Valgreghentino

Resta in condizioni disperate Marco Motta: la vita del pizzaiolo aggredito è appesa a un filo

Alcuni testimoni hanno infatti raccontato che insieme ai due fratelli, durante la lite, ci sarebbero state altre persone.

Resta in condizioni disperate Marco Motta: la vita del pizzaiolo aggredito è appesa a un filo

Marco Motta, pizzaiolo di 39 anni originario di Valgreghentino , lotta tra la vita e la morte. All’alba di domenica 23 novembre 2025, è stato trovato privo di sensi e gravemente ferito nel parcheggio adiacente al Qi Bar di Pontida.

Le autorità stanno indagando sul caso, che vede coinvolto anche il fratello Gianluca, con cui il 39enne avrebbe avuto un acceso scontro poco prima, sotto la supervisione dei Carabinieri della compagnia di Zogno e della stazione di Cisano Bergamasco.

Resta in condizioni disperate Marco Motta: la vita del pizzaiolo aggredito è appesa a un filo

Il pizzaiolo di 39 anni, originario di Valgreghentino, oggi residente a Pontida ma che di recente aveva vissuto anche a Caprino Bergamasco, dall’alba di domenica è ricoverato all’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo, dove è stato trasportato in codice rosso dai soccorritori intervenuti sul luogo in cui con ogni probabilità è stato aggredito.

Sono molti gli elementi avvolti dal mistero di una vicenda sulla quale vige il più stretto riserbo. A trovare i due fratelli, che attorno all’ora di chiusura del bar avevano iniziato a litigare (non era la prima volta che tra di loro c’erano frizioni) spostandosi poi nel vicino parcheggio, è stato un passante.

Attorno alle 4 li ha trovati entrambi riversi a terra e privi di coscienza. Le condizioni di Gianluca, 30 anni, individuato in un primo momento come il probabile aggressore, sono migliorate e in ospedale è stato piantonato dai Carabinieri e sentito dal magistrato di turno.

Estremamente gravi invece le lesioni portate da Marco Motta, la cui vita è letteralmente appesa a un filo.

Impossibile al momento chiarire con esattezza la dinamica dei fatti di quella drammatica notte. Alcuni testimoni hanno infatti raccontato che insieme ai due fratelli, durante la lite, ci sarebbero state altre persone. Non è escluso che qualcuno di loro sia in qualche modo intervenuto nella colluttazione, così come non si esclude nemmeno l’ipotesi del malore che potrebbe aver colpito tanto Marco quanto Gianluca, facendoli cadere a terra.