Retesalute, la fronda dei sindaci Pd batte in ritirata
Le proposte di modifica allo Statuto, discusse ieri sera nell’assemblea dei soci, o sono state alleggerite in corsa dagli stessi proponenti, oppure bocciate o ancora ritirate.
Le proposte di modifica allo Statuto di Retesalute, discusse nell’assemblea dei soci riunitasi ieri sera in Comune a Merate, o sono state temperate in corsa dagli stessi proponenti, oppure bocciate o ancora ritirate onde evitare la stroncatura dell’assise.
I confini di Retesalute restano quelli dell'Ats
Tre ore abbondanti di discussione sono occorse all’assemblea dei soci di Retesalute per prendere in esame e votare le proposte presentate il 12 dicembre all’Azienda speciale dai Comuni di Osnago, Robbiate e Sirtori. Tra le più importanti, soprattutto sotto il profilo politico, la proposta del sindaco Paolo Brivio di Osnago di limitare l’adesione all’Azienda ai Comuni situati nel territorio della Provincia di Lecco, o del distretto di Lecco, anziché in quello molto più vasto dell’Ats della Brianza. Proposta poi rivista e corretta dallo stesso Brivio, che di fronte al parere contrario, tra gli altri, di Merate, Casatenovo e Lomagna, ha presentato "un piano B", predisposto alla bisogna, con un correttivo che "pur mantenendo l’apertura al territorio dell’Ats della Brianza introducesse i due criteri della contiguità e dell’omogeneità" per l’ammissione all’Azienda. Di fronte ai rilievi di Merate e Casatenovo ("se per contiguo intendiamo confinante non sono d’accordo, preferisco il principio dell’omogeneità a quello della contiguità territoriale", ha puntualizzato Galbiati), alla fine Brivio si è risolto a modificare il piano B in un piano C. "Per non dividere l’assemblea accolgo la formulazione presentata da Filippo Galbiati di Casatenovo", secondo cui "all’Azienda possono aderire tutti i Comuni la cui sede è nei confini amministrativi del territorio dell’Ats Brianza, che abbiano caratteristiche di omogeneità con il territorio della Brianza Lecchese sotto il profilo socio economico, socio demografico e dei bisogni speciali alla data attuale". Emendamento infine approvato dall’assemblea; astenuti Paderno, Unione della Valletta e Monticello.
Illegittima la proposta del sindaco di Sirtori di ridurre il "peso" dei nuovi soci
Ritirata dal sindaco di Sirtori Davide Maggioni, perché giudicata dalla stessa assemblea improponibile ma soprattutto illegittima, la proposta volta ad attribuire ai nuovi enti che entrano a far parte dell’Azienda per i primi tre anni un peso standard parificato alla misura demografica minima stabilita in 3mila abitanti. "Decidere come votare è un conto, limitare il voto dei soci non è però possibile", ha detto il sindaco di Robbiate Daniele Villa. "Il codice civile è chiaro in proposito: limitare il diritto di voto dei soci entranti non si può fare. Puoi migliorare, non limitare i diritti dei soci", ha tenuto a puntualizzare l’assessore Maurizio Maggioni di Olgiate. "Noi non siamo abituati a fare queste cose - ha dichiarato Filippo Galbiati - Qui parliamo di servizi sociali e persone fragili, non mi sembra rispettoso nei confronti di questi cittadini non dare loro tutto il peso specifico in termini di rappresentanza che meritano i loro amministratori".
Bocciato il calcolo della maggioranza proposto da Davide Maggioni
Rimandata a un regolamento ancora da definire la questione della convocazione a porte aperte o chiuse delle assemblee di Retesalute, l’assise ha quindi discusso la proposta del Comune di Sirtori di calcolare la maggioranza dei voti, sulle deliberazioni maggiormente strategiche, su almeno la metà +1 degli enti che fanno parte dell’assemblea. Proposta bocciata dall’assemblea con 583 voti contrari, 126 favorevoli (Montevecchia, Sirtori, Viganò, Osnago e Barzago) e 191 astenuti (Calco, Lomagna, Airuno, Robbiate e Missaglia).
Istituito un gruppo di lavoro per l'elezione del Cda e del presidente
Quanto ai meccanismi di elezione del Cda e del presidente, a fine seduta, e dopo quattro ore abbondanti di discussione, l’assemblea ha infine convenuto di affidare a un gruppo di lavoro il compito di definire con il notaio alcune proposte da presentare all’assemblea. Componenti del gruppo: il presidente e il vice dell’assemblea (il sindaco di Merate Andrea Massironi e l’assessore ai servizi sociali di Casatenovo Fabio Crippa) e i presidenti delle due conferenze dei sindaci (Stefano Fumagalli e Davide Maggioni) e dell’Ambito (Adele Gatti).