso sono giunti i volontari di Avps Vimercate e l'elisoccorso fatto alzare in volo da Como. Nonostante l'arrivo tempestivo dei soccorsi purtroppo per il 50enne non c'è stato nulla da fare. Toccherà ora agli agenti della Polizia locale di Besana ricostruire con esattezza la dinamica dell'infortunio mortale.

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"Basta a queste stragi continue e silenziose"

"Ennesima tragedia sul lavoro. L'UGL esprime il suo cordoglio alla famiglia dell'operaio morto a causa di un incidente sul lavoro a Besana Brianza. Alla luce dei troppi casi mortali occorre aprire un tavolo di confronto con il Governo per arginare il triste fenomeno dilagante delle cosiddette morti bianche. E' necessario incrementare i controlli, favorire una maggiore cultura della sicurezza sui luoghi di lavoro e garantire una formazione adeguata per i lavoratori, soprattutto laddove si svolgono mansioni più a rischio. L'UGL, con il tour 'lavorare per vivere', ha voluto sensibilizzare l'opinione pubblica e le istituzioni sul grave fenomeno, per dire basta a queste continue stragi silenziose". Lo hanno detto Paolo Capone, Segretario Generale UGL e Claudio Morgillo, Segretario Regionale UGL Lombardia, in merito all'infortunio in cui ha perso la vita un operaio, rimasto schiacciato dalla cabina di un escavatore mentre stava lavorando ad alcune opere di manutenzione, a Besana Brianza.

Il cordoglio della Cgil

"Oggi piangiamo uno dei nostri. E questo 2022 non poteva iniziare nel modo peggiore: dopo il grave infortunio di settimana scorsa a Ornago, oggi dobbiamo prendere atto del decesso di un lavoratore caduto in un cantiere edile di Besana in Brianza. Partecipiamo al dolore della famiglia e chiediamo alle autorità di fare luce sulla reale dinamica dell’incidente mortale”.

A intervenire duramente sull’accaduto è Giulio Fossati, segretario della Cgil di Monza e Brianza, che nel tardo pomeriggio si è recato sul cantiere insieme ai sindacalisti della Fillea Brianza, la categoria che per la Cgil tutela e rappresenta i lavoratori edili.

"Un lavoratore di cinquant’anni, dipendente in un cantiere gestito dalla Sassella Costruzioni – spiega Fossati – Un lavoratore che questa sera non tornerà dai suoi cari. Ci mettiamo a disposizione della famiglia; se dovesse essere necessario, anche con il supporto tecnico e legale dei nostri esperti”, continua Fossati.

“Siamo stanchi di stilare comunicati di cordoglio: vorremmo che le istituzioni agissero per aumentare i controlli e migliorare la formazione in tutti i luoghi di lavoro”.

Gli fa eco Gian Franco Cosmo, segretario generale della Fillea Cgil Brianza: “Non possiamo più andare avanti così, è ora di istituire il reato di omicidio sul lavoro. Ci sono molti imprenditori onesti, ma se non finiscono in galera i responsabili, in questo Paese non cambierà mai nulla”.

 

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