"Roberto è affranto ma non è disperato", parla Annamaria, la sorella di Formigoni
"Ha accettato la condanna. Questo però non vuol dire che ha commesso i reati di cui è accusato"
"Roberto è affranto ma non è disperato". A parlare è Annamaria, sorella di Roberto Formigoni che la scorsa settimana, dopo 5 mesi ha lasciato il carcere di Bollate dove stava scontando una pena a a 5 anni e 10 mesi per corruzione.
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Parla Annamaria, la sorella di Formigoni
Il giorno della scarcerazione la lecchese è andata a Milano a trovare il fratello che ora è ai domiciliari ospite di Walter Maffenini, docente di Statistica alla Bicocca. "«L’ho trovato bene, molto sereno perché i domiciliari sono molto meno pesanti rispetto al carcere. La detenzione è davvero dura, soprattutto per un uomo di 72 anni. La gente spesso non si rende conto di cosa possa significare. Noi stessi non ne avevamo idea. Anzi non lo sapeva neppure lui, anche se come presidente della Regione aveva visitato dei penitenziari".
Formigoni ha accettato la condananna
"Sì, è vero. Questo però non vuol dire che ha commesso i reati di cui è accusato. E’ affranto, ma è sempre molto combattivo. Il suo più grande desiderio è quello di essere riconosciuto non colpevole".
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