Rivoluzione rifiuti a Lecco: niente più sacchi la sera nel centro storico

La proposta dell'assessore all'Ambiente Alessio Dossi per "liberare" il salotto buono della città: posticipare l'esposizione del pattume al mattino.

Rivoluzione rifiuti a Lecco: niente più sacchi la sera nel centro storico
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Al bando i sacchi della spazzatura dalle vie del centro storico a Lecco. Almeno la sera. L'assessorato all'Ambiente sta valutando una piccola rivoluzione. Obiettivo: spazzare via l'obbrobrio che guasta il salotto cittadino in una fascia oraria turisticamente importante, quella del passeggio serale. Così, anziché esporre i rifiuti per strada a partire dalle 19 - come stabilisce oggi il vigente regolamento - cittadini e commercianti provvederanno a farlo di mattina.

 Un centro cittadino senza sacchi

La possibile novità è stata spiegata ieri sera, giovedì, in Commissione Ambiente dalll'assessore Alessio Dossi.  Il nuovo orario dovrebbe essere testato in via sperimentale. "Uno dei punti critici della raccolta dei rifiuti è sempre stato il centro cittadino. I sacchi vengono esposti a partire dalle 19 e restano per strada tutta la notte, come del resto avviene nel resto della città". Da nessuna parte sono un bel vedere, ma nella cosiddetta “area 1” sono anche un pessimo biglietto da visita. I primi a lamentarsene sono gli stessi commercianti, tramite la loro associazione di categoria, Confcommercio, che ha sollecitato più volte all’Amministrazione un qualche soluzione. Anche se poi è proprio fuori dai negozi che, dall’imbrunire fino all’alba,  si accumulano pile di sacchi e cartoni.

"Stiamo cercando una soluzione tenendo conto delle esigenze di tutti" ha premesso l'assessore. "Oggi la raccolta termina alle 10. Con l'esposizione posticipata al mattino, dovremmo ovviamente allungare il termine di ritiro da parte degli addetti di Econord oltre questo orario" ha prospettato Dossi.

In altre parole il centro sarebbe libero dalla vista dei rifiuti la sera. Ma la stessa vista si riproporrebbe più a lungo il mattino. In Commissione non sono mancate le perplessità da parte dei consiglieri di minoranza. Massimo Riva (M5S) ha richiamato l'attenzione sulla situazione di piazza Garibaldi, già ora "indecorosa e inaccettabile". "Per tutta la mattina vi staziona il camion compattatore, con un andirivieni di furgoncini che convogliano il loro carico di sacchi. E' come se la piazza fosse un  hub dei rifiuti. Diciamo a Silea di trovare un altro punto della città".

Le perplessità della minoranza

Riva ha anche avanzato una proposta differente: anziché posticipare tutto al mattino, blindare l'orario di esposizione serale: non più "a partire dalle 19" fino al mattino, ma dalle 19 alle 22. Dario Spreafico ha invece proposto di estendere la sperimentazione mattutina a tutta la città: "Nelle vie strette, nei vicoli, l'esposizione dei sacchi ostruisce di fatto il passaggio" ha segnalato. Emilio Minuzzo (Forza Italia) ha invitato Dossi a battere i pugni sul tavolo con Silea ed Econord. "I costi del servizio di ritiro e smaltimento dei sacchi sono pure aumentati, ma di contro non vediamo miglioramenti qualitativi del servizio" ha chiosato. Elisa Corti della maggioranza ha però richiamato tutti al disagio patito dai cittadini che i sacchi li devono esporre: "Già adesso uno si deve ricordare il giorno in cui si espone il sacco viola piuttosto che il bidone giallo. Vedersi limitare il tempo per farlo... Le famiglie dovrebbero poter collaborare con il Comune senza essere troppo cariche di ulteriori oneri".  Filippo Boscagli ha invitato a una "vera sperimentazione": "Verifichiamo che funzioni davvero. Che questa soluzione non sia la solita sperimentazione irreversibile".

Se la città fosse più pulita, cene accorgeremmo?

La soluzione del posticipo mattutino è stata comunque escogitata valutando pro e contro. Pensiero filosofico a conclusione del dibattito in commissione. "Se guardi la città per vedere se è sporca, la vedrai sempre sporca" ha considerato l'assessore Dossi. "Mi chiedo se ci sarà un giorno in cui, essendo oggettivamente  la città  più pulita, noi ce ne accorgeremo. Io dico di no...".

 

 

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