Qui Lecco Libera: "80 anni fa il nemico da respingere era ebreo. Oggi? Non restare indifferente" FOTO

"A 80 anni da quella pagina infame della nostra storia, pensiamo sia necessario rifiutare ogni forma di razzismo istituzionale e di governo contro qualunque “nemico” costruito dalla politica. Restiamo umani". 

Qui Lecco Libera: "80 anni fa il nemico da respingere era ebreo. Oggi? Non restare indifferente" FOTO
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Conoscere  il passato, anche nei suoi aspetti più terribili  e nefandi, proprio per evitare di ripetere gli stessi traci errori anche se il termine è fin troppo riduttivo. Questa convinzione è alla base della campagna lanciata in questi giorni dall'associazione Qui Lecco Libera.

Qui Lecco Libera

"È vietato agli ebrei* stranieri di fissare stabile dimora nel Regno, in Libia e nei Possedimenti dell’Egeo”. Così recita un passaggio di un provvedimento per "la difesa della razza italiana" approvato durante il fascismo. Era il 18 settembre 1938, durante la sua visita a Trieste, quando Benito Mussolini annunciava la decisione di adottare le leggi razziali e anti ebraiche. Ottant'anni fa il nemico da "respingere" e contrastare era ebreo. Oggi? Noi non vogliamo restare indifferenti.  - spiegano dal sodalizio - Ecco perché come Qui Lecco Libera abbiamo deciso di affiggere in alcuni comuni della provincia, compreso il capoluogo, proprio quell'estratto e distribuire migliaia di cartoline che ricordano il passaggio buio del nostro Paese".

La vergogna  delle leggi razziali

"Il “Manifesto degli scienziati razzisti”, sottoscritto da numerosi scienziati e docenti universitari, fissò i punti fondamentali della posizione del fascismo nei confronti della razza. Quei concetti furono alla base di un complesso di regi decreti, leggi e circolari che in un brevissimo lasso di tempo tentarono di cancellare la comunità  ebraica in Italia. “Gli ebrei non appartengono alla razza italiana” - si legge ancora nella nota di Qll -  Derivarono in rapida successione una serie di divieti per i cittadini italiani ebrei che andavano dall’impedimento a insegnare o a frequentare scuole e università, con conseguente allontanamento degli studenti e dei docenti da tutti gli istituti, al divieto di contrarre matrimonio con cittadini non ebrei, di possedere aziende importanti per la difesa nazionale o di possedere aziende, terreni fabbricati che superassero certe dimensioni, di prestare servizio alle dipendenze di amministrazioni pubbliche, civili e militari, di iscrizione ai vari albi delle libere professioni. L’applicazione delle leggi fu capillare.

Ieri e oggi

"A 80 anni da quella pagina infame della nostra storia, pensiamo sia necessario rifiutare ogni forma di razzismo istituzionale e di governo contro qualunque “nemico” costruito dalla politica. Restiamo umani".
L’elenco completo delle leggi razziali è reperibile qui: http://www.governo.it/sites/governo.it/files/leggi_antiebraiche_38_43.pdf
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