Referendum Lombardia infiamma il dibattito FOTO

Confronto acceso a Casatenovo tra i rappresentanti di sei forze politiche e il nutrito pubblico

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Il Referendum Lombardia ha tenuto banco questa sera a Casatenovo. I rappresentanti di sei forze politiche si sono confrontati nell'incontro organizzato dal Comune.

Referendum Lombardia del 22 ottobre

La serata è stata organizzata sul suggerimento del gruppo di minoranza Più Casatenovo che nelle scorse settimane aveva presentato una mozione a riguardo. A confrontarsi sono stati i consiglieri regionali Mauro Piazza, Raffaele Straniero, Massimiliano Romeo, Fabio Altitonante, Gianmarco Corbetta e Marco Longoni, consigliere comunale di Annone e referente di Sinistra Italiana.
"Il referendum rimette al centro le autonomie, di fondo c'è la consapevolezza che la Regione gestirebbe meglio dello Stato centrale alcune competenze" ha esordito Piazza. Diversa invece l'opinione di Straniero. "L'impostazione mi trova d'accordo, ma non è chiaro il tipo di autonomia che si chiede. È mancata la discussione al nostro interno, a chi serve dunque questo voto? Forse solo a rafforzare politicamente Maroni in vista delle elezioni". Categorico, come ovvio, a favore del voto favorevole il leghista Romeo. "Bando alle strumentalizzazioni. È il referendum dei lombardi. Più gente andrà a votare e più forza avrà la Regione nel trattare con Roma". Energico l'intervento del milanese Altitonante. "Vale la pena andarci? Sì, perché è un percorso serio. Non aspettiamo che la gente si arrabbi veramente e di fare la fine della Catalogna...". Fiero della posizione del M5S Corbetta. "Noi ago della bilancia, abbiamo accettato grazie a due condizioni: la sperimentazione del voto elettronico e il cambio del quesito, che non prevede più la richiesta di statuto speciale, che sarebbe contro la Costituzione". Contrario Longoni. "Il quesito è troppo ampio, è come se ci chiedessero se vogliamo bene alla mamma....".

Confronto acceso

Particolarmente acceso il dibattito con il pubblico, tra i sostenitori del Sì e del No. In gran parte militanti attivi della politica locale. Duro il compito del moderatore Marco Pellegrini e del sindaco Filippo Galbiati per riportare alla serenità l'ambiente. Una serata senza dubbio riuscita, quella di Casatenovo. Che ha permesso ai cittadini di chiarirsi le idee in vista del 22 ottobre. L'impressione, vista la quasi totalità di militanti politici tra il pubblico, è che ognuno sia uscito con le stesse opinioni che nutrivano a inizio serata.

 

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